La partita decisiva inizia il 3 novembre, data di avvio della conferenza dei servizi (anche se i 180 giorni sono scattati il 6 settembre). Nel frattempo le parti in causa si preparano al confronto su cubature ed infrastrutture, in un percorso che, scrive Alessandro Lerbini su Il Sole 24, non sarà privo di sorprese e colpi di scena.
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Stadio della Roma senza metro B. Incognita sulla mobilità dell’area
I dubbi restano intatti, con il progetto per il prolungamento della linea B che al momento non è previsto dal Movimento 5 Stelle. Con l'avvio della conferenza dei servizi se ne saprà di più
L’obbiettivo dichiarato del Movimento 5 Stelle sul progetto stadio a Tor di Valle, è quello di ridurre le cubaturedell’area, considerate eccessive dal partito. Il taglio di edifici, quale ad esempio una o due torri di Libeskind sulle tre previste, potrebbe ripercuotersi anche sulle infrastrutture necessarie per raggiungere l’impianto e per gli spostamenti nel quadrante della via del Mare. Sul progetto del prolungamento della metro B, si è espresso il vicesindaco Daniele Frongia: “Il prolungamento della metro B per il Comune non è fattibile”. Frongia inoltre, non si è sbilanciato sulla pubblica utilità dell’opera: “Noi – ha detto il vicesindaco – abbiamo trovato gli uffici che stavano completando l’istruttoria e che hanno trasmesso il progetto alla Regione: adesso è iniziata la conferenza dei servizi a cui partecipa il Comune. Per ora è stato un lavoro prettamente tecnico. Noi come metodo, per qualsiasi problema,abbiamo questo metodo: analizziamo prima le carte ne dettagli tecnici, poi esprimiamoun’opinione e una scelta politica”. Con meno metri cubi potrebbe essere a rischio anche il ponte sul Tevereper collegare lo stadio con l’autostrada Roma-Fiumicino. A partire dal 3 novembre, quindi, le parti dovranno lavorare per arrivare ad un accordo che possa accontentare tutti. Al momento, i dubbi sulla mobilità intorno all’area rimangono intatti.
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