La procura di Roma ha chiesto il rito immediato per 3 dei 19 indagati dell'inchiesta sullo stadio della Roma. Si tratta dell'ex presidente di Acea l'avvocato Luca Lanzalone, del suo collega nello studio legale, Luciano Costantini e Fabio Serini, commissario straordinario dell'Ipa. Per il primo - scrive Giuseppe Scarpa su "La Repubblica" - è stato chiesto il processo sia per la vicenda Stadio che per Ipa, per gli altri due soltanto per Ipa. Per le altre persone coinvolte in entrambe le vicende si procederà, invece, con il rito ordinario. Ora toccherà al giudice per le indagini preliminari decidere se accordare o meno l'immediato.
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Stadio della Roma, chiesto il giudizio immediato per Lanzalone
Insieme all'ex presidente di Acea, chiesto il processo anche per il suo collega nello studio legale, Luciano Costantini e per Fabio Serini, commissario straordinario dell'Ipa
Il 30 ottobre erano state chiuse le indagini sull'intero affaire. Sulla rete di favori e consulenze, instaurata dall'immobiliarista Luca Parnasi per assicurarsi il via libera sull'operazione Tor Vergata. Tra gli indagati illustri, assieme a Parnasi figura anche l'ex presidente di Acea, Luca Lanzalone, il legale paracadutato dalla Casaleggio associati a Roma per sovrintendere all'affare. Lanzalone avrebbe ottenuto proprio la presidenza Acea in cambio della propria opera. Le indagini su Parnasi coinvolgono anche i suoi collaboratori Gianluca Talone, Simone Contasta, Giulio Mangosi, Nabor Zaffiri, Luca Caporilli. Il pm Barbara Zuin e il procuratore aggiunto Paolo Ielo ipotizzano, a seconda delle posizioni, i reati di associazione per delinquere, corruzione e finanziamento illecito. Il 13 giugno scorso, per nove indagati scattarono le manette.
Quella del costruttore Luca Parnasi e dei suoi cinque collaboratori, era una associazione a delinquere nata con l'obiettivo di "commettere una serie indeterminata di delitti contro la pubblica amministrazione al fine di ottenere provvedimenti amministrativi favorevoli alla realizzazione del nuovo stadio della Roma e di altri progetti imprenditoriali riconducibili all'operatività del sodalizio". Si legge nell'avviso di conclusione delle indagini dello scorso 30 ottobre.
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