(di Massimo Limiti) Il giorno dopo la sconfitta casalinga contro lo Shakhtar serve a fare un bilancio quasi definitivo. Stiamo solo a metà febbraio eppure si comincia già a pensare alla prossima stagione.
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Bisogna cambiare, ma non si può
(di Massimo Limiti) Il giorno dopo la sconfitta casalinga contro lo Shakhtar serve a fare un bilancio quasi definitivo. Stiamo solo a metà febbraio eppure si comincia già a pensare alla prossima stagione.
Il raggiungimento del quarto posto e la conquista della decima Coppa Italia della nostra storia sono gli unici obiettivi rimasti ancora in piedi. Al resto ci crediamo davvero poco, perché a Donetz tra quindici giorni ci sarà bisogno di un vero e proprio miracolo per qualificarci ai quarti. Chi ci crede può puntare forte perché l’impensabile è quotato a 6.
FACCIA A FACCIA A TRIGORIA – Quella di oggi a Trigoria è stata la giornata dei faccia a faccia. Tra giocatori, tra dirigenti e giocatori e tra Unicredit e ambiente interno. Dopo l’allenamento di scarico da parte di coloro che hanno “giocato” ieri sera, i ragazzi si sono chiusi negli spogliatoi, si sono guardati in faccia ed hanno cercato di darsi delle spiegazioni. Le stesse che poi hanno cercato di dare ai tifosi fuori ai cancelli ad attenderli in maniera pacifica, che hanno messo in piedi una tenue contestazione di striscioni e cori . Al Centro Sportivo, poi,c’era Rosella Sensi e, per la prima volta in veste ufficiale, anche Paolo Fiorentino in rappresentanza di Unicredit per descrivere un po’ a tutti le fasi attraverso le quali la banca sta vendendo la società al gruppo statunitense capeggiato fa Thomas DiBenedetto. L’allenatore avrà chiesto ai giocatori se pensano che sia lui il problema, e gli stessi, come hanno detto ai tifosi, gli avranno risposto di no. La società, invece, d’accordo con Unicredit avrebbe dato una settimana di tempo al mister. Se perde a Genoa, si cambia con una soluzione interna, ed il “gossip” di Montella potrebbe tramutarsi in realtà. Manca la tranquillità un po’ a tutti nel ragionare per il bene della Roma, anche perché le soluzioni sono vincolate al riassetto societario.
MERCATO E FUTURO – Alla guida della squadra resterà ancora, per il momento, Claudio Ranieri, mentre per il nome del successore resta sempre in pole position quello di Carlo Ancelotti. Al tecnico di Reggello è rimasto solo l’obiettivo Champions, visto che in Premier il Chelsea ha poche speranze di successo. Quanto ai giocatori bisognerà capire le idee dei nuovi proprietari. In uscita i più appetibili sono De Rossi, con il Manchester sempre in agguato, Vucinic e Mexez per il quale il Milan avrebbe già un accordo nel cassetto.
Il sogno dei tifosi giallorossi è quello di veder restare a Trigoria tutti i top-players, con l’aggiunta di due o tre ottimi giocatori. La speranza è che chi di dovere sia stato già allertato e gli sia stata concessa carta bianca per avviare trattative a fari spenti.
ADRIANO – Il primo nella lista dei partenti è Adriano. Il centravanti brasiliano, che oggi ha festeggiato 29 anni nella sua Rio de Janeiro, è alle prese con il recupero post-operazione alla spalla e con le sue nottate in discoteca. Il suo rientro in Italia è previsto per domenica prossima ma nella capitale sono già in corso delle scommesse sui giorni di ritardo con i quali si presenterà a Trigoria. Nella speranza che questa volta la pazienza sia finita e che trovi cambiata la serratura della porta di casa.
GENOVA - Intanto il pensiero deve andare subi al Genoa di Ballardini al quale domenica faremo visita. Ci sono novità per i biglietti, e preoccupazioni per la formazione per le numerose squalifiche e per il nervosismo tra Ranieri e Borriello. E come al solito bisognerà affidarci ancora a Francesco Totti, una delle poche certezze di questa Roma.
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