A quasi cento giorni dalla rottura del tendine d'Achille in Italia-Belgio, Leonardo Spinazzola si racconta alla trasmissione "Verissimo" su Canale 5 in collegamento da Roma con sua moglie Miriam e i piccoli Mattia e Sofia. Queste le sue parole:
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Spinazzola: “Sto lavorando e migliorando sempre di più. Sarà un mese importante”
L'esterno giallorossa si racconta a quasi cento giorni dall'infortunio
"Avere accanto la famiglia è importante. Per fortuna o sfortuna me li posso godere di più, mi riempiono di gioia. Ora sto meglio, sto lavorando tanto. Sarà il mese più importante perché devo fare un lavoro più di qualità che di quantità. Prima ho recuperato tutti i muscoli, ora sto cominciando a correre, devo riniziare a lavorare con il pallone e migliorare la qualità del movimento del piede, le stampelle le ho buttate da un po'".
Sei stato il primo a prendere la medaglia. Eri agitato o emozionato? Ero molto emozionato. Bonucci e Chiellini mi hanno fatto andare per primo e quel gesto mi ha fatto provare un'emozione incredibile. Quei giorni sono stati un'altalena pazzesca di emozioni. Ho fatto una videochiamata dopo 20 minuti dall'infortunio. Come li ho visti mi è tornato il sorriso. Fa parte del gioco, ti dispiace, ma vado avanti e mi godo quello che ho. Tornerò con ancora più forza. Mi sento un leone dentro. Sono eventi che ti fanno crescere in tutto e per tutto.
Hai sempre voluto fare il calciatore? Sì, sempre. Con le belle giornate stavo tutto il giorno fuori. Guardavo le cassette di Ronaldo il Fenomeno e poi uscivo a provare le giocate
Sul figlio Mattia... Lui è bravissimo. Sta passando l'età dei capricci in cui vuole vestirsi da solo e non va bene niente, ma è bravissimo. Da dopo l'Europeo non si stacca dalla palla.
Il 24 dicembre hai sposato tua moglie Miriam... Sì, ci siamo sposati in comune in 10 minuti. Ho fatto la proposta all'ultimo mese di gravidanza, per Miriam era un momento difficile, era giù di morale e ho provato a consolarla. Avrei voluto farla in maniera diversa, ma così l'ho tirata su di morale. I primi anni di relazione non sono stati facili, perché ero a Torino e dovevo fare i salti mortali per vederla, ma la lontananza ha rafforzato il rapporto.
Sul libro... Il ricavato del libro sarà devoluto al Bambin gesù perché è una causa importante. Spero che questo porti a vendere più copie del libro
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