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Spalletti: “Vittoria pesante, dobbiamo rimanere concentrati e ambire a una posizione importante”

Le parole del tecnico giallorosso al termine del match tra Empoli e Roma

Redazione

Al termine del match vinto dalla Roma sull'Empoli per 3 a 1, è intervenuto ai microfoni dei giornalisti il tecnico giallorosso, Luciano Spalletti. 

SPALLETTI A PREMIUM

Oggi classifica importante…

Secondo me questa è una prestazione pesante, fatta contro una squadra fortissima che sa palleggiare, con grande qualità. Avergli concesso poco, tirato tanto ed aver fatto gol determina che abbiamo fatto una grande prestazione. La continuità di applicazione a livello di testa è importante perchè è difficile da mantenere, invece siamo stati bravi.

Problemi di formazione?

In questa maniera qui ci abbiamo già giocato, la squadra conosce questo sistema, ci sono cose da migliorare…quello sempre. Il fatto che oggi molti si siano fatti trovare pronti è un gran risultato di squadra, così non fai i morti, non fai le riserve. Così fai in modo che siano tutti vivi.

Totti?

Certo, oggi l’avrei voluto mettere da ultimo per permettere alla squadra di palleggiare meglio, ma avevamo fatto fatica perché contro l’Empoli si fa fatica, e in quei momenti lì era fondamentale passare subito da una fase all’altra. Non si riusciva bene a venirne fuori a causa del gioco dell’Empoli. Ai ragazzi di questa cosa qui ho già parlato, sono il primo ad essere dispiaciuto.

Grande entusiamo dei tifosi…

Quello è un altro grande risultato, avere i nostri tifosi dietro è una cosa che è il raggiungimento di un altra apertura di questa potenzialità. Spero che si metta a posto, con loro siamo più forti. Oggi ci hanno dato una mano.

Linguaccia?

Ad un mio amico che continuava a chiamare da lì dietro.

La scelta Perotti-El Shaarawy? Dzeko?

A livello tattico andarsi ad incastrare col loro rombo gli toglieva palleggio a centrocampo, hanno talmente qualità che diventa difficile nonostante la parità numerica. Dzeko sa tenere palla se gliela butti addosso, con Perotti ed El Shaarawy devi uscire fuori dalla tua metà campo con una palla manovrata. Non è facile fare quei 4 passaggi che ti permette di riaprirti. Probabilmente con l’inserimento di Dzeko ci avrebbe permesso di risalire meglio dalla metà campo coi rinvii che gli abbiamo regalato.

Impresa al Bernabeu?

Dopo questo risultato, quella è una gara quasi proibitiva, ma non impossibile. Quel match ci ha detto che due gol gli avremmo potuti fare noi. E’ venuto fuori un risultato brutto all’andata, e allora andiamo a giocarcela. C’è il sostegno di queste prestazioni, sarà difficilissimo ma ce l’andremo a giocare.

Sei intervenuto più sull’aspetto mentale, tattico o tecnico?

Quando si entra in un posto nuovo così non è che ti fai un’idea fin da subito. Entri, e speri di renderti conto subito dove mettere le mani, ma la cosa fondamentale è la testa dei giocatori. Se vai a toccare altre strade i tempi sono più lunghi. Il tasto mentale è una scorciatoia. Abbiamo fatto due prestazioni sotto livello e un po bruttine, contro Verona e Juventus. In quelle due partite c’era possibilità di fare meglio. Poi si è iniziato piano piano.

SPALLETTI A SKY

Celebriamo questo momento della Roma: sesta vittoria consecutiva, una media di 3 gol a partita. Partiamo da quello che ha funzionato: possesso palla di qualità e capacità di gestire le difficoltà.

Siamo calati in un momento nella gara, però poi siamo sempre stati dentro, siamo stati equilibrati, abbiamo gestito e sofferto, però sempre con la testa giusta e con continuità. Una volta ci succedeva di più di passare momenti difficili dentro la stessa gara, oggi solo una decina di minuti. Poi abbiamo ripreso in mano la partita e siamo riusciti anche a chiuderla. Dopo abbiamo sofferto poco, penso che la vittoria tutto sommato sia meritata, anche se contro un grandissimo avversario.

Questa evoluzione del possesso palla è un bell’obiettivo per il calcio che vuole lei.

Passa tutto da lì. Quando non si ha il possesso palla – e si è visto in quei 10’ lì in cui hanno tenuto il pallino loro - butti via energie clamorose perché ti devi adeguare ai movimenti degli altri. Se invece la cosa la fai inversamente succede il contrario, tu sei fresco di testa e sono gli altri a buttare via energie che non possono riproporre durante la stessa gara.

Il momento di difficoltà: calo fisico o di concentrazione?

Può essere anche questo l’aspetto, però oggi darei meriti all’Empoli che ha questa grandissima qualità in mezzo. Qui ci sono giocatori poco conosciuti ora, ma vedrete tra 2 o 3 anni che cosa diventano. Hanno una qualità incredibile nello stretto, in mezzo al campo. Ci sono quei 6 giocatori, il rombo centrale più le 2 punte, che io ho visto nel periodo in cui sono venuto spesso a vederli giocare e hanno palleggiato contro squadre importantissime. Più che demerito nostro oggi è stato merito dell’Empoli.

Mi è piaciuta molto la marcatura dei due centrali sui traversoni. A parte il gol, non avete concesso, non avete perso il duello in area. La marcatura è sembrata sempre attenta.

Lì bisogna sempre posizionarsi bene con il corpo, oggi l’hanno fatto bene. Loro hanno questa grande qualità di palleggiare in mezzo, se porti la stessa densità liberano il terzino che scende. Sempre per farti risgranare nel settore centrale, poi loro spesso entrano lì, difficilmente fanno gol sugli inserimenti dei terzini. Loro fanno gol quando palleggiano in mezzo e si sfila il trequarti, una punta viene incontro e l’altra si butta. Sono bravi a fare questo giochino del possesso palla, a creare sempre questa superiorità nel punto dov’è la palla. Qualche volta sono venuti anche con gli esterni, perché noi avevamo la partita con questa densità dentro il campo per essere al loro pari. Allora hanno forzato di più con gli esterni e ci hanno messo in difficoltà anche lì, oltre che da altre parti.

Al momento siete terzi in classifica e a 5 punti dal primo posto… Fin dove spingete i vostri sogni? Fino a lassù in alto? Forse un po’ troppo?

Un po’ troppo secondo me sì, poco poco eh, però secondo me sì. Noi dobbiamo tenere la tensione alta perché le vittorie viziano, dicono quelli più bravi. Bisogna prepararsi bene a livello di testa. Si possono fare grandi partite se facciamo vedere agli altri di essere una grande squadra. Per essere una grande squadra bisogna allenarsi con continuità e allenarsi nella maniera giusta, in modo che poi durante le partite si è pronti. Se vai ad allenarti rotolandoti dietro le giornate sull’erbetta poi siamo meno pronti quando si trovano gli avversari.

La Roma deve continuare a giocare così, poi se scappa da qualche parte un pareggio e loro domenica prossima dovessero vincere sono lì… Si sta creando la possibilità di ambire a qualcosa di più.

Secondo me avete detto bene, bisogna rimanere attaccati al pezzo, bisogna fare le cose seriamente. Non bisogna cullarsi con queste vittorie, non ci vogliono distrazioni. Bisogna ambire ad una posizione importante, per fare questo c’è da fare molta strada.

A me sembra che questa squadra cominci a giocare divertendosi.

Se riesci a giocare più tranquillo ti viene fuori più qualità, e chiaramente nella qualità c’è più soddisfazione. Però proprio divertimento io non l’ho mai provato sia da allenatore che da calciatore, provo sempre un po’ di sofferenza. Magari quando riesci ad esprimerti diventa più facile, ma sempre con un’applicazione estrema.

SPALLETTI A RADIO RAI

Sesta vittoria consecutiva record di vittorie stagionali. Più contento per la vittoria o per la prestazione?

Per la prestazione perchè è quella che poi fa il risultato. E ancor di più perché abbiamo battuto l’Empoli, la mia prima volta, una delle squadre che giocano meglio in Italia e noi siamo stati più bravi di loro

Si è arrabbiato nel secondo tempo. Che è successo?

Ci eravamo abbassati e buttavamo la palla senza Dzeko davanti. Meglio perderla sul posto e rischiare di più ma che se poi esci si ribalta l’azione

Ha spinto Totti sotto il settore dei tifosi…

Si scherzava, dovevamo rendere omaggio a tutta questa gente che macina chilometri e supera gli ostacoli!”

SPALLETTI A ROMA TV

Vittoria importante, la prima a Empoli da allenatore della Roma.

Mi dispiace un po’, i 3 punti sono fondamentali, li volevo lo stesso ma contro un altro avversario magari. Vittoria importantissima per spessore e forza dell’avversario. Quando non allenavo sono venuto a vedere l’Empoli e ha qualità importantissima, ha messo sotto avversari fortissimi. Sapevo sarebbe stata dura vincere, magari anche meritandolo come è stato oggi, è un dato di fatto importante per noi. Abbiamo chiamato ad essere pronti dei calciatori hanno risposto presente, questo fa crescere l’entusiasmo e il livello della squadra in genere.

La Roma non dà punti di riferimento, Perotti gran partita. C’è disponibilità evidente in tutti.

Autostima cresciuta, siamo più tranquilli, si gioca da dietro. La palla lanciata non andava, abbiamo fatto la palla manovrata. Poi con Dzeko più fisico gli abbiamo dato la palla addosso, gli siamo andati a sostegno, siamo andati oltre. Una Roma che mi è piaciuta in più momenti. Poi ci hanno messo sotto, lo fanno con tutti, noi bravi a non concedergli troppo. Giampaolo è uno che le partite le prepara bene, ogni gara tirano 10 volte e fanno gol a tutti.

Cambi spesso la formazione, c’è un motivo?

Non ho cambiato volutamente, alcuni giocatori sono stati male e si sono allenati solo ieri come Manolas. Lui ieri non doveva e non voleva scendere in campo, Edin anche mi ha detto che sentiva le gambe vuote. Florenzi ha avuto la febbre alta per tre giorni. Il medico ha lavorato benissimo e me li ha messi comunque tutti a disposizione ma io ho scelto di non utilizzarli. È la verità dei fatti. Dzeko si è fatto trovare pronto, Manolas ha fatto subito la guerra appena entrato. Oggi tutto bene, passiamo alla prossima partita rimanendo sul pezzo, questo fa la differenza tra i probabili vincenti e chi arriva in fondo.

Venerdì c’è la Fiorentina, oggi c’era Sousa in tribuna. Grande sfida.

Sono d’accordo. Sousa non teme noi, viene per rendersi conto di persona, lo facciamo anche noi ogni tanto. Saranno le due squadre che si sfideranno e faranno vedere chi ha più forza. Conta chi gioca, non noi, che cerchiamo di fare meno danni possibili.

Guarderà Inter-Juve e Fiorentina-Napoli?

Si impara tanto da queste partite, le guarderò come faccio sempre.