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Spalletti prova a blindare i suoi: “Il motore va mantenuto”. Sabatini: “Il mio ultimo anno alla Roma”

"Io penso che sia difficile rassicurare in un mercato aperto come questo qui", parola del tecnico giallorosso, che poi aggiunge: "Vogliamo tenere Szczesny e Digne". Intanto il ds si allontana dalla Roma: "C'è uno scollegamento tra me e Pallotta"

Melania Giovannetti

James Pallotta è sbarcato a Roma nel pomeriggio di ieri, ma è da oggi che è iniziato il lavoro per il presidente. In attesa dell’annuncio del rinnovo di Francesco Totti, questa mattina il numero uno di Trigoria si è subito recato allo studio Tonucci – il suo quartier generale quando approda nella Capitale – dove ha incontrato sia il direttore generale Baldissoni che Luciano Spalletti.

"I BEI CAVALLI VANNO TENUTI" – Dopo un’ora e mezza abbondante di colloquio con Pallotta e il d.g., il tecnico giallorosso ha rilasciato subito alcune dichiarazioni a caldo. «L’incontro è andato bene, con il presidente abbiamo parlato un po’ delle nostre situazioni», parola di Spalletti. La domanda viene spontanea: quali? Totti? «Del capitano ne parlerà Pallotta. Siamo una squadra, ogni componente ha il suo ruolo». E allora è inevitabile finire a parlare dell’argomento dell’estate: il calciomercato. Giusto ieri il presidente ha ribadito che terrà tutti i giocatori migliori, eppure Spalletti cerca di andarci piano, anche se, ovviamente spera vivamente che Pallotta mantenga la promessa data: «Io penso che sia difficile rassicurare in un mercato aperto come questo qui. La Roma ha un bel motore e questo motore ha dei bei cavalli, sarebbe bene lasciarli fare. Andrebbero mantenuti».

"SZCZESNY E DIGNE? PROVIAMO A TENERLI" – I nomi che vengono in mente dopo aver ascoltato l’affermazione «I bei cavalli vanno mantenuti» sono inevitabilmente quattro: Pjanic, Nainggolan, Ruediger e Manolas. Già, perché sono proprio loro – chi più, chi meno – al centro delle voci del calciomercato. Ma, riflettendo più attentamente, il pensiero va anche a chi nell’ultima stagione ha stupito Spalletti nonostante non fosse di proprietà della Roma. El Shaarawy è praticamente riscattato, ora bisogna sbrogliare altri due nodi: «Szczesny e Digne? Stiamo provando a tenerli entrambi – dichiara il tecnico –, ma poi, per esempio, bisogna andare a chiedere al PSG se ci lasciano Lucas per un’altra stagione, e mi sembra di aver capito che vogliano tenerlo. Ma di mercato ne parla Sabatini».

I DOLORI DEL VECCHIO WALTER – E proprio Walter Sabatini oggi ha rilasciato una lunghissima intervista sulle pagine de “La Gazzetta dello Sport”. Non a caso lo stesso ds ha parlato di vero e proprio “testamento spirituale”: onnipresente il calcio, ma non sono mancati passaggi sull’amata letteratura e sulla politica, senza tralasciare racconti su alcuni aspetti della vita, tra cui persino il sesso. Il tormento del dirigente giallorosso riassunto in due pagine: «La proprietà americana? Il mio modo di pensare al calcio è diverso dal loro. Per me il pallone è una sfera magica, l’Aleph di Borges, ci vedo l’universo intero, mentre altri notano solo la sfera di plastica. Il primo febbraio ho chiesto al presidente di lasciarmi libero perché ho percepito – e lo percepisco tuttora – uno scollegamento tra me e lui. Sarà il mio ultimo anno nella Roma». Tra i tanti passaggi da sottolineare, c’è anche quello su Totti: «A Francesco ho sempre parlato con affetto. Gli avevo detto: “Smetti”. Lo penso ancora oggi. Risentimento di Spalletti nei suoi confronti? Certo che in lui c’era una quota residuale di uno stato d’animo che era maturato in passato, ma l’allenatore voleva imporre un modo di essere e ci è riuscito».

EL SHAARAWY: "IN FRANCIA GRAZIE ALLA ROMA" – Meno quattro all’inizio di Euro 2016. È tempo di ultime amichevoli prima di mettersi al lavoro sul serio: la Polonia di Szczesny contro la Lituania, mentre l’Italia sfida la Finlandia. Nell’11 titolare di Conte c’è anche El Shaarawy, che oggi ha parlato della Nazionale – e non solo – ai microfoni di "Marca": «Non vedo l’ora che inizino gli Europei, sarà il mio primo torneo di prestigio con gli azzurri. Ho perso il Mondiale in Brasile per infortunio, ma ora sono in buona forma, sia mentale che fisica. Sono molto motivato dopo che le cose sono andate molto bene con la Roma». A Spalletti saranno fischiate le orecchie: se Stephan va in Francia, è soprattutto grazie a lui.