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Spalletti: “Mi è dispiaciuto escludere Totti ma ho dovuto farlo per rispetto alla squadra”

Le parole del tecnico giallorosso al termine del match tra Roma e Palermo

Redazione

Al termine del match vinto dalla Roma per 5 a 0 sul Palermo, è intervenuto ai microfoni dei giornalisti il tecnico giallorosso Luciano Spalletti.

SPALLETTI A RADIO RAI

Grande vittoria, 5-0 che dire alla squadra

Gli si dice bravi perché era una partita delicata perché loro avevano in panchina un grande allenatore come Beppe Iachini che presto gli darà una nuova identità alla squadra. Oggi siamo stati perfetti e non abbiamo concesso niente facendo anche cose di qualità

Si aspettava questo miglioramento veloce con cinque vittorie consecutive?

Ci abbiamo messo un pochino, poi sono state cinque vittorie importanti che ti fanno stare li nel gruppo a due passi dal paradiso ma dobbiamo migliorare nei cali di pressione, nelle ripartenze per prendere campo in velocità. Invece non sappiamo quando dobbiamo gestire il pallone e ribaltare l’azione.

Sviluppi sul caso Totti?

Nessun caso, lui stava negli spogliatoi, ha visto la partita e poi domani viene ad allenarsi

SPALLETTI A SKY

Tante notizie stasera. La squadra però è stata brava a giocare bene.

Sono d'accordo. Siamo partiti piano, la palla viaggiava lenta sembrava si fosse un po' piatti nella testa. Dopo che Edin ha sbagliato quel gol la situazione è cambiata, era affranto. Ma poi lui l'ha sbloccata e ha dato il via alla squadra che ha fatto vedere un buon spirito. Ma dobbiamo migliorare perché non sappiamo se andare a far male o restare a posto.

Quando ha scelto di togliere Totti dalle convocazioni qualcuno l'ha fatta ripensare?

No perché li ho avvertiti dopo. C'è stato dispiacere da parte mia per questa scelta ma poi il ruolo, il lavoro, i segnali da dare alla squadra.. Io sono qui per sistemare le cose ecco perché mi ha chiamato la Roma. Io ero convinto di farlo giocare, ma poi lui un paio di cose l'ha dette per questo diventa difficile. Il rispetto? Il rispetto.. se rispetti uno non puoi non rispettare gli altri 25. A me dispiace, non voglio nessun duello con nessuno. Voglio che la Roma vinca. Io sto bene se la Roma vince.

La questione del nervosismo è legata al rinnovo. A noi risulta che la società non voglia rinnovarlo. Lei è stato coinvolto su questo aspetto?

Io nella prima intervista di presentazione toccai questo tasto senza che mi fosse chiesto niente. Perché diventa la cosa principale. Lo toccai dicendo che io devo fare la mia parte. Io gli ho messo a disposizione nel mio ufficiio insieme a Vito Scala, facendo dei nomi, qualsiasi ruolo. Perché lui deve pensare a cosa fare nel futuro. Vuoi fare Giggs? Fai Giggs sempre seduto vicino a me. Dietro la sua storia a Roma ci si può costruire qualsiasi ruolo. Li può fare tutti. Ha quel carisma lì, in questo ambiente. Tutti prendono un verso, seguiranno una traccia che sarà quella che dirà lui. Vuoi fare Nedved? Fai Nedved. Vuoi fare il calciatore? Fai il calciatore. Io sono stato chiamato a risollevare le sorti di una squadra, non posso concederti niente. Qualche debolezza l'ho avuta. Non voglio litigare con nessuno. Lui quando ha reazione può arrivare da tutte le parti. Lui ha contribuito a far salire il ritmo dell'allenamento. La società sa che se Francesco va a chiedere qualcosa, io sto dalla parte di Francesco. Io mica sono uno venuto dal cielo.. So quella che è la bellezza di questo ambiente, il grande sentimento dei romani e stasera chiamavano Totti. Per cui assoluto rispetto per il campione e la sua storia ma ora bisogna fare delle scelte. Se lui vuole continuare a giocare, e se continua così qualche partita gliela faccio anche giocare, anche stasera potevo metterlo dall'inizio. Sotto l'aspetto della corsa dà meno di altri, sotto l'aspetto della qualità fa ancora cose in allenamento che le fa solo lui. Ma io non posso accettare che convochi una conferenza con chi gli pare e dica quello che gli pare. In squadra abbiamo giocatori e domani possono farlo tutti. Io un po' di ordine devo darlo.

Quindi vi siete chiariti dopo aver litigato?

Non abbiamo litigato.

Però qualche missile è partito..

Qualcuno sì. Quando gli ho detto i nomi di chi avesse voluto fare per il futuro, gli ho detto: 'Guarda, per quella che è la distrazione che mi hai creato, oggi non sei della partita e non sei neanche in panchina'. Io l'avrei fatto giocare. Gli ho detto che era libero di fare quello che voleva, poteva salire sul pullman, ma invece è tornato a casa. Ma non c'è niente, delle persone del suo entourage me l'hanno confermato. È tutto chiarito e domani chiarirò ulteriormente tutto quanto.

SPALLETTI ALLA RAI

Cinque gol e quinta vittoria consecutiva. Tre punti importanti per la classifica e per lo stato d’animo dopo una giornata difficile

Sì, la squadra è scesa in campo un po’ ritratta poi è cresciuta. Dzeko ha fatto un gol che può sembrare normale ma ha dimostrato tutta la sua fisicità sbloccando il risultato

Come è arrivato alla decisione di togliere Totti dalla lista dei convocati?

Io avevo chiesto un po’ di attenzione in più dopo la sconfitta con il Real Madrid, per ricostruire l’interesse per la partita di oggi ed invece è uscito tutto questo e la squadra può subire un po’ e cambiare obiettivo. Lui è il capitano ma non può più di altri dare una conferenza stampa. Il rispetto sì, ma per tutti

Decisione punitiva?

Chiamatela come volete. Ma non posso accettare che uno mi dica certe cose dopo un filotto di partite vinte. Capivo se le cose fossero andate male. Ma ora non c’eera il motivo. Il mio ruolo è quello di riportare ordine.

Con Pallotta a Miami avevate parlato anche della gestione di Totti?

Da parte mia è semplice. Io non voglio mettere nessun puntino o virgola sulle decisioni di Totti e non voglio entrare nel contratto che lui deve fare con la società. Io gli ho chiesto se voleva fare Giggs e venire accanto a me, o se vuole fare il calciatore. Oggi c’erano i presupposti per farlo giocare, lo avevo dato tra i titolari. Il problema che il troppa amore per lui ogni tanto si rischia di fare l’effetto opposto, che lui abbia delle richieste che vadano al di là dei ruoli

E’ stata una decisione sua o della società. Totti che le ha risposto?

La scelta è mia, il ruolo decisionale è mio e le cose lui le ha dette a me. Io canterei insieme ai tifosi il nome di Totti, mica sono un pazzo che vuole fare confusione. Mi hanno chiamato per mettere a posto una cosa, prendere decisione e mettere in ordine perché c’è confusione. Io l’ho tolto perché lui ha cambiato l’obiettivo che avevamo oggi e cioè la partita. Ho difeso la squadra che poteva risentirne di questo.

Ci sono ancora qualche rancori tra voi due?

Abbiamo già chiarito, ma quali rancori? Quelli che vengono a giocare nella Roma hanno il grande piacere di giocare con un grande campione come lui, io ho il piacere di allenarlo, volontariamente ne subisci un po’ di attenzione. Ma bisogna essere professionali e fare delle scelte. Io gli ho dato varie possibilità per non disturbare il suo futuro perché lo merita, lui può fare qualsiasi cosa nella Roma, può scegliere lui. Tutto il lavoro che devo fare io lui lo fa con la presenza. Se vuole fare il giocatore a me va bene, ma io scelgo. Perché c’è il mio ruolo e faccio quello che voglio.

Situazione domani rimessa a posto?

Sì, lui è passato negli spogliatoi, Ci siamo messi a parlare gli ho chiesto dove vedi la partita? Mi ha detto ?in tribuna con i miei amici’ e io gli ho detto ‘posso venire?’….Domani viene ad allenarsi come sempre con tutti

I fischi che l'Olimpico le ha attribuito?

Non mi interessa, io penso alla Roma che deve vincere

SPALLETTI A PREMIUM

Terzo posto che si avvicina…

Vero. Soprattutto, per quanto mi riguardo, analizzo la prestazione. Ed è stata impeccabile, poteva sembrar facile, ma quando torni da una gara di Champions c’è sempre un calare da parte dei giocatori. Invece sono stati bravi, hanno ricaricato subito le pile, hanno fatto giocate importante e azioni importanti. Contro un avversario allenato da Iachini, e so quale è lo spirito che dà alle proprie squadre.

Questione Totti-Spalletti: ha ragione Keita?

Ricostruzione che è sicuramente bella, e sono d’accordo. E’ andata così, è già passata la situazione. Domani deve ancora venire ma la soluzione è stata questa. Nelle intenzioni di tutti c’è questo, lui oggi è stato allo stadio, è venuto dentro gli spogliatoi, e poi è rimasto a vedere la partita. Diciamo che è stato solo un momento di rabbia, di reazione, di malessere, che è capibile sotto certi aspetti perchè il giocatore sa di essere ancora un giocatore.

Tanto rumore per nulla?

Secondo me di più di quello che poi è la sostanza, ma se lo fa il più grande campione dal dopoguerra come lui, è qualcosa di eccezionale.

Era vero che gli avevi detto che avrebbe giocato contro il Palermo?

Si, glielo avevo già detto. Non posso dire una bugia in conferenza stampa. In questi casi non si mischia le carte, se ha tirato due o tre frecciate poi se avessi mentito ti tira dei missili. Soprattutto con lui penso sia un brutto esercizio da fare.

Cosa è sucesso con Totti stamattina?

E’ successo che, in base a ciò che era venuto fuori con le sue dichiarazioni…Il giorno prima avevo chiesto da papà di riordinare le idee, mettere alle spalle la sconfitta in Champions per via del possibile contraccolpo psicologico che si subisce quando perdi certe partite. Avevo chiesto concentrazione, gli avevo chiesto un aiuto, da padre di famiglia. Poi dopo che avevo chiesto questo viene fuori qualcosa che deposita l’interesse della squadra. Devi avere a che fare con tutti i calciatori, non con uno solo nella gestione del gruppo. Se fai qualcosa in più per uno devi farlo anche per gli altri. Anche se questo è Francesco Totti dovevo per forza mettere ordine in quello che è stato una reazione a caldo di Francesco e non potevo fare altrimenti. E’ vero che lui è un grande campione, rispetto si ma a tutti e non uno soltanto. Altrimenti ognuno può convocare una conferenza quando vuole e dire quello che gli pare, che modo è?!

Grande prestazione, ma i primi venti minuti un po’ sottotono…

Analisi perfetta, abbiamo cominciato male. Poi qualcosa è venuto sotto l’aspetto della velocità, credo che il gol di Dzeko ha determinato tutto. Lui era affranto dall’aver sbagliato un gol così facile e poi ti può condizionare. Se un giocatore inizia a guardare per terra, inizia a mancare la fiducia. Abbiamo preso un palo, i ragazzi sono stati bravi. Ci sono state situazioni interessanti, siamo una squadra forte quando ribaltiamo l’azione. Alcune volte sbagliamo questi ribaltamenti di fronte. Però ci sono state belle giocate, ho visto una buona Roma, una buona squadra stasera.

Obiettivo?

L’obiettivo è quello che avremo davanti, ogni volta giochiamo e noi dobbiamo provare a vincere. Quello dopo può esser importante se si vince quello precedente. L’obiettivo fondamentale è rimanere legati alle squadre che vanno fortissimo.

Una Roma che sta risalendo bene in classifica…

Quello che avremo davanti: provare a vincere ogni volta. Quello dopo può essere importante se si conquista quello precedente. Vincere la prossima partita sarà fondamentale. Abbiamo fatto bene, abbiamo fatto un bel filotto. Anche gli altri non scherzano, c’è chi ha fatto meglio e chi ha fatto come noi, le altre hanno fatto vedere di avere ancora benzina nobile nel loro motore.

SPALLETTI IN CONFERENZA STAMPA POST-PARTITA

Dopo il secondo gol ti sei fatto il segno della croce…

Ci tengo alle vittorie, ogni tanto qualche gesto che evidenzia l’attaccamento a quella situazione. Mi fa piacere vedere i bambini che festeggiano con la Roma, mi fa piacere vedere i colori che sventolano. Vittoria importante che dà seguito, c’era l’insidia Iachini e conosco il valore di questo allenatore. Dobbiamo ancora migliorare su alcuni dettagli. Non pensavo che la squadra potesse subire dei contraccolpi per quello che è successo, credo che i giocatori ci siano rimasti male per l’episodio ma anche loro hanno allargato le braccia dicendo che è giusto che dovesse andare così. Non vedo perchè la squadra debba essere disturbata da questo episodio, altrimenti tutti poi possono fare una conferenza stampa e dire quello che vogliono. Lo possono fare Maicon, Keita ed altri. È facilmente valutabile la cosa, non bisogna essere degli scienziati per capire, ma quello che viene fuori è un tentativo di disturbo alla squadra. Poi io l’ho chiamato e gli ho detto che questa cosa qui non si può accettare, anche perchè un paio di missili li ha tirati. Poi abbiamo vinto, lui era nello spogliatoio dispiaciuto, al campo si allena con Vito Scala. Quando viene all’allenamento è tutto finito. Io non sono venuto a rompere i cogl*oni a nessuno. Quando sono arrivato c’era gente che permetteva di parlare della Roma che mi faceva rizzare i capelli. Bisogna farla finita di questo.

I fischi alla lettura delle formazioni?

Non è un problema, ti ringrazio se ti sei preoccupato per me ma non sprecare nessuna energia. Io avrei voluto partecipare ai cori 'Totti gol'. Mio figlio mi ha chiamato e mi ha detto: “Che fai litighi con Totti?”. Ho visto le bellezze dei suoi gol, ma se fa così io reagisco. Nel mio ufficio gli ho detto: "vuoi fare Gigs, Nedved? Ma se vuoi continuare a giocare io non ti regalo niente". Io voglio che faccia il suo lavoro nella totalità. Se fosse stato in campo stasera avrebbe fatto una buona partita, c’era il contesto per farlo giocare, lo avrei fatto giocare dall’inizio per vedere quanto durava. Siamo a scrivere libri interi di tutti gli infortuni e le problematiche che ha avuto e a 40 anni è sempre lì. Io poi non voglio disturbare la sua situazione con la società, mi fa piacere se i mie giocatori guadagnano di più di quello che dovrebbero guadagnare, poi se lui volesse andare a chiedere qualcosa e io sono nel mezzo, poi sono dalla parte di Totti. È giusto cavere riconoscenza per quello che ha fatto, poi non è una cosa che devo gestire io. Non voglio che si venga a zuppare qui dentro, perchè questa è una cosa mia e sono con lui se viene chiedere qualcosa per la società. Lui fa quello che gli pare nel suo ruolo ed io faccio quello che mi pare nel mio.

Però ha detto che manca il rispetto…

Io non so a cosa si riferisce, perché il rispetto è dargli una maglia da titolare? Ho detto apposta che gli sono partiti un par di missili.

Lei ha le idee chiare sul futuro di Dzeko?

Io non ho chiaro se sarò l’allenatore il prossimo anno. Dipende da quello che faremo, le valutazioni si fanno in fondo. Sono i fatti che contano non i discorsi. Dzeko ha delle potenzialità, il secondo gol è bellissimo, nel primo fa vedere tutta la sua fisicità: si è smarcato, si è inarcato, è un giocatore tosto. Aveva sbagliato il gol e puoi andare in confusione, invece si è ripreso. Se gli si butta qualche palla di testa giusta, lui la mette dentro. In allenamento Totti gli ha dato due palle come le se sa dare lui e ha fatto dei bei gol.

Ma i comportamenti di Totti?

A me interessa il rispetto dentro il gruppo. A lui sono partiti i missili verso di me e poi manca di rispetto anche al gruppo dato che la squadra ha vinto delle partite, e se levi qualcuno quello ti dice: “E perché?”.

Però c’è un duello tra lei e lui

La gente non esprimeva un duello fra me e lui, la gente esprimeva quello che lui ha dato in precedenza.

Pensava di fare cinque vittorie consecutive?

Se vediamo quello che abbiamo fatto in precedenza sia con me che con Rudi Garcia ci sono delle partite in cui abbiamo prestato il fianco a un risultato diverso. È tutto normale per un squadra nel nostro livello, non abbiamo fatto cose eccezionali. Nei primi 20 minuti non trovavamo le misure, arrivavamo tardi, facevamo palla lenta, non davamo ritmo, poi la squadra è andata meglio .

Se Totti fosse entrato a metà tempo invece che a 4 minuti dalla fine contro il Real?

Per me avrebbe giocato sull’1 a 0, poi è entrato sul 2 a 0. Mi ha detto che non era pronto, se vuole era pronto ma era contrariato. Ha bisogno di tanto allenamento per fare le cose bene

Qual è la dichiarazione che l’ha fatta arrabbiare?

Che non gli dico le cose in faccia. Io in 23 anni che faccio questo lavoro per quattro volte in una sola società ci sono stato 5 anni. Se ci sei stato 5 anni devi raccontare delle storie non delle barzellette e in 5 anni devi mandare via giocatori di livello. E se racconti delle barzellette loro se ne accorgono subito, quindi qualcosa di vere ai giocatori gliel’ho detto in vita

SPALLETTI A ROMA TV

Complimenti mister.

Stasera prestazione senza pecche, non abbiamo concesso il fianco come in altre vittorie.

Strootman, che sensazioni ha provato?

Sensazioni belle quando l’ho chiamato, la squadra aveva preparato la sua entrata e ancor più bello vedergli fare un cambio di gioco.

Vittoria importante, una rosa di livello.

Si ora la condizione mentale è salita in diversi uomini, abbiamo molti giocatori a centrocampo, dobbiamo saperli gestire perché hanno qualità e Perotti è uno di questi, ha fatto fare un gran gol a Dzeko, sono i palloni che gli vanno dati, lui attacca lo spazio e se gliela metti corretta fa pesare il fisico.

Lei ha detto che domani Francesco si allena ed è tutto finito, cosa aggiunge?

Non è stata la fine del mondo, ma la reazione di uno col carattere forte che quando reagisce un paio di ‘scud’ te li tira, ma conoscendolo uno lo valuta. Io non voglio litigare con nessuno, sono qui per allenare la Roma, quando la Roma vince io sono contento.

La paura dopo il Real poteva essere la concentrazione. Perotti ed El Shaarawy fuori proprio per questo?

Perché qualcosa la devi cambiare, chi ha giocato è normale che abbia un contraccolpo e stanchezza, ci metti tante energie in Champions e poi dopo allenti la tensione e rischi di svaccare.

La Roma ha mandato in gol 17 giocatori, è una chiave per il 3° posto?

No è segno che riesci ad essere avvolgente in attacco, devi metterci in contrasto però quando difendi, qualche gol in questa fase s’è preso ed è meglio sistemare la situazione.

14 gol in 5 partite, 7 nelle precedenti 5.

Sì è vero, viene di conseguenza se la squadra prende entusiasmo e si appropria di qualità, che dev’essere quella di stasera dove un paio di numeri si devono tirar fuori e ci si mette passo, continuità, gioco e viene fuori risultati di stasera.