Queste le parole di Luciano Spalletti rilasciate a Sky in merito all'esonero di mister Zeman
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Spalletti: “La Roma non mi ha chiamato, io resto allo Zenit. Andreazzoli non ? un traghettatore, ? un allentore in senso assoluto”
Queste le parole di Luciano Spalletti rilasciate a Sky in merito all’esonero di mister Zeman
Dopo l'esonero di Zeman ? stato fatto il suo nome. Se la Roma l'avesse chiamata, un Luciano Spalletti sarebbe tornato ad allenare ala Roma?
Nessuno mi ha chiamato della Roma io ho rifirmato pochi mesi con questa societ? che ha stima del mio lavoro me lo ha dimostrato io allo Zemani sto bene quindi per il momenti risponderei che rimango a dare l'allenatore dello Zenit, anche se mi dispiace quello che ? successo alla Roma l'idea di Zeman aveva entusiasmato anche me e per questo sono dispiaciuto e io rimango allo Zenit
Come ha vissuto questa scelta interna da parte della dirigenza di chiamare Andreazzoli?
Io la ritengo una scelta molto intelligente perch? lui conosce bene la Roma e la vive da otto anni ha incarnato lo spirito romanista e ha avuto al possibilit? di farsi esperienza. Ha vissuto le aspirazioni che spesso stritolano gli allenatori in prima e avendoli vissuti adesso penso che sia la decisione giusta e pu? avere la capacit? per conoscenze diritte di rilanciare questa squadra.
Per Baldini era il primo nome nella lista anche per un motivo di tempo?
Questa ? una valutazione molto giusta dei dirigenti della Roma. Quell'ambiente li ha qualcosa di particolare sia per bellezza che per sentimento nel vivere le partite creando delle tensioni ed esasperazioni ingestibili. Per chi viene da fuori ? una cosa diversa da quelle che si possono viviere in altre parti
Come ? finito il suo rapporto di collaborazioni con Andreazzoli?
Quando sono andato allo Zenit lui poteva scegliere e lui ha scelto di rimanere a Trigoria e questo la dice lunga su quello che ? il suo spirito. E lui ha fatto vedere che merita di avere questa possibilit? di avere il tempo di poter lavorare senza lasciare a qualcun altro, non ? un traghettatore ? un allenatore con capacit? professionali in senso assoluto.
Nel suo modulo Totti era attaccante, come nacque quest'idea con Andreazzoli?
Non avevamo molti attaccanti a disposizione e cos? ci dovevamo inventare questa cosa che potesse far funzionare la squadra e Francesco era spesso la soluzione adatta per quelle che era le intuizione e quindi nacque questo modulo, perch? poteva creare lo spazio venendo incontro creando quel buco che Mancini, Perrotta e Taddei andavano a colmare. Come fa un pochino il Barcellona. Questo modo di stare in campo se andassimo a chiedere a qualsiasi difensore se vuole avere il riferimento o il giocatore che si muove, risponder? che per lui ? pi? facile giocare con il riferimento per tutta la partita.
Quale potrebbe essere la nuova Roma con le scelte di Andreazzoli?
Andreazzoli in questo caso qui ? il pi? accreditato per trovare la soluzione. Lui il 4-2-3-1 lo conosce come le sue tasche e pu? riproporlo immediatamente. Ai tempi fu entusiasta di questo progetto e poi divent? una Roma bellissima, non soltanto per le partite e anche per chi saliva sul muro di Trigoria per raccontare l'allenamento.
Non ? ancorato solo 4-2-3-1?
Lui ? un allenatore che ho conosciuto nei campi di serie C poi al corso a Coverciano di prima categoria siamo diventati amici e gli ho detto che mi faceva piacere se avesse fatto parte del mio staff, ma poteva accadere il contrario. Lui merita questa fiducia, ma probabilmente perch? la Roma sa che i calciatori hanno fiducia in Andreazzoli ed ha anche la mia stima oltre a quella dell'ambiente Roma. Forza Roma Sempre!
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