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Spalletti: “Il secondo posto è lo scudetto. Manichini? Da deviati”. Inter e Dortmund: follie per Nainggolan

Il tecnico giallorosso: "La maglia di Totti non va ritirata". Montella: "Io alla Roma in futuro? Magari con lo stadio nuovo..." L'agente di Manolas: "La decisione sta alla società"

Francesco Iucca

Dopo la sconfitta nel derby, la Roma torna a giocarsi il secondo posto con la sfida a San Siro contro il Milan. Il tecnico giallorosso Luciano Spalletti ha parlato del momento dei suoi in conferenza stampa: "C’è stata la reazione giusta, la squadra è dispiaciuta, c’è tanta amarezza. L'episodio dei manichini? Non appartiene a nessun tifoso che ama questo sport, ma fa parte di persone deviate, che hanno dei problemi". Poi su Totti: "Io ci sono dentro fino al collo. Monchi ha solo riportato ciò che ha trovato. Essendo nel momento più importante della sua carriera, essendo così attaccato alla Roma credo che voglia aspettare la fine del campionato. Il ritiro della maglia? Se fossi uno che gestisce questa storia nella società dico che la maglia rimane viva, non muore. Togliere la magia è mortificazione, non esaltazione". Poi sul secondo posto: "Mi sembra un’utopia parlare di fallimento per il terzo posto. Sulla Juventus non si poteva mettere mano, il primo posto se lo sono portato a casa. Arrivare secondi è come vincere il campionato e se arriviamo terzi sarà il frutto di un lavoro lungo e importante".

DAL CAMPO - I giallorossi hanno svolto la rifinitura senza defezioni, con tutto il gruppo al completo: prove tattiche e focus sui calci piazzati e poi la consueta partitella. Non ci sono sorprese nei convocati del mister Spalletti, in cui chiaramente c'è Francesco Totti, alla sua sua ultima apparizione a San Siro, teatro di grandi giocate del capitano.

MILAN - Giornata di conferenza anche per l'allenatore del Milan Vincenzo Montella: "Sono molto legato a Roma, è un piacere affrontarli domani ma servirà equilibrio. Loro sono una grande squadra, speriamo di non trovarla arrabbiata.Totti? Ci sentiamo poco per via del nostro carattere ma ci vogliamo bene. Gli auguro il meglio e di fare la scelta migliore.Ritorno alla Roma? Io la Roma l’ho già allenata, ho vinto un derby con doppietta di Totti e giocato in Champions. Magari ci tornerò con lo stadio nuovo". Anche i rossoneri sono poi scesi in campo per la rifinitura prima della comunicazione della lista dei convocati: out Romagnoli.

IL MERCATO - Sarà un'estate intensa per la Roma, sia in entrata che in uscita. Uno dei principali indiziati a lasciare i giallorossi è Kostas Manolas: “Ha un contrattovalido con la Roma fino al 30 giugno 2019, bisogna considerarlo come un giocatore giallorosso- le parole del suo agente -. Appuntamenti in programma con Monchi? No, per il momento nessuno. Cessione? Questo non dipende da noi. Come ho detto, deciderà la società". Il pezzo più pregiato e quindi più complicato da strappare alla Roma invece sarà senza dubbio Radja Nainggolan. Per il belga l'Inter sarebbe pronto a fare follie con un'offerta da 50 milionidi euro ai nerazzurri e 5 stagionali al calciatore. Sul Ninja intanto è piombato anche il Borussia Dortmund, che avrebbe effettuato un sondaggio indiretto. Tutti in bilico, anche Edin Dzeko: il bosniaco potrebbe partire per far spazio ad attaccanti più giovani come Defrel e Dolberg. Tanti occhi anche su Emerson Palmieri, che piace addirittura alla Juventus, soprattutto in caso di partenza di Alex Sandro. La Roma potrebbe perdere anche Szczesny, che rientrerà all'Arsenal: su di lui il Napoli, ma il polacco preferirebbe rimanere in Premier, magari proprio ai Gunners se dovesse salutare Wenger. In entrata uno dei nomi in entrata per aggiungere qualità a centrocampo è quello di Mateo Kovacic, che piace molto anche al Milan.

LE ALTRE - Il futuro di Eusebio Di Francesco continua ad essere in bilico, con la Roma che potrebbe essere una soluzione interessante. “Di Francesco ha un contratto con noi, ma non c’è alcun incontro in programma - ha detto il patron del SassuoloSquinzi -. Eventualmente dovrà essere lui a farsi avanti". Continua a tenere banco invece l'episodio di giovedì sera con dei manichini romanisti appesi al ponte di via degli Annibaldi. Per commentare la vicenda è intervenuto anche il tecnico della Lazio Simone Inzaghi:“Sono fortemente contrario a tutte le cose che possono istigare alla violenza. Però penso anche che tutte le volte non si debba cercare il marcio per forza, bisogna fare delle distinzioni tra fatti gravi e sfottò”.