Ecco le dichiarazioni di Luciano Spalletti al termine di Roma-Real Madrid:
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Spalletti: “Non siamo stati fortunati, ma il pubblico ha capito e ci ha applaudito”
Le parole dell'allenatore giallorosso al termine di Roma-Real Madrid
SPALLETTI A MEDIASET
A fine gara la consolazione degli applausi da parte del pubblico.
Il pubblico della Roma è abituato a vedere grandi giocate, grandi calciatori e grandi partite. Sanno benissimo quando fischiare e quando invece applaudire. Stasera hanno visto lo sforzo dei ragazzi e la sfortuna nei premi ricevuti.
Un po’ di sfortuna?
I presupposti si erano creati, loro sono stati bravi. Quando gli concedi un metro lo fanno diventare un chilometro. Noi non siamo stati altrettanto bravi a concretizzare quel metro in più che avevamo.
Grande prestazione, risultato immeritato…
E’ un problema che abbiamo quello di retrocedere sempre troppo. Anche nel secondo gol dovevamo raddoppiare prima. Siamo un po' timorosi a volte, ma invece abbiamo capacità di lettura e di velocità e lo dobbiamo fare di più, a volte rimaniamo troppo bassi con il centrocampo, non siamo equilibrati nella lunghezza del campo.
Problema fisico o tattico?
Di questo non ne voglio parlare per scelta perché se ai giocatori gli si va a toccare il piano fisico diventa poi difficile parlare di altro, è come se gli venisse concesso l'alibi, io ai miei giocatori che non ce la fanno e che sono inferiori all'avversario non glielo posso dire. Poi è chiaro che in qualche momento arriviamo in ritardo a soffocare la perdita di palle, se troppe volte non proviamo a stuzzicarli per fargli sbagliare il passaggio. E' chiaro che c'è da fare ancora tanto lavoro. Io se vado a toccare il lato fisico mando un brutto messaggio ai giocatori, io devo parlare di tattica
Dzeko?
Edin ha fatto bene, ha fatto la sua parte. Nel primo tempo abbiamo fatto una grande partita, abbiamo sbagliato a gestire i palloni a centrocampo. Noi avevamo scelto di palleggiare più di loro e quando recuperavamo palla potevamo farlo perché eravamo in superiorità numerica, potevamo gestire il pallone meglio, se gli diamo il pallino del gioco a loro poi concediamo qualcosa in difesa e loro ti puniscono. Una volta passati in vantaggio loro, tu provi a forzare di più, loro si sono messi più comodi, si sono scoperti di meno però Dzeko ha fatto una buona partita, è entrato dentro bene. Io alla squadra devo dire che è stata abbastanza brava, sono sulla strada giusta, siamo stati un po' sfortunati.
SPALLETTI IN CONFERENZA STAMPA
Dopo questa partita aveva ragione lei, non c’è stata tutta questa differenza.
Io cerco di essere sempre leale con i ragazzi, avevamo delle chance questa sera e non abbiamo sfruttato le nostre occasioni che non capitano così spesso. Sono dispiaciuto, hanno fatto tante cose fatte bene, si sono sforzati. Questo Real se gli concedi un pochettino lo fanno diventare 100 metri.
L’impiego del falso nueve lo aveva già deciso in anticipo? Cosa è mancato stasera?
Quando si deve giocare in Champions le partite si guardano molto tempo prima, l’avversario io l’avevo studiato da prima che arrivassi alla Roma. Avevo già deciso di giocare così, c’era la possibilità di non dargli il pallino in mano, e non ci siamo riusciti. Quando perdo avete ragione sempre. L’applauso finale mi è piaciuto, il pubblico di Roma conosce il calcio, hanno visto grandi giocatori. E quando fischiano hanno ragione, questa sera invece hanno visto che la squadra si è impegnata. Avere Dzeko davanti ci dava meno possibilità di gestire la palla, nel secondo tempo loro si sono messi un po’ più comodi dopo il vantaggio e noi abbiamo creato delle situazioni, ma loro sui ribaltamenti sono stati pericolosi tutte le volte.
Non era una critica, anzi…
Lo dico per le prossime domande. Comunque anche l'applauso del pubblico è stato fondamentale, il pubblico di Roma ha visto giocatori e squadre importanti, ha visto Batistuta, Falcao, Totti, ha visto grandi giocatori... Non gli potete dire 'vi state sbagliando', conoscono quel libro, quando fischiano hanno ragione. Oggi hanno applaudito e hanno altrettanto ragione, hanno visto la squadra che non ha avuto paura, che ha aggredito. Nel secondo tempo loro si sono messi un po' più comodi perché gli è bastato andare in vantaggio e aspettavano per ripartire. Abbiamo creato delle occasioni ma c'era il pericolo che subissimo gol tutte le volte. Qui si sta a fare questa trattativa del 'io ti do questo, tu mi dai questo', se ne può parlare quanto se ne vuole, comunque quando perdo avete sempre ragione.
La Roma da molto tempo usciva dal campo sempre con molti gialli, in 7 gare con lei nessuna ammonizione…
E’ una conseguenza del gioco, cresce l’autostima. Da una partita come questa poteva venire un grande slancio fondamentale per il continuo della stagione. Siamo ancora bassi sotto l’aspetto della ricerca, rimaniamo lunghi e non ce la facciamo a tenere l’equilibrio sui ribaltamenti di fronte, però stasera la partita l’abbiamo fatta, abbiamo avuto più occasioni di loro.
Siete stati sfortunati a trovare un Real che ha fatto una grande prova difensiva contro un attacco veloce e di solito non sono così in trasferta.
Io me lo aspettavo, questa musichetta fa qualcosa anche loro. Si sono abbassati con le punte, hanno pressato, hanno fatto un lavoro di squadra importante. Le opportunità ce le siamo create, non siamo stati fortunati, la palla ci si è allungata 3-4 volte. Non ci è girata a favore, però loro hanno fatto una grande partita, degna del club e della squadra che sono.
C’era un rigore netto? Buona prestazione comunque. Si può fare ancora di più?
I presupposti per fare una buona partita c’erano. Un’opportunità così ci vuole del tempo perchè ti ricapiti. Noi abbiamo preso anche delle sonore sconfitte e per rimarginarle ci vogliono prestazioni contro queste squadre. Il rigore non lo so, non mi interessa. Questo arbitro l’ho avuto anche con lo Zenit, è un buon arbitro. Non commenterò mai gli arbitri, perchè non dipende da me. Devo badare al mio lavoro e questa sera dovevamo fare qualcosa di più.
Nel primo tempo un ritmo abbastanza lento poi col gol di Ronaldo tutto si è rotto.
Ha funzionato tutto, ma il rischio era che ci fossero continui ribaltamenti di fronte: se fosse stata così avrebbero vinto loro. A mordere ci siamo andati poche volte, ma quando lo abbiamo fatto, lo abbiamo bene. Nel secondo tempo lo abbiamo fatto bene. E in questo contesto di questo tipo di partita vincono sempre loro, però abbiamo avuto le nostre occasioni e il risultato è questo.
SPALLETTI A ROMA TV
C'è delusione per un risultato ingiusto. La Roma comunque ha dimostrato di essere all'altezza.
Sì sono dispiaciuto perché è un risultato che ci penalizza troppo e questo risultato era fondamentale per questo slancio che ci poteva dare come un aiuto per il lavoro che stanno facendo i ragazzi. Questa era la partita che ti poteva consacrare. Non ci siamo riusciti, c'è la presa di coscienza della prestazione e proprio perché tutti dicono così, che abbiamo giocato bene, reagiamo in questa maniera. Avremmo meritato di più.
Prima ha detto che aveva studiato da molto prima questa formazione..
Non ho risposto proprio così in conferenza stampa, è che ogni tanto mi innervosisco. Non succede spesso ma ogni tanto sì. Se il pallino lo dai a loro, la vincono loro. Se è una partita con continui ribaltamenti di fronte, la vincono loro, lo stesso discorso se gli concedi spazi larghi. Infatti nelle due occasioni in cui abbiamo subìto ribaltamenti abbiamo preso gol. Quando abbiamo avuto noi la possibilità invece non siamo stati bravi come loro a trasformarlo in gol.
Si poteva fare di più sul gol del Real Madrid?
Loro sono bravi, noi dobbiamo ancora mettere qualcosa a posto in fase difensiva. Sicuramente siamo andati troppo lunghi, troppo profondi. Se gli concedi quello spazio lì loro calciano e segnano. Dobbiamo migliorare con il lavoro.
Oggi si poteva davvero fare molto di più?
Secondo me si poteva fare di più, la partita era stata messa sul tavolo in questa maniera qui: noi più possesso del Real Madrid. E dal mio punto di vista lo si poteva avere. Per lunghi tratti abbiamo preso il pallino, gestivamo la partita e loro facevano anche fatica. Poi siamo stati costretti a raddoppiare sui terzini e su questi cambi di gioco perché la palla l'avevano loro. Il segreto della partita di questa sera era in chi gestiva maggiormente la palla e nel riuscire a trovare quei quattro/cinque metri in più che ti possono portare in porta.
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