Ci siamo, è arrivato il momento della verità: domani si deciderà il campionato della Roma. Con una vittoria contro il Chievo Verona all’Olimpico (60mila spettatori e un pezzetto di Sud che torna nella sua casa naturale), i giallorossi saranno nuovamente secondi, ma sempre in attesa del verdetto di Torino, dove i granata senza più velleità in questa stagione ospiteranno il Napoli di Higuain. In caso di successo partenopeo, Spalletti potrà chiudere il libro dell’impresa “impossibile”, quella di arrivare dritti in Champions, e aprire il libro di quella “possibile” che avrà come tappa decisiva i preliminari di agosto. In ogni caso domani all’ora di pranzo sarà una festa: per lo stadio nuovamente pieno, per Francesco Totti che se dovesse scendere in campo toccherebbe l’immensa quota 600 presenze e per l’aria di rinnovo che si fa sempre più concreta. E pensare che, fino a prima di Roma-Napoli, sembrava quasi scontato che quella di domani contro i clivensi sarebbe stata l’ultima volta del Capitano davanti al suo pubblico.
news as roma
Spalletti dribbla il mercato: “Penso solo a vincere”. Pjanic, la pietra preziosa che vogliono tutti
“MISSIONE IMPOSSIBILE” In conferenza stampa Luciano Spalletti usa tutte le cautele del caso quando parla dell’obiettivo secondo posto. “E’ stata già un’impresa arrivare al terzo, viste le condizioni di partenza – premette il tecnico - quindi andare oltre sarebbe un miracolo, un miraggio. I ragazzi sono stati bravissimi, siamo una bellissima squadra e in questo momento tutti pensiamo solo a vincere domani”. È un messaggio anche a chi vorrebbe sapere qualcosa di più su cosa ne pensi il mister sulle voci di mercato riguardanti i pezzi pregiati. “Non ne parlo, c’è Sabatini che è bravo in questo lavoro. Se dicessi qualcosa farei ciò che non voglio facciano i miei giocatori”. È molto chiaro, però, quando viene toccato l’argomento Dzeko, titolare una sola volta nelle ultime sette partite. “La mia priorità sono i risultati - specifica – e valuto i giocatori in base agli atteggiamenti che vedo in allenamento. Edin non l’ho fatto giocare io, me ne prendo la colpa, ma lui nei numeri positivi della squadra ci sta”. Stavolta nessun complimento, nessuna sottolineatura delle qualità e della fama dell’ex City. Anzi, sembra quasi una bacchettata bella forte.
KEVIN “THE MACHINE” Dalla “lavatrice” di Garcia alla “macchina” di Spalletti. Kevin Strootman impressiona i suoi tecnici e nonostante la lunga assenza merita appellativi che richiamano alla sua forza fisica e mentale, alla sua infinita fame di vittoria. Il mister toscano spende bellissime parole per l’olandese, che sembra aver iniziato una strada ben marcata verso il totale recupero. “Lui non cambia mai – dice Spalletti – rimane sempre uguale: si allena a livelli altissimi, non si risparmia mai e anche quando l’ho escluso dalla lista Champions non ha accusato il contraccolpo”. E quando si parla della mentalità che manca alla squadra, Kevin – insieme a De Rossi e Castan – viene nominato come uno di quelli che riescono ad alzare il livello caratteriale del gruppo. “Anche se di strada ce n’è ancora da fare e in questo la Juventus è avvantaggiata”, continua l’allenatore.
“LA ROMA VINCERA’” Del suo futuro non ha certezza, ma Lucas Digne è molto ottimista per quello della Roma. “L’anno prossimo può diventare Campione”, ha azzardato a Goal.com. il terzino francese, mentre già sarà in ritiro con la Francia per gli Europei, tornerà a essere un calciatore di proprietà del Paris Saint-Germain, ma la Roma sta tentando di ottenere uno sconto dai francesi sulla cifra del riscatto. “Non so cosa succederà, io sto bene qui e vorrei rimanere”. Se la volontà del ragazzo dovesse contare qualcosa, sicuramente siamo già un pezzetto avanti. Avanti come i passi fatti dall’ex Lille, che dopo un inizio scoppiettante aveva vissuto un momento di flessione, insieme a tutta la squadra, per poi rischiare addirittura l’esclusione con gli esperimenti tattici di Spalletti, quelli che prevedevano un’inedita difesa a tre. Con il toscano, invece, Digne ha trovato la strada giusta e ha inanellato una lunga serie di prestazioni positive, segnando anche due gol contro Carpi (come all’andata) e Atalanta. “E’ la mia miglior annata finora”, ha confermato il giocatore.
MANOLAS IN FORSE Nella rifinitura odierna il greco ha lavorato a parte, come anticipato anche da Spalletti, per una botta a un piede per cui accusa dolore. L'ex Olympiacos è stato convocato - mentre Keita rimarrà a casa - ma verrà provato fino all'ultimo momento. E chissà che non possa esserci una bella sorpresa per Castan, out da Roma-Verona, la prima del tecnico toscano. Il brasiliano si sta allenando bene e lo stesso Spalletti ne ha parlato positivamente in conferenza stampa.
PJANIC, CHE NUMERI Il 25% dei gol della Roma nell’ultima stagione sono passati per i suoi piedi. Con 9 gol fatti e 10 assist in campionato, il bosniaco è stato uno dei più decisivi quest’anno, raggiungendo il top del suo rendimento alla quinta stagione in giallorosso. Per questo e non solo, il suo nome è scritto a caratteri cubitali su parecchi taccuini, quelli di direttori sportivi che hanno portafogli molto pesanti. La clausola risolutoria inserita nel contratto dopo l’ultimo rinnovo, nel maggio 2014, ammonterebbe a circa 38 milioni di euro. Una bella cifra, che diversi club sarebbero nelle condizioni di sborsare: Bayern Monaco, Barcellona, Psg, Real, City. E vorrebbe provarci anche la Juventus, per l’orrore di tutti i tifosi romanisti che mai e poi mai vorrebbero ritrovarsi contro un cecchino come Miralem, quasi infallibile da calcio piazzato. Come dice Spalletti, però, adesso bisogna pensare al Chievo di Maran e a mettere pressione al Napoli. “Tutto il resto è noia”, cantava Califano. E da oggi anche Spalletti.
© RIPRODUZIONE RISERVATA