Al termine del match vinto dalla Sampdoria sulla Roma per 3 a 2, è intervenuto ai microfoni dei giornalisti il tecnico giallorosso, Luciano Spalletti.
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Spalletti: “Siamo poco maturi, i giocatori sono distrutti. Il rigore? Episodio di lettura facilissima”
Le parole del tecnico giallorosso al termine del match vinto dalla Sampdoria sulla Roma per 3 a 2
SPALLETTI A SKY
Il rigore non dato nel finale per fuorigioco inesistente… Vuole partire da qui?
Si può partire da dove volete. Partiamo da lì? Sì, Dzeko non è in fuorigioco. C’è poco da fare. È una lettura facile, è una lettura facilissima. La Rocca di Ercolano si è distratto un attimo e ha interpretato male questa situazione. Dzeko è un metro e mezzo/due metri dietro quando la palla parte. L’arbitro a quel punto lì aveva dato rigore, perché si vede che l’arbitro va sul dischetto del rigore, però lui glielo annulla perché lo fa un attimo in ritardo. È rigore, questo episodio qui un po’ ci disturba, perché è un episodio di lettura facilissima per un guardalinee della qualità di quelli italiani.
Cosa è mancato nella gestione del risultato?
E’ mancata un po’ di maturità, è vero. Nel primo tempo siamo stati un po’ in difficoltà perché loro pressavano forte, a ritmi altissimi. In quel momento lì c’era da farli girare un pochettino con il possesso palla, ma non ci siamo riusciti. Non riuscivamo a trovare la velocità per uscire dal loro pressing e ci hanno creato delle difficoltà. Nel secondo tempo no, nel secondo tempo siamo entrati in campo meglio e abbiamo ripreso in mano la partita. La stavamo facendo, siamo passati in vantaggio, eccetto quei 3 minuti in cui abbiamo preso questi 3 gol. Siamo stati poco bravi a leggere questo batti e ribatti.
Oggi la Roma ha subìto 3 reti dopo non averne mai prese in 4 partite nel 2017. C’è qualcosa da rivedere in questa fase difensiva?
Sì, però se si va a vedere la linea difensiva non è che si sia comportata malissimo, soltanto qualche volta in questo punta, incontro e trequarti che si butta in bandierina, qualche volte c’era da staccare e lasciare quello che va incontro e andare a scappare con quello che si buttava. Loro tenendo tutta questa densità in mezzo al campo, o il centrocampista o il trequartista attacca sempre la profondità dietro la punta. In qualche lettura siamo stati un po’ lenti, però non abbiamo pagato le conseguenze in queste giocate che sono fatte di qualità e di organizzazione. Abbiamo preso gol su due palloni, quella respinta e quella punizione dove non c’è da incolpare la linea difensiva e il loro atteggiamento. Nel primo magari sì, ci siamo fatti saltare, ma per il resto erano situazioni che non riguardavano solo il reparto.
Ho visto difficoltà fisica nella tua squadra.
Nel primo c’è stata difficoltà nell’intensità, non fisica. Loro hanno portato questa pressione continua, fatta di tanti uomini attorno alla palla come fanno loro. C’era da mandare a vuoto questo primo attacco con due fraseggi corti e poi gli trovi il lato opposto dove hanno tutto scoperto. Mancandoci questo fraseggio corto che ci permetteva di andare dove loro creano il buco, ne hanno tratto vantaggio. Ma è un vantaggio che rimane nel primo tempo perché nel secondo tempo la squadra ha fatto molto bene, ha fatto la partita. Tolti quei 3 minuti in cui abbiamo preso questo gol sulla ribattuta in cui abbiamo letto un po’ male la palla, gli siamo andati troppo addosso e ci siamo fatti prendere d’infilata, e l’altro su punizione da ultimo di Muriel che ha tirato quel missile che è stato deviato. Ci sono questi due episodi che determinano il risultato, ma la squadra complessivamente aveva fatto bene in tutto il secondo tempo. Si era creata anche delle opportunità importanti dopo essere passata in vantaggio. La differenza la fanno i 2 gol.
In Coppa Italia contro la Samp avete vinto con facilità, ma in campionato è diverso, anche perché si giocava a Genova. Avete pensato per un attimo che fosse facile dopo il gol di Peres?
Sì, vedendo il secondo tempo, qualche cosa al di sotto quello che potevamo fare come ritmi si è visto. Non siamo stati veloci nelle letture e nel far circolare palla nella densità, come poi è successo nel secondo tempo. Però è dipeso soprattutto da quella che era la pressione forsennato, questo continuo corriere e rientrare sottopalla e nella zona della palla che hanno determinato quei momenti in cui la squadra non è sembrata uguale alle altre volte.
Saresti contento se in questa sessione di mercato non fosse ceduto Paredes e se fosse bloccato Kessie per giugno?
No no, io devo pensare a questo campionato. Anche in conferenza stampa ieri si è parlato solo di cose che riguardano il mercato. Io la squadra ce l’ho forte e bisogna fare risultato. Chi arriverà e che Roma sarà nel prossimo campionato? Il momento è ora, la possibilità di far bene ce l’abbiamo in queste partite qui. Oggi l’abbiamo buttata via. Bisogna stare dentro con la testa a quelle che sono le cose nostre.
SPALLETTI A PREMIUM
E’ arrivata una sconfitta. Tanti alti e bassi durante questa partita…
Diciamo che i momenti dopo il gol e quello dopo essere passati in vantaggio non abbiamo mostrato maturità nella gestione. Nel primo tempo abbiamo sofferto. La Samp giocava meglio di noi, aveva ritmi alti e aggrediva. Abbiamo spesso riperso palla, non abbiamo avuto la qualità per interrompere la loro pressione. Quando la riconquisti devi trovare quei buchi che creano per fare questa pressione molto alta. E’ mancata questa qualità qui. Nel primo tempo abbiamo fatto peggio di loro. Nel secondo tempo no, siamo stati più alti, abbiamo avuto la partita in pugno. Ci sono stati questi tre minuti dove non abbiamo gestito da squadra matura, ci siamo fatti cogliere di sorpresa da un momento, da un episodio.
Problema di testa?
In quel momento lì, cioè quando abbiamo preso il secondo gol, non siamo stati sveltissimi nella lettura delle situazioni, loro si sono creati l'opportunità per tornare in vantaggio.
Al mister fanno vedere i casi da moviola: il presunto fallo di Rudiger su Schick e il ‘fuorigioco’ di Dzeko…
Nello spogliatoio i calciatori subito trovano le situazioni. Non è fallo quello di Rudiger. E’ l’attaccante che si butta con il corpo davanti a Rudiger per non fargli prendere palla. Non va a tentare di fare fallo. L’avete visto bene, avete commentato bene.
Il rigore su Dzeko?
L'abbiamo vista bene dentro gli spogliatoi, avete visto bene...
Errori nei passaggi?
La palla sopra va messa dopo un fraseggio, dopo due passaggi dove poi diventa facile trovare i quinti di fascia, se si punta il difensore centrale diventa difficile, ci vuole un po' d'intuizione, di conoscenza. Non siamo stati bravi anche perché loro attaccavano in maniera aggressiva e non abbiamo fatto quei due spostamenti iniziali che ti permettono di trovare il vuoto.
Perché ha inserito Vermaelen?
Perché si doveva giocare la palla in funzione della loro pressione, volevo fare uno col piede giusto dal suo lato. Non volevo far giocare Rudiger e Manolas a sinistra, non volevo mettere un giocatore sul piede debole. Ho fatto giocare Vermaelen, si chiama Thomas Vermaelen, non uno qualsiasi.
SPALLETTI A ROMA TV
Fa parte tutto della partita. Nel primo tempo pressavano forte con ritmi alti, non riuscivamo a sbrogliare la situazione, hanno fatto meglio. Nel secondo siamo entrati meglio, più pronti, abbiamo fatto girare la palla e abbiamo creato gli spazi, la squadra stava facendo bene ed è passata in vantaggio. Poi ci sono quelle respinte al limite dove non siamo stati così bravi e maturi nella lettura delle palle di nessuno, ce ne sono state 2-3. Poi la punizione su cui hanno fatto gol.
Ma non c'era il fallo.
Non era fallo, però è stato fischiato. Anzi è lui che si butta su Ruediger per non fargli prendere palla.
In controtedenza rispetto alle ultime uscite, cosa è cambiato?
È cambiato solo l'avversario, ha fatto molto bene soprattutto nei tre davanti e nei centrocampisti che si buttavano, sia fisicamente che qualitativamente ci hanno creato difficoltà.
La Roma ha difficoltà ad affrontare giocatori che ballano tra le linee.
Oggi l'avevamo preparata che doveva starci uno dei due mediani, ma ogni tanto deve uscire davanti. Se una squadra gioca bene la palla a terra, poi se il centrocampista lo va ad affrontare si liberano posizioni e si crea l'uno contro uno. E una lettura costante nello sviluppo del gioco, va fatto, punto.
Tre gol subiti, colpa della difesa o tutti?
Che c'entra la difesa? E tutta la squadra. La difesa è stata messa sotto pressione, se non giochi tu la palla va a discapito della difesa. Se noi perdevamo palla invece di farla giocare e fargli fare metri, loro quei metri li hanno fatti per crearci problemi. Se li fai sudare di più e li fai rincorrere di più, la difesa respira di più.
Lo spogliatoio come ha reagito?
Tutti distrutti. Era una partita in cui dovevamo per forza fare bene per mantenere una classifica importante che potesse creare delle insidie anche alla Juve. Così invece diventa un vantaggio per quelli che ci inseguono e a noi dispiace perché potevamo fare di più.
SPALLETTI IN CONFERENZA STAMPA
Vermaelen per Manolas?
La scelta è per alleggerire di più quello che abbiamo subito poi lo stesso, il saltare addosso degli avversari togliendo il fiato, la possibilità di giocate e di scelta. Se io metto un piede contrario nei tre gli creo più problemi. Vermalen è uno dei più bravi a far partire l'azione, Ruediger lo metto dalla parte del suo piede e aumento l'insidia che poi abbiamo pagato lo stesso, nel primo tempo ci sono saltati addosso lo stesso creandoci difficoltà nel far girare la palla. Loro sono stati bravi, noi dovevamo fare qualcosa di più, nel primo tempo abbiamo sofferto molto per questo. Il secondo tempo l'abbiamo fatto meglio, siamo ripartiti e abbiamo preso in mano la partita. C'è quella lettura, la poca maturità sui palloni respinti sul calcio d'angolo e sul controcross dove potevamo fare meglio, poi abbiamo subito il controllo ad entrare, siamo saliti e abbiamo subito il gol. Quell'episodio lì dovevamo leggerlo meglio ed essere più maturi e veloci. Poco bene nel primo tempo, bene nel secondo. Quell'episodio e quello della punizione determinano il risultato finale.
Come stanno i giocatori?
I giocatori sono spappolati, distrutti, dispiace non aver vinto la partita. Nel senso che noi facciamo tutto per questo, vogliamo fare solo risultati, siamo tranquilli e contenti se facciamo buone partite e portiamo a casa il risultato. Questo ci interessa più di ogni altra cosa.
È mancata maturità?
Sui palloni che abbiamo respinto a campanile, la palla sta cadendo e mi devo aspettare che la palla venga rimessa in mezzo, quindi comincio a scappare. Quando si avvicina l'avversario mi metto con le punte dei piedi che guardano il fallo laterale, se sono rivolte verso il centrocampo poi nella rotazione perdo secondi e perdo tempo. Quando la palla viaggia e arriva a un metro dall'avversario, metto le punte e mi preparo a scappare, poi velocità contro staticità e ti attacca dietro la linea. E' stato un problema di lettura di che tipo di palla fosse. Maturità in quell'episodio. Dobbiamo prevenirla per non prendere svantaggio.
Sulla carta la Roma doveva essere più motivata, cosa è successo?
Nel primo tempo dovevamo fare di più, giocare con più velcoità e aspettarsi questo ritmo della Samp che è ripetitivo. Giampaolo li prepara così, loro si ammucchiano intorno alla palla. Erano in condizione, noi non siamo stati così bravi ad anticipare e a prepararci per uscire da quelle stuazioni lì.
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