Al termine del match pareggiato per 3 a 3 tra Roma e Austria Vienna, è intervenuto ai microfoni dei giornalisti il tecnico giallorosso, Luciano Spalletti.
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Spalletti: “Ce la siamo presa comoda e non siamo stati cattivi. Adesso bisogna pedalare”
Le parole del tecnico giallorosso al termine del match pareggiato da Roma Austria Vienna per 3 a 3
SPALLETTI A SKY
Succede così, involontariamente ce la prendiamo un po' comoda, facciamo un metro in meno e quando giochi contro squadre che non hanno nulla da perdere lo paghi.
A che punto è la crescita del gruppo? Sente che il salto di qualità è prossimo?
Stasera non abbiamo fatto una brutta partita, l’abbiamo condotta bene, potevamo sfruttare qualche situazione di più. La partita l’abbiamo fatta, poi quando è tranquilla diventiamo un po’ faciloni e facciamo un metro di meno. Quella palla va accompagnata fino a che va fuori, invece ci fermiamo prima, non partiamo in tempo. E’ così, se ci piace così bisogna rizzarsi sui pedali e pedalare.
Aver vinto così nettamente col Napoli, magari la squadra non è matura ancora per gestire il livello di tensione?
Sì, può essere. Noi quando facciamo qualcosa di buono, subito prendiamo questa posizione comoda di essere un po’ faciloni. Pensiamo che la partita dopo è la conseguenza di quella precedente, senza impegnarsi a fondo come nel preparare la partita di prima perché era pericolosa sulla carta, perché accompagnata da discorsi di grande squadra che vai ad affrontare. Abbiamo retto bene fino al 3-1, non abbiamo sfruttato delle opportunità, non siamo stati cattivi perché il risultato sembrava acquisito. Stavolta ho fatto le sostituzioni giuste, do l’impressione di voler fare ancora la partita, alzo la squadra perché metto Dzeko per le palle inattive. Tornando indietro, se avessi potuto fare diversamente, avrei fatto la stessa cosa perché era quella giusta. Però abbiamo preso due gol in due minuti e ci siamo complicati la vita.
Il metro a cui ti riferisci è anche in avanti? L’Austria Vienna ha subito tanti gol, bisognava attaccare alti.
Lo abbiamo fatto secondo me, abbiamo pressato, anche se non sempre. A volte qualche metro te lo devi prendere, qualcuno non è al meglio della condizione. Si è visto, stiamo recuperando, abbiamo tanti infortunati. In casa contro un avversario così si può mantenere la pressione costante sui difensori per tutta la partita. Hanno giocato poco, hanno dato seguito ad alcun palloni, sono veloci lì davanti, l’azione la vogliono chiudere il prima possibile. Vanno forte, ma non l’avevamo subita molto. Poi abbiamo chiuso in ritardo a sinistra, la respinta è venuta nel mezzo, non c’era l’apporto del centrocampista. Nel terzo non siamo andati tutti insieme, uno basso e uno alto ed è rimasto questo corridoio e loro l’hanno sfruttato. Quella è la palla più pericolosa.
Sulle sostituzioni, il messaggio recepito dalla squadra è stato: El Shaarawy ci serve domenica e quindi dentro Salah; Florenzi va fatto rifiatare e la squadra l’ha presa come un segnale ‘è finita’. Infatti poi dopo il pareggio stava per fare subito il 4-3.
Ora è facile fare la critica, non sempre si ha ragione. El Shaarawy mi ha chiesto il cambio, io ne avrei fatto un altro. Florenzi anche me l’ha chiesto, me lo chiedeva da 5’. Iturbe a questo punto l’ho cambiato per mettere uno più difensivo che loro stavano spingendo e infatti il gol lo abbiamo preso lì. Metto uno come Radja forte in fase difensiva e la fa meglio di Iturbe, anche se lui ha fatto la sua partita. Quelle che lei ha commentato sono state sostituzioni obbligate. Io non sono fortunato e non voglio esserlo, con il culo si fa poca strada. Quello che avrei potuto fare era Strootman, però era rischioso, ho parlato con il medico e sul 3-1 perché rischiarlo? Se l’avessi messo c’era da parte mia il rammarico di aver dato un segnale più difensivo. Invece mettendo Dzeko potevamo appoggiarci su di lui, con Salah potevamo fare un altro gol e invece no.
Gerson mezzala fa fatica?
Allora se fa fatica i 10 metri più dietro che gli ho dato dovevano dargli beneficio e così è stato in alcuni casi. In altri casi è stato lento nella decisione, si è fatto attaccare. Deve crescere ma è un ragazzo, ha buone qualità, ha buon piede ma gli ci vuole spazio e deve crescere.
SPALLETTI A ROMA TV
Un ribaltone incredibile...
La partita l'abbiamo messa in sicurezza, l'abbiamo gestita e poi invece si è ribaltato tutto in pochi minuti. A volte succede nel calcio di fare un metro di meno perché pensi di essere tranquillo. E' un atteggiamento che non va mai fatto perché gli altri non hanno niente da perdere. Noi siamo indietreggiati e loro hanno colpito. Non bisogna concederlo mai quel metro. Mi dispiace per i calciatori che erano delusi ed a testa china negli spogliatoi
Avete dominato nella qualità e nel possesso palla, però poi in difesa...
Non sempre abbiamo pressato, però siamo rientrati bene eccetto qualche palla persa, dove loro sono maestri. Lanciano dietro al centrale e sfruttano la velocità degli attaccanti. L'attaccante centrale viene addosso e gli altri partono. L'hanno fatto bene, ma noi abbiamo coperto bene e fatto la nostra partita. Poi i gol nel finale. Come si dice: testa bassa e pedalare.
La squadra è sembrato slegata dopo i cambi...
Si può dire tutto e leggerla come uno vuole. Le prime 2 sostituzioni sono stato costretto a farlo perché me l'hanno chiesto. Poi ho messo Dzeko perché loro sono fisici e lui era utile nel recupero. Salah con i suoi strappi può sempre far male. Gli errori sono venuti da situazioni difensivi. Io rifarei tutte le scelte che ho fatto.
Come si fa a subire un gol dopo 30 secondi averne subìto un altro?
A me dispiace perché loro si sono allenati bene e anche ieri hanno fatto bene. Ci succede ogni tanto questo e l'attenzione può essere la causa. Bisogna scappare tutti insieme , poi il gol lo puoi pure prendere. Dobbiamo lavorare di più.
SPALLETTI IN CONFERENZA STAMPA
Dopo Napoli la Roma è rimasta indietro?
Ho detto di non fermarsi, e non lo abbiamo fatto. La prestazione l’abbiamo fatta. Ce la siamo presa comoda in un paio di situazione e l’abbiamo pagata a caro prezzo. La prestazione l’abbiamo fatta, eravamo stati bravi a incanalare bene la partita, abbiamo mancato il chiuderla definitivamente perché qualche possibilità c’era. Loro sono stati bravi, insistenti, caparbi, squadra che deve lottare per qualcosa che non gli ricapiterà più. Questa è la differenza.
Otto minuti finali dove la Roma lascia sempre qualcosa?
E’ vero, c’è stato sicuramente un calo di tensione e attenzione, perché la reputi già finita o perlomeno difficile per gli avversari. Stavamo anche giocando un buon calcio secondo me. E’ successo così e siccome abbiamo già pagato altre volte, probabilmente non riesco a farli essere determinati e cattivi fino alla fine. Non c’è che da lavorarci in base a quello che succede di volta in volta e tenere presente le ripetitività per creare un clima più carico di impegno sempre per avere più costanza e insistenza fino alla fine.
Con l'ingresso di Dzeko la Roma ha avuto un momento di confusione sulle posizioni? Non si capiva sul centrosinistra chi dovesse andare, se Totti o Nainggolan...
Se voi non lo capivate è un problema vostro, per i giocatori era semplice. 4-2-3-1: Radja al posto di Iturbe a sinistra, Totti trequartista, Dzeko prima punta, Salah a destra.
Non subito hanno assimilato questi cambiamenti.
Secondo me è stato facile, perché a destra stringevano forte e Iturbe doveva fare il raddoppio su Jesus. El Shaarawy e Florenzi mi hanno chiesto la sostituzione. La destra è la fascia che poteva darci più forza sulle palle inattive e Dzeko mi alzava la squadra. Era un buon momento per inserirlo, per scavallare quei dieci minuti. Quando poi il risultato è questo le scelte sono sempre sbagliate. Se si perde si è parti in cause. Però poi ce la siamo presa comoda nella chiusura a sinistra, nella scappata laterale. Io devo fargli fare meglio in allenamento: se ogni tanto si abbassa è colpa del clima che io determino nella gestione generale, dell’andazzo e nella mancata attenzione finchè non si esce dal cancello di Trigoria con le macchine. Potevo anche mettere Strootman negli ultimi dieci minuti ma non sta bene perché l’hanno massacrato in nazionale facendolo giocare senza allenamenti e lì di lui non gliene frega nulla. Se mettere Salah è un segnale di resa, porca miseria ci vuole fantasia. Io l’ho messo proprio per segnare ancora. Adesso sono partite difficili in trasferta, loro sono veloci e ti portano in fondo ed è difficili sempre ripartire da lì. Bisogna andare forte.
Iturbe e Gerson?
L'ho tolto perché ho messo altre punte fresche, a quel punto ho messo uno più difensivo dalla sua parte. Ha fatto la sua partita, è stato un cambio tattico ma ha fatto quello che doveva fare. Gerson ha fatto una buona partita, è stato intelligente: ogni volta che Paredes usciva con la palla sui si schiacciava davanti ai due centrali perché quella è una zona pericolosa che non permette la rottura della linea difensiva. Hanno coperto bene, ha giocato bene palla perché lo sa fare. Ha fatto una buona prestazione, ogni tanto si prende tutto il tempo a disposizione e gli altri hanno meno tempo per giocarla. un pochino in più di velocità non guasterebbe, ma questo lo deve imparare. Sono cose che bisogna concedergli perché è molto giovane.
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