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Spalletti: “Abbiamo fatto il nostro, ora tocca al Torino fare risultato”

Le parole del tecnico giallorosso al termine del match tra Roma e Chievo

Redazione

Al termine del match vinto dalla Roma per 3 a 0 sul Chievo, è intervenuto ai microfoni dei giornalisti il tecnico giallorosso, Luciano Spalletti.

SPALLETTI A SKY

C'è la sensazione che adesso questa squadra diverte e si diverte. La avverte anche lei?

Sì. Oggi abbiamo ritrovato un amico in più. E' il pubblico. Questo è quello che dovrebbe succedere sempre. La squadra ha fatto quello che doveva fare è quando è così viene tutto facile. E' stata una bella vittoria, tutti si sono divertiti. Questo dovrebbe succedere sempre.

Importante sarà non vendere i big?

L'essenziale è farsi trovare pronti. Noi abbiamo uno dei più bravi direttori sportivi di tutti come Walter Sabatini e dobbiamo essere pronti se dovesse succedere qualcosa di scomodo per noi. La qualità dei giocatori si può trovare, ma diventa difficile trattenere chi vuole andare via anche se io non vedo questo nello spogliatoio. La volontà è quella di rimanere alla Roma e io sono tranquillo sotto questo punto di vista.

Nainggolan è migliorato tantissimo: cosa è cambiato?

Ha facilità nel calciare in porta. Ora è più bravo a ritagliarsi quella posizione che non è del terzino né del centrale né del mediano. E crea fastidio. Questo lo aiuta. Quando randella verso la porta, è un randellare che fa male...

Il terzo gol: tutto palla a terra.

Ora lo facciamo abbastanza bene questo. Abbiamo deciso di appoggiarci a questo fraseggio. Quando hanno deciso di far così ora fanno delle belle giocate e sono loro che determinano. Ce l'hanno come qualità nel bagaglio.

Due grandi amici che si affrontano stasera: Ventura e Sarri.

E' chiaro che a me farebbe piacere che Ventura facesse il risultato. Poi la partita la giocano loro, noi abbiamo fatto ciò che dovevamo. La guarderemo ma poi che vinca il migliore perché è così che funziona nello sport.

Nainggolan: comparazione con Perrotta, nel ruolo di realizzatore? Funziona ancora nel nostro campionato?

E' molto simile. Anche Perrotta amava abbassarsi e poi inserirsi a fari spenti per buttarsi oltre la linea difensiva. Radja ha la stessa caratteristica. Poi fa parte delle qualità dei calciatori. Ora Radja sa mettersi di più in una via di mezzo, Perrotta andava più alle spalle del mediano. Non dai mai riferimenti all'avversario così. Aspettano sempre il segnale per dire 'mio' o 'tuo', ma ne tiene fermi due.

Ma 'il gatto maculato' da dove è venuto fuori?

L'ho cercato su internet: è un po' asciutto e poi svincola e non si riesce ad agguantare. Siamo l a guardare quale sarà la sua performance.

SPALLETTI A ROMA TV

Si fida del Torino stasera contro il Napoli?

Io mi fido dello sport in generale. Sono convinto che sarà difficile per il Napoli come è stato per noi. Hanno però tutte le carte in regola per vincere, ma se la dovranno giocare.

Anche in conferenza lei ha parlato di difficoltà della squadra, nonostante la vittoria.

Si, di questo non me ne capacito, perché quando c’è da fare il difficile cioè segnare due gol lo fanno. Il Chievo ha qualità individuale, sono forti, abbiamo penato e se non ci fosse stato Szczesny e non avessimo avuto fortuna sul palo, un paio di tiri dal limiti dove Ruediger e Manolas si sono buttati a corpo morto per evitare insidie, sarebbe stata una gara complicatissima. Mentre il complicato doveva essere andare sul 2.0, invece si ribaltano le cose e sotto l’aspetto del carattere, dell’esperienza e della forza di squadra dovremmo gestire diversamente.

Lei ha fatto i complimenti alla squadra, sottolineando che spesso non è stata riconosciuta l’impresa compiuta.

Non gli è stata mai riconosciuta l’impresa fatta, è fregato poco a tutti, si è parlato d’altro. Se si torna indietro, all’inizio c’era da dire che sarebbe stato un periodo difficile, per rimettere a posto tutto quell’assieme lì, vincere tutte quelle partite, sperare che gli altri non fossero bravi come noi, perché hai 5-6 punti davanti l’Inter, la Fiorentina a 4-5, vieni da quel calcio giocato. Diventa difficile rimanere tranquilli, tu fai il tuo, gli altri fanno il loro e rimani sempre lì. Noi non bisogna sbagliare niente, bisogna creare insidie agli altri, allenarsi sempre nella stessa maniera e con qualità sempre costante, così chi gioca meno deve farsi trovare pronto. Loro oggi avevano ridotto tutte queste cose a una sola partita, bisogna fargli tanti complimenti per il sentimento e la professionalità. Non sempre è facile trovare chi lo fa.

Avete recuperato tantissimi punti a Inter, Fiorentina e Napoli, segnato 43 gol in 16 partite. Detto ciò, stasera dove la vedete la partita?

Io mi associo al ringraziamento ai ragazzi, sono numeri forti. È un corpo massiccio. Per questo ti dico che finora s’è perso di vista qualcosa, perché per arrivarci la corsa è lunga e non c’è stata la gradualità corretta di informazione e ringraziamento. Ci sono città che hanno due squadre, alcuni sono di una e altri dell’altra. Qui evidentemente molti sono degli altri, quando si riportano le notizie. Qualche dubbio viene. Quei numeri è impossibile da farli, li rendi possibili di volta in volta. La deduzione per quanto mi riguarda è facile. Noi ci siamo allenati all’impossibile.

Al di là dei risultati, quanto orgoglio c’è nell’aver riportato entusiasmo a questa squadra.

Io ora sono tranquillo, quando sono tornato ho ricevuto duecento messaggi in cui tutti chiedevano di ridare dignità alla Roma, i nostri tifosi ci tenevano. C’era da lavorare duro, avere a che fare con una buona squadra. Si sono messi tutti a disposizione, il pubblico ha partecipato anche senza venire molto alle partite, ma in città li senti e li incontri. Oggi sono anche venuti, è stata una Roma bellissima e i tifosi lo meritano.

SPALLETTI IN CONFERENZA STAMPA

Partita condotta in maniera quasi perfetta, conclusa con quel meraviglioso assist di Totti sul gol di Pjanic

Primo tempo molto bene e siamo andati in vantaggio. Poi abbiamo perso troppi palloni per la ricerca di fare gol, con alcune dubbiose imbucate. Il caldo, e rincorrere gli avversari, si fa più fatica. Il Chievo è squadra esperta e costruita per salvarsi in maniera tranquilla e poi andare a rompere le scatole agli altri. Noi abbiamo concesso troppo e sono stati bravi Szczesny e Rudiger. E poi c’è stato il gol di Pjanic, perché ha fatto gol Miralem, anche se la giocata di Totti è stata bella.

Nainggolan è incedibile per lei?

E’ un giocatore forte, ha qualità, ma la cosa fondamentale che probabilmente non sapete, è che i giocatori della Roma vogliono rimanere tutti qui. Poi qualcuno per differenze, obblighi o volontà proprie può partire e bisogna essere bravi a rimpiazzarli con giocatori bravi. E noi abbiamo Sabatini che è il migliore in questo lavoro.

Confrontando le sue 19 partite con le altre dell’andata la Roma ha fatto benissimo. Si può fare meglio?

Diventa difficile, perché poi ci sono anche gli avversari. Noi abbiamo fatto il nostro dovere nel totale della disponibilità, della ricerca, nell’aiutare i compagni. Per giocare a calcio così bisogna allenarsi in un certo modo e per farlo bisogna allenarsi bene con la disponibilità anche di chi gioca meno. Come spesso è successo quelli che sono entrati dalla panchina hanno risolto le partite. Bisogna che tutti siano dentro. Si vede la cura dei particolari anche sulla barriera nel gol su punizione di Totti a Genova per come si sono sistemati Nainggolan e Dzeko.

Lei non si aspettava un risultato del genere…

La Roma ha fatto quello che doveva fare oggi. Questo risultato ottenuto nel girone di ritorno sembrava impossibile all’inizio. Sono stati bravi i giocatori a fare bene il loro mestiere e continuato a proporre quello fatto fin qui ed hanno messo la partita sui binari giusti. Ci sono stati solo dieci minuti in cui abbiamo rischiato, ed è qui che manca un po’ il carattere. Qui c’è da migliorare.

Quanto può pesare la volontà di un giocatore di restare rispetto alle logiche di mercato?

Se non vuole andare via rimane qui, lo trova il verso. Può dire di no. Poi ci sono dei parametri da tener presente, è chiaro. Oggi, dieci minuti prima della partita, ho detto a Strootman che oggi mi serviva in corsa e lui mi ha risposto ‘Non c’è problema mister!” ed h accettato. Ecco, questi ci vogliono. Chi vuole andar via deve andare via.

C’è la situazione dubbia su Szczesny. Lui sta in prestito, vuole restare ma la Roma ha preso un altro portiere…

C’è la società che sta facendo il suo lavoro. Digne vuole restare, Szczesny anche. E’ già un vantaggio. Aspettiamo il lavoro di Sabatini poi vediamo.