Negli ultimi giorni la pista per Matias Soulé si sta notevolmente scaldando e i giallorossi sono disposti anche ad incontrare le (alte) richieste della Juventus per portarlo nella Capitale. Non è un mistero che la Roma abbia bisogno di attaccanti, soprattutto di esterni veloci in grado di saltare l'uomo e creare superiorità nell'ultimo terzo di campo. Tutte caratteristiche chieste esplicitamente da Daniele De Rossi al termine della scorsa stagione, anche dopo l'eliminazione in semifinale di Europa League contro il Leverkusen, dove i tedeschi hanno messo in enorme difficoltà la difesa giallorossa per 180' e la differenza di velocità (e qualità) sugli esterni è stata a dir poco lampante.
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Soulé, l’esterno perfetto per De Rossi: ecco come giocherebbe nella Roma
Perché De Rossi vuole Soulé
—La vera domanda in realtà è: perché nessuno oltre a Roma e Leicester vuole Soulé? Matias è un 2003, con ancora ampi margini di miglioramento, che ha già dimostrato di poter essere un attaccante di primissimo livello. Ha chiuso la scorsa stagione di Serie A - la sua prima vera occasione dopo alcune sporadiche apparizioni con la Juventus - con 11 gol e 3 assist in 36 presenze. Numeri ottimi, ma non ancora da top player. Guardando le statistiche avanzate, invece, si comprende meglio che tipo di giocatore sia: nell'ultimo anno l'argentino è stato primo in Serie A sia per key passes (passaggi che portano al tiro di un compagno ma non contati come assist) che per dribbling riusciti (101), specialità in cui l'ex Frosinone ha fatto meglio di Kvara e Leao. Matias potrebbe essere davvero l'uomo perfetto per ciò che vuole proporre DDR nella metà campo offensiva. Il tecnico giallorosso è innamorato del ragazzo e non è difficile capire perché: osservando il grafico, Soulé ha statistiche offensive praticamente identiche a due fenomeni come Nico Williams (in giallo nel diagramma qui sotto) e Lamine Yamal (raffigurato in verde).
L'argentino (in blu) pecca solamente nella categoria assist (concretizzati dai compagni) e non è strano visto che i due spagnoli hanno condiviso il campo con compagni nettamente superiori. È primo, invece, per key passes (che non dipendono dalle qualità dei suoi colleghi). Numeri quasi da fantascienza, soprattutto se si pensa all'età e al contesto in cui ha giocato.
Come e dove giocherebbe alla Roma
—Soulé ha già parlato con De Rossi della possibilità di giocare anche a sinistra. Scelta dettata dalla necessità - in caso di arrivo nella Capitale, sempre più probabile visti gli indizi - di farlo convivere con Paulo Dybala. E' ben noto quanto all'argentino piaccia giocare a piede invertito (in un 4-2-3-1 o un 4-3-3) per mostrare tutta la qualità del suo mancino - come ha già fatto contro Torino e Milan - e Matias si "sacrificherebbe" giocando in una zona di campo che non ha quasi mai frequentato. Acquistarlo sarebbe una mossa importante e decisamente impegnativa - visto che la richiesta dei bianconeri non si schioda dai 35 milioni - ma porterebbe ulteriore qualità ad un reparto che ha bisogno esattamente delle sue caratteristiche.
Federico Liuti
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