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Sosta rigenerante, Garcia: “Squadra con entusiasmo e grinta” – VIDEO. De Rossi verso la presenza numero 350 in Serie A

"La sosta ha fatto bene, tutti i giocatori sono tornati con una freschezza mentale importante. Ho ritrovato un gruppo con molto entusiasmo, con voglia e grinta. Penso che la settimana di pausa abbia fatto bene più sul piano mentale che su quello...

Guendalina Galdi

"I giocatori danno tutto per la maglia: è questo il marchio di fabbrica della Roma". La Roma di Rudi Garcia così funziona e così torna ad immergersi nuovamente nel clima campionato abbandonato da oltre due settimane. Archiviate le festività natalizie e la sosta, che secondo Garcia "ha fatto bene a tutti i giocatori" che "sono tornati con una freschezza mentale importante", la Serie A per la Roma riparte da Udine. Rientrata da almeno un paio di giorni l'emergenza in attacco, il tecnico giallorosso nella lista dei convocati ha inserito tutti gli effettivi a disposizione compresi Totti, Destro e Yanga-Mbiwa: "Sono tutti al cento per cento - ha dichiarato durante l'odierna conferenza stampa pre-gara - e sarà possibile per loro dare una mano alla squadra per prendere i tre punti".

Saranno assenti, ma è noto da tempo, Gervinho e Keita impegnati rispettivamente con Costa d'Avorio e Mali per la Coppa d'Africa che avrà inizio tra meno di due settimane; Garcia non dispera per la mancanza dei due africani anche perchè "lo sappiamo dall'inizio della stagione che sarebbero partiti - ha affermato - ed ho la fortuna di avere una rosa ampia e dei giocatori forti a centrocampo e in attacco, per me non è un problema, sarà una possibilità per gli altri di mostrare loro bravura". Al loro posto saranno chiamati in causa altri elementi ed una delle prestazioni più attese è quella di Juan Manuel Iturbe, chiamato a dimostrare tutto il suo valore. "Forse il profilo di Iturbe è quello che si avvicina di più a quello di Gervinho" ha commentato Garcia che domani consegnerà all'argentino una maglia da titolare. In conferenza stampa è tornato poi ancora sui tre punti di distacco dalla Juventus: "Quando mi chiedono di quella gara rispondo sempre allo stesso modo. Ma la squadra è intelligente, come il suo allenatore guarda al presente e al futuro, non si fissa su un'unica partita", ha chiuso così l'argomento.

All'ordine del giorno anche il tema mercato, che ha avuto ufficialmente inizio oggi. Ma Garcia non vorrebbe nella sua squadra un attaccante da oltre venti gol a stagione, anzi: "Io preferisco avere dodici o più giocatori che possono segnare tutti in una squadra - ha confessato - come è successo l’hanno scorso e quest’anno, rispetto a un giocatore da venticinque gol che se viene perso a metà stagione, poi si perde la stagione intera. Io sono contento così, dei giocatori che ho. Non ho chiesto nessun cambio e così chiudo anche le risposte sul mercato".

Vincere ad Udine sarebbe sinonimo di aggancio alla Juventus (forse temporaneo) che sarà impegnata nel derby d'Italia contro l'Inter di Mancini alle 21. "Domani - ha ribadito fermamente Garcia - dobbiamo fare di tutto per prendere tre punti e se ci riusciremo allora guarderemo ai risultati degli altri, soprattutto davanti".

E sul derby, distante solo sei giorni, ha assicurato: "C'è solo una gara che conta ed è quella di domani, non farò calcoli sulle prossime partite".

DE ROSSI FA 350 - Ad Udine Daniele De Rossi collezionerà la sua trecentocinquantesima presenza in Serie A con la maglia giallorossa. Lontani ma non irraggiungibili Totti e Di Natale con le rispettive 572 e 403 presenze nel massimo campionato italiano. "Alla nostra età - ha affermato il capitano dell'Udinese parlando della sua carriera e di quella del numero 10 della Roma - se si ha la stessa voglia di vent’anni prima e si sta bene fisicamente è difficile pianificare l’addio al calcio con una tempistica definita. Si vive stagione per stagione. Per quanto mi riguarda, andrò avanti fino a quando al mattino mi alzerò con la voglia di allenarmi e avrò motivazioni”.

De Rossi dovrà comunque stare attento a non farsi ammonire domani nel lunch match del Friuli perchè è uno dei tre diffidati giallorossi (gli altri sono Florenzi e Nainggolan) che rischiano di saltare il derby con un giallo contro l'Udinese. "I diffidati - ha chiarito Garcia - sanno che devono giocare con fair play ma senza avere un atteggiamento differente dal solito, devono essere presenti nei contrasti".