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Sorrentino: “La parata con i piedi? E’ uscita la mia pazzia. La Roma può puntare allo scudetto”

Le parole del portiere gialloblu al termine del match con i giallorossi: "Tutta la mia famiglia da parte di mamma è sfegatata romanista. Lei dice sempre che se si taglia non esce il sangue rosso, ma giallorosso"

Redazione

Il pareggio di oggi ha un nome e un cognome stampato a caratteri cubitali: Stefano Sorrentino. Con almeno 3 parate decisive, ha salvato i suoi, costringendo la Roma al pareggio. Al termine del match ha parlato ai microfoni dei cronisti:

SORRENTINO A SKY

Quella con i piedi una parata da cartone animato.

C'era un tiro in diagonale, c'è stata una deviazione ma io ero sbilanciato da una parte e l'unica possibilità che avevo era fare una mezza rovesciata. E' uscita fuori la pazzia che è dentro di me.

C'è un aneddoto legato a tua mamma.

Tutta la mia famiglia da parte di mamma è sfegatata romanista e oggi è partita in treno per venire a vedere la partita. Oggi tifava per me, ma da piccolina andava allo stadio con tutta la famiglia. Dice sempre che se si taglia non esce il sangue rosso, ma giallorosso. Questo ti fa capire quanto sia tifosa.

Ci voleva una reazione.

Domenica scorsa non era il vero Chievo, questo la dice lunga su come abbiamo cambiato registro. Siamo stati più attenti e rognosi. Il Chievo deve essere questo, con l'Inter partita anomala ma è importante aver ritrovato il vero Chievo e speriamo di metterlo in campo più volte.

Doppio 0-0 con Napoli e Roma. Chi meritava di più e ti è piaciuto di più?

Con entrambe le squadre ci siamo difesi bene e abbiamo avuto poche occasioni davanti. Sono due grandissime squadre che si giocheranno il titolo fino alla fine. Se il Chievo è questo sarà complicato per parecchie squadre giocare come sanno.

SORRENTINO IN ZONA MISTA 

Hai fermato tu la Roma.

Non l'ho fatto da solo. Si gioca in 11 e oggi abbiamo fatto una partita di squadra. Non era facile perché avevamo davanti una grande squadra e venivamo da una brutta sconfitta a Milano la settimana scorsa. Era una partita complicata, abbiamo dimostrato che se il Chievo è questo possiamo toglierci tante soddisfazioni.

Più difficile la parata su Gerson o quella di piede?

Quella di piede è una parata da pazzo, ho tirato fuori tutta la pazzia che c'è in me e mi è andata bene. Quella su Gerson è stata una doppia parata e anche se ho 38-39 anni non ho paura di mettere anche la faccia. Abbiamo fatto bene, è stata la partita perfetta, io sono contento e da domani penserò al Crotone.

Ci racconti di Schick in campo? Come l'hai visto?

Bene, è un attaccante pericoloso perché comunque è sempre dappertutto. Anche quando ha fatto il colpo di tacco non sapevo da dove fosse uscito, me lo sono ritrovato davanti. E' un grandissimo attaccante. Chiaramente la prima partita da titolare non è semplice. Però è sicuramente un giocatore che fa comodo alla Roma.

La Roma può competere per lo scudetto?

Sicuramente, sta lì ed è giusto che ci provi fino alla fine. Ha passato il girone di Champions ed ha grandissimi giocatori e un grande allenatore. Deve continuare a lottare perché sarà una lotta tra 3-4 squadre e tra di queste c'è anche la Roma.