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Soleri: “Sto vivendo un sogno, da Totti puoi imparare tanto. Dzeko attaccante completo”

"Se quando giocavo al Futbolclub qualcuno mi avesse detto che avrei giocato alla Roma, lo avrei preso per matto" ha aggiunto il giovane attaccante

Redazione

Edoardo Soleri è uno dei giovani talenti della Primavera di AlbertoDe Rossi che sta partecipando al ritiro di Pinzolo, sotto l'occhio vigile di Luciano Spalletti. L'attaccante, classe 1997, viene da un'annata positiva, nella quale ha segnato 14 gol nelle 30 presenze stagionali. Il tecnico di Certaldo ha deciso anche di schierarlo contro il Bate Borisov in Champions League, anche se per solo un minuto. Un esordio che, comunque, ha esaltato il giovane, non abituato a palcoscenici così importanti. Con il compagno di squadra Crisanto, Soleri ha parlato ai microfoni dei cronisti dei siti online presenti al ritiro in Trentino, tra cui quello di Forzaroma.info:

"Totti? Per me è il primo ritiro, sto vivendo un sogno e sto cercando di godermelo. E' il 25esimo ritiro di Totti e da lui puoi imparare quando parla e quando gioca e da lui puoi sempre rubare qualcosa con gli occhi".

"La Youth League? E' un bel torneo, ti confronti sempre con realtà diverse da quelle del campionato. Ti aiuta a crescere e a misurarti con ragazzi più bravi. La Roma è sempre stata la mia squadra del cuore e quindi portare questa maglia è un vanto. Le emozioni nei momenti difficili le gestisci facendoti forza, poi essendo un gioco di squadra non sei mai solo".

"Ci sono giocatori giovani forti, forse in Italia non li fanno giocare molto rispetto ad Inghilterra ed altri campionati perché lì se uno merita gioca. In Italia anche se uno merita di giocare tendono a far giocare sempre quelli con esperienza".

"Dzeko? E' un attaccante completo, strutturato, alto quasi come me. Mi piace molto, l’ho sempre seguito sia prima che arrivasse che dopo, cerco di rubare da lui il più possibile. Gerson? Ci ho parlato, è un ragazzo molto forte, sicuramente quando si ambienterà bene ci darà una mano".

"Ho iniziato a giocare in Brasile da piccolo, in Italia ho iniziato a giocare a calcio a livelli più alti. Mi è rimasto poco del Brasile, non penso di aver imparato molto come qui in Italia. Domani l’Under 20 gioca contro il Portogallo e gli auguro di vincere e passare il turno. L’infortunio ha inciso sulla convocazione ed ho parlato con il mister. La competizione? Quando sei in una squadra è normale avere giocatori di diversi paesi, la competizione ti stimola sempre più a migliorare".

"Il mister chiede sempre di cercare dei tagli, non so se sono migliorato perché ci vuole del tempo. Sicuramente, però, ho appreso cose nuove. Se quando giocavo al Futbolclub qualcuno mi avesse detto che avrei giocato alla Roma, lo avrei preso per matto. Fa parte della vita, è stato un sogno l’esordio e venire alla Roma".