“Chi non muore si rivede” recita un noto proverbio. E forse sarà l’esclamazione che oggi Smalling rivolgerà a Ibrahimovic o magari viceversa. Il tempo è sembrato tanto lungo quanto una vita intera, da quando i due calpestavano insieme la stessa erba di Old Trafford con Mourinho in panchina. Era tempo di vincere insieme. Poi le strade si sono divise, con Zlatan che nel marzo 2018 ha scelto di conquistare l’America e Chris che invece è rimasto allo Utd fino al primo passaggio alla Roma, da prestito oneroso il 30 agosto 2019. Lo svedese, dopo aver fatto stropicciare gli occhi ai Galaxy, ha scelto di tornare in Europa per vestire ancora rossonero (dicembre 2019). Smalling, terminato il periodo di prestito sotto la guida di Fonseca ha fatto ritorno tra i Red Evils ma la Roma voleva riabbracciarlo e il 5 ottobre successivo è diventato definitivamente giallorosso. Il centrale inglese lo scorso anno ha faticato a dare continuità, visti i numerosi acciacchi. Ibrahimovic invece ha lasciato tutti a bocca aperta per la straordinaria vena realizzativa, giocando alla soglia dei 40 anni. Smalling, classe ’89, il primo Roma-Milan lo giocò il 27 ottobre 2019, ed era anche l’ultima volta che i giallorossi hanno trionfato sui rossoneri. Segnarono Dzeko e Zaniolo dopo che in mezzo c’era stato il pareggio di Theo Hernandez. Nella gara di ritorno ecco che i due avrebbero potuto sfidarsi. Il difensore c’era, ma lo svedese no a causa di una lesione muscolare al polpaccio. Il Milan vinse 2-0 in un San Siro a porte chiuse a causa della pandemia. Il successivo incontro si disputò nell’ottobre 2020 e finì 3-3: Ibra rispondeva presente all’appuntamento e al minuto 2 pure al tabellino dei marcatori. Smalling invece osservava il suo ex compagno di squadra da casa perché vittima di un trauma distorsivo. Cedette il posto a Kumbulla che andò pure in gol. Il 28 febbraio 2021, una Roma in crisi fu costretta ad arginare il colosso svedese con Fazio e Cristante. Il ragazzo di Greenwich pure in quell’occasione era indisponibile: infortunio al bicipite femorale. Veretout neutralizzò il vantaggio di Kessie dal dischetto, poi Rebic sigillò il punteggio sul 2-1. Il resto è storia recente, con Ibra che segna su punizione e zittisce un Olimpico tornato a cantare. E Smalling? Sempre alle prese con i problemi fisici, alla coscia destra. Stasera niente scuse, molto dipenderà da questo duello e sarà finalmente il primo.
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Smalling vs Ibra: il gigante vegano per mettere a dieta l’incubo svedese
I due non si sono mai affrontati da quando sono in Italia. Questa sera fino alle 18.30 sorrisi, poi sarà scontro fra titani
Roma with and without Chris
Smalling è una sicurezza. L’uomo a cui basterebbe rivolgere uno sguardo per capire cosa bisogna fare e cosa bisogna non fare. Con lui titolare la Roma ha vinto 7 gare su 10, restando a reti inviolate ben 5 volte. Significativo anche il dato legato alle reti subite: 6 in 8 partite, senza di lui invece i gol presi sono stati 16 in 8 gare. Il vero problema sono gli infortuni. Gli ultimi due anni di calvario rappresentano una zavorra della quale bisogna immediatamente disfarsene. A Bergamo il difensore ha fatto pure la differenza in fase realizzativa. L’altra rete l’aveva segnata contro lo Spezia ed era servita sempre per raggiungere i 3 punti. La continuità del centrale inglese è troppo importante per questa squadra, perché c’è una Roma con Smalling e una Roma senza Smalling. Quasi 900 minuti totali in stagione. Poco per uno così decisivo. Stasera alle 18.30 sarà nuovamente al centro della difesa e i suoi 194 cm sfideranno i 195 di Ibra, che quando vede la Roma si esalta. Tredici volte lo svedese ha trafitto i giallorossi. A Smalling l’arduo compito di far digiunare il centravanti di Pioli. Finalmente potranno sfidarsi. La marcatura asfissiante e quasi vecchio stampo del difensore, contro la tecnica e l’eleganza dell’attaccante. In palio ci sono 3 punti che di certo non sanciranno il destino delle due compagini, ma che sicuramente possono mettere il nuovo anno sulla retta via. Pioli e Mourinho distano 10 lunghezze in classifica. Può sembrare tanto ma anche poco se si considera che il Napoli in poche settimane è scivolato dal primo al terzo posto. Con Smalling in condizione la Roma può fare un girone di ritorno di livello a cominciare da stasera. Il banco di prova è la seconda della classe e un centravanti che, seppur a carta d’identità sbiadita, resta uno dei più pericolosi del campionato.
Gianluigi Pugliese
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