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Smalling, il paziente inglese della Roma: 18 assenze e il ritorno in campo è un’incognita

LaPresse

Il difensore non giocherà domani contro l'Ajax, il rientro in campo non è assicurato nemmeno per le eventuali semifinali di Europa League. L'infortunio lo ha tenuto fuori per gran parte del campionato

Francesco Balzani

C’era un tempo, molto recente, in cui sembrava che la Roma non si potesse giocare senza ChrisSmalling. Un pensiero legittimo vista l’ottima stagione che tutti i tifosi e non avevano ancora negli occhi. C’è un tempo, quello attuale, in cui si gioca senza Smalling praticamente sempre. Lo dicono i numeri: 10 presenze da titolare in campionato e 961 minuti disputati a cui si sommano i 130 in Europa League. A conti fatti 1091’ che sono meno della metà di Ibanez. Chris Smalling non ci sarà nemmeno domani giovedì 15 marzo contro l'Ajax (ore 21), ma il suo rientro in campo con la Roma non è scontato neppure nelle eventuali semifinali di Europa League che probabilmente saranno proprio contro il Manchester United. Ex squadra dell’inglese. Anche ieri il difensore ha svolto lavoro differenziato e non si possono prevedere tempi per il suo rientro: l’ultima apparizione risale alla gara con il Genoa del 7 marzo, cioè quasi 40 giorni fa. Almomento non è previsto o prevedibile un rientro in gruppo. E non è che prima le cose siano andate molto meglio. L’infortunio muscolare alla coscia sinistra è la conseguenza di un problema al ginocchio che nei giorni scorsi lo ha portato in Spagna per un consulto dal professor Cugat, specialista nella cura con i fattori di crescita. Il problema non è stato ancora risolto e il timore è che il suo stop possa protrarsi fino a fine stagione o che comunque possa essere a singhiozzo come è stato finora.

Smalling: il rientro in campo

Un brutto colpo per Paulo Fonseca che tanto si era speso per lui nella finestra estivo-autunnale. Così Fonseca ne ha chiesto in tutti i modi il “riscatto” che in realtà era un acquisto definitivo visto che il prestito era finito da tempo. Lo sa bene Paulo che non lo ha potuto avere nell’ottavo di finale di Europa League contro il Siviglia. Il rendimento altissimo condito da gol e presenze costanti (è sceso in campo 31 volte su 38) avevano convinto tutti. D’altronde mai un difensore britannico aveva avuto un impatto così positivo in serie A. E lo stesso Smalling si era innamorato della città e ha fatto pressing per tornare insieme alla moglie Sam Cook (salite alle cronache quest’anno per le sue posizioni no mask). Chris arrivò nell'ultima ora dell'ultimo giorno del calciomercato dopo un lunghissimo ed estenuante tira e molla tra Roma e Manchester United. Il club inglese, dopo averlo prestato la scorsa stagione ai giallorossi, non era incline a nessuna forma di sconto rispetto ai 20 milioni richiesti. Poi, anche col pressing del difensore, si è raggiunto l'accordo a 15 milioni proprio sul gon. Il suo arrivo a Ciampino fu celebrato dai tifosi, le sue partite a carte coi procuratori a Viale Europa sono diventate un cult.

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Smalling: calciomercato e numeri

Nel corso della stagione il 31enne Smalling però ha spesso alzato bandiera bianca.

Come mai aveva fatto in carriera. Fin qui, infatti, sono 18 le partite saltate per infortunio a cui si aggiunge quella certa di domani sera con l’Ajax. Peggio aveva fatto solo nel 2016-2017 quando erano state 21, ma visto che manca un mese abbondante alla fine della stagione purtroppo anche quel record è destinato a essere superato. Un’assenza che la difesa ha pagato non poco. Nelle 10 partite di serie A in cui il gigante vegano ha giocato da titolare sono arrivate 7 vittorie, 1 pareggio e 2 sconfitte. Quando invece è mancato per via degli infortuni il dato è crollato: 5 sconfitte, 4 pareggi e 4 vittorie. Partite in cui spesso Cristante ha dovuto prendere il suo posto al centro della difesa visto che pure Kumbulla ha avuto qualche problema fisico. Ibanez e Mancini hanno provato a coprire la falla ma non è bastato. La Roma ha subito 44 gol in campionato, peggio tra le prime dieci in classifica ha fatto solo il Sassuolo con 48. In fin dei conti Fonseca aveva ragione: senza Smalling sarebbe stata un’altra difesa. E purtroppo lo è stata. Il paradosso è che proprio il tecnico che lo ha tanto voluto a Roma potrebbe salutarlo a maggio per andare altrove. Magari, però, con una Europa League in più in bacheca.