(Ansa) - Prima dell'allenamento, lontano da occhi indiscreti, una mezz'ora di faccia a faccia. Per alcuni, il colloquio chiarificatore tra Francesco Totti e il direttore sportivo della Roma, Walter Sabatini, sarebbe andato in scena seguendo questo copione. Da quanto trapela da Trigoria, invece, i due non si sarebbero ancora parlati
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Slitta il colloquio tra Totti e Sabatini
(Ansa) – Prima dell’allenamento, lontano da occhi indiscreti, una mezz’ora di faccia a faccia. Per alcuni, il colloquio chiarificatore tra Francesco Totti e il direttore sportivo della Roma, Walter Sabatini, sarebbe andato in...
e non avrebbero quindi avuto modo di confrontarsi sulla conferenza stampa di Sabatini della scorsa settimana, in cui il ds aveva preso di petto la «triangolazione Totti-Baldini-Luis Enrique». «Questa situazione sta uccidendo la Roma» aveva spiegato il dirigente chiedendo a Totti di ripensare il suo ruolo nella squadra, di aiutare il tecnico spagnolo a scegliere chi mandare in campo in totale serenità.
Quella di Sabatini, in sostanza, era una richiesta di aiuto per permettere al nuovo progetto tecnico di partire col piede giusto e non col freno a mano tirato a causa di una conflittualità interna al club nociva sia all'immagine del capitano sia all'intero ambiente romanista. In attesa del faccia a faccia con Baldini, quello sì necessario per mettere ordine al caos scaturito da una intervista del futuro direttore generale (in cui aveva definito 'pigrò il numero 10), Totti è comunque sceso in campo a Trigoria col resto dei compagni e si è messo agli ordini di Luis Enrique per il primo allenamento settimanale in vista dell'esordio di campionato in programma domenica allo stadio Olimpico col Cagliari.
Il numero 10, sereno e di ottimo umore, ha svolto l'intera seduta di lavoro intrattenendosi col tecnico asturiano: solo pochi minuti, ma comunque importanti per confrontarsi e continuare a costruire un rapporto fondamentale per il presente e futuro della Roma. D'altronde, a sottolineare il peso di Totti negli equilibri del gruppo, è stato anche uno degli ultimi arrivati, ovvero Fernando Gago: «La sua presenza è molto importante, dentro e fuori dal campo. È importante per quello che ha vinto, per quello che rappresenta e per il suo carisma - le parole del centrocampista argentino che vestirà la maglia numero 19 - Un giocatore della sua qualità è sempre meglio averlo nella propria squadra, averlo in allenamento, vedere come si allena. È un esempio da seguire per tutti, in particolare per i giovani e per chi come me è arrivato da un altro paese in una nuova squadra». Complimenti, poi, sono arrivati anche a Luis Enrique da parte dell'attaccante Bojan Krkic. «È un allenatore chiave per me, sta imprimendo una personalità alla squadra - ha dichiarato all'emittente iberica 'Catalunya Radiò - e sta cambiando le idee degli italiani, che non sono abituati alla mentalità vincente che c'è a Barcellona. Sta facendo un grande lavoro ma ha ancora molto da fare perchè abbiamo appena cominciato»
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