(repubblica.it - M. Pinci) - Un altro passo verso la cessione. L'Antitrust si è pronunciato oggi a favore dell'accordo di acquisto della Roma da Roma 2000, da parte di Neep Roma Holding, società partecipata da DiBenedetto e soci e Unicredit.
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Sì dell'Antitrust, altro passo verso la cessione
(repubblica.it – M. Pinci) – Un altro passo verso la cessione. L’Antitrust si è pronunciato oggi a favore dell’accordo di acquisto della Roma da Roma 2000, da parte di Neep Roma Holding, società partecipata da DiBenedetto...
L'Autorità garante per la concorrenza e il mercato, ha emesso un comunicato, in cui spiega: come l'operazione riguardi anche il passaggio di Brand Management, che opera nel campo del merchandising, delle sponsorizzazioni e della pubblicità, e di Asr Real Estate, che gestisce il complesso di Trigoria. VIA LIBERA DELL'ANTITRUST - Oggi la riunione del collegio che ha dato così il via libera all'operazione di acquisto: tra le spiegazioni fornite, l'Authority specifica come l'operazione non comporti la costituzione o il rafforzamento di una posizione dominante tale da eliminare o ridurre in modo sostanziale e durevole la concorrenza. Nè Unicredit, quindi, né tantomeno i soci statunitensi sono presenti sui mercati che coinvolgono la gestione di un club di calcio: diritti tv, vendita di biglietti, mercato giocatori, sponsorizzazioni e mercahndising. L'assemblea dei soci, a questo punto, non potrà essere convocata prima dei 30 giorni previsti dai termini di legge. All'assemblea, il compito di nominare il nuovo cda dopo la dimissione di quello attuale, e di scegliere il presidente della nuova Roma: per sedere al vertice di Trigoria, quindi, il numero uno designato Tom DiBenedetto dovrà attendere almeno fino alla fine di giugno. SABATINI A TRIGORIA - Intanto, però, le operazioni sono già iniziate: appuntamento alla prossima settimana. Per la scelta del tecnico, rimandata a dopo la finale di Champions. Anche perché soltanto da domani sarà possibile registrare schiarite sulle sorti a breve termine: Sabatini è segnalato di rientro (ma al riguardo ancora non ci sono certezze) dall'Argentina: una volta a Roma, è atteso a Trigoria - anche se gli attuali vertici del club non hanno ricevuto comunicazioni al riguardo - per iniziare a stringere i primissimi contatti con la squadra, conoscere i giocatori, e, soprattutto, iniziare a sbrigliare le situazioni meno semplici. Inevitabile che, al primo punto dell'agenda, compaia il nome di Daniele De Rossi. Nei giorni scorsi Daniele, a qualche compagno preoccupato di non trovarlo ancora a Trigoria la prossima stagione, ha confidato che la sua intenzione è quella di restare dove è cresciuto, con l'unica maglia indossata. Volontà che corrisponde a quella dei futuri dirigenti della Roma. Se Daniele lo confermerà incontrando abatini, si darà inizio alle trattative per il rinnovo del contratto in scadenza nel 2012. Inutile ricordare quale sia l'alternativa. IL MARSIGLIA: "VOCI FALSE SU DESCHAMPS" - Sul fronte allenatori, invece, l'ultimo colpo di coda arriva dalla Francia. Oggi il tecnico del Marsiglia Didier Deschamps, finito al centro dell'attenzione come possibile (probabile?) nuovo tecnico romanista, ha incontrato il presidente del club francese, Dassier. Un pranzo a cui ha fatto seguito una durissima presa di posizione del numero uno dell'Olimpique: "Le voci che arrivano dall'Italia sono false. Ho pranzato con Didier e quando gliele ho riferite è letteralmente caduto dalle nuvole. Io ho già detto quello che dovevo dire, ma non posso impedire che circolino indiscrezioni incontrollate e non veritiere", la precisazione. A cui segue avvertimento per il futuro: "Da oggi in poi non commenterò più le notizie di mercato sui nostri calciatori e sul nostro allenatore. Il giorno che ci arriverà una proposta concreta per Deschamps, sempre che debba succedere, ne parlerò". Al presidente, però, si potrebbe obiettare come basti pagare la clausola di 3 milioni per strappare il tecnico al suo presente. Magari, per regalargli un futuro diverso.
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