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Mourinho: “In difesa poche opzioni, a gennaio spero che saremo di più. Campo orribile”

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Le parole del mister: "Chi gioca dovrà dare tutto, il pareggio non mi dice nulla, se non saremo qualificati domani ci qualificheremo a Roma"
Redazione

La conferenza stampa di José Mourinho alla vigilia di Servette-Roma che si giocherà domani 30 novembre alle ore 21. La Roma è atterrata a in Svizzera ed è arrivata allo Stade de Genève dove domani affronterà il Servette nel penultimo impegno del girone di Europa League. I giallorossi cercano una vittoria, magari con tanti gol, nel tentativo di riprendersi il primo posto dello Slavia Praga.

LA CONFERENZA STAMPA DI MOURINHO 

“La cosa migliore per il Servette sarebbe mettere la seconda squadra domani e concentrarsi per la partita di domenica. Noi chiaramente abbiamo l’idea di trovare il primo posto segnando qualche gol perché c’è la voglia di arrivare primi. Lo so che il Servette in casa parte forte durante i primi minuti dunque speriamo che il Servette abbia la testa al campionato perché il terzo posto dovrebbe averlo ma in casa è una squadra da prendere in considerazione”.

Per chi ha giocato di meno domani sarà una prova importante? “Domani non pensiamo ai gol ma solo a vincere. La partita è difficile da vincere e non pensiamo ai gol. Se vinciamo e vince anche lo Slavia arriveremo all’ultima partita a vedere la differenza reti e potremmo rischiare a casa nostra con  lo Sheriff che sarà fuori anche per andare in Conference. Per questo è importante vincere domani e vogliamo vincere. Ho avuto purtroppo qualche esperienza  di cambi nei quali dei giocatori non mi hanno dato le risposte che mi aspettavo. Kumbulla e Abraham non li penso ora come giocatori, al di là di loro due la difficoltà è dietro. Senza Smalling non abbiamo opzioni. Nelle altre posizioni dobbiamo fidarci degli altri, abbiamo avuto una discussione e tutti sanno di essere importanti. Abbiamo due trasferte, arriveremo a Roma sabato e andremo a Sassuolo. Abbiamo bisogno di tutti e farò dei cambi e mi aspetto una risposta positiva. Mi aspetto una risposta positiva anche da chi non è abituato a stare in panchina e di avere il senso della responsabilità di entrare e fare bene. Dobbiamo fare tre punti, il pareggio non serve a niente. Dobbiamo rischiare tutto per vincere la partita”.

Ci sono tre giocatori che vanno gestiti. Come gestirà Dybala, Sanches e Dybala? “Non giocheranno insieme, devo fare gestione e la partita di domenica è molto importante e devo fare questa gestione. La gestione di Renato è ovvia  perché ha questa storia, Lorenzo ha fatto un’ora dopo tanto tempo e Paulo è arrivato dall’Argentina che non è facile e ha giocato 88 minuti. Devo fare gestione, Bove deve fare 90 minuti e fare la doppia maratona e anche altri. Dobbiamo avere la forza psicologica più che altro. Chi gioca dovrà dare tutto, il pareggio non mi dice nulla, se non saremo qualificati domani ci qualificheremo a Roma. Non penso che perderemo ma dobbiamo rischiare tutto per vincere ma dobbiamo anche pensare ai giocatori che hai nominato. Tutti e tre insieme no”.

Come sta Mancini. La partita di Praga è da non ripetere? “La partita di Praga è inaccettabile, il risultato è stato buono ma al di là del risultato, che a volte capita un risultato negativo anche se non lo meriti, in quella partita ero in tribuna ed è stata dura. Non c'era atteggiamento e concentrazione, sappiamo che il derby ha un peso emozionale diverso ed è anche "colpa vostra" perché ne avete parlato da lunedì quando il giovedì c'era una partita da giocare e la gente si è sentita mangiata dalla responsabilità del derby ma è stata una partita orribile e inaccettabile, ne abbiamo parlato oggi. Ma è passata, domani è un'altra partita ed è difficile, il campo è un disastro e gli agronomi sono in vacanza da tre settimane. Mancini? Non ne abbiamo un altro. Se domani mi dice che non sarà possibile, non sarà possibile ma se mi dice che sarà possibile dovrà giocare perché non abbiamo altro, solo quei tre. Aspettiamo Smalling, Kumbulla, e purtroppo Kristensen che ci avrebbe potuto dare una mano non c'è. Lo sappiamo e andiamo avanti. Speriamo che dopo gennaio Kumbulla torna, Smalling torna e magari l direttore riesce a fare un miracolo di gestione e magari Kristensen e Azmoun possono entrare in lista Uefa. Più siamo, meglio sarà per la fase decisiva dopo gennaio".

MOURINHO A SKY SPORT

Il gol del 2-1, il bello del calcio con tocchi di qualità: cosa si deve fare per vedere con più continuità quel tipo di azione? "Non sono un top nelle statistiche e queste cose, ma mi hanno detto che la Roma è la squadra di Serie A con più gol segnati con più di 10 passaggi dalla fase di costruzione. Magari la gente è un po' distratta e non si concentra su cosa facciamo noi. Quel gol è particolarmente bello, stiamo parlando di Azmoun, Lukaku e Dybala che possono perfettamente farlo. Continuo a dire che mi dispiace profondamente che Azmoun non possa giocare in Europa League perché sarebbe anche uno spazio per la sua evoluzione: avrebbe più minuti e potrebbe imparare a giocare in quella posizione di terzo attaccante, e non di secondo attaccante, che deve avere anche compiti in fase difensiva in modo molto specifico. Ho detto dopo la partita che ero super contento della gente che ho a disposizione in panchina, perché la squadra quando è quasi completa mi dà opzioni di lavorare in modo diverso. Ma la verità è che dall'inizio della stagione di settembre, e non di agosto, siamo migliorati tanto in fase di costruzione e nel modo di controllare la partita per avere la palla, e non controllata perché abbiamo fatto una partita straordinaria a livello difensivo, contro la Lazio e l'Udinese la nostra squadra con i limiti sta migliorando abbastanza".

Domani penserà solo al risultato o anche alla differenza reti con lo Slavia? Questo condizionerà le sue scelte? "Abbiamo bisogno dei tre punti. Le partite fuori casa sono sempre difficili e lo stadio sarà pieno, il terreno è orribile e sarà sicuramente difficile. Il Servette sta bene tatticamente e psicologicamente, non ha perso nessuna partita dopo la sconfitta di Roma. Sarà difficile, l'obiettivo è vincere: se vinciamo questa, all'ultima giornata ci giochiamo tutto".

Nella sua testa c'è una gerarchia di importanza tra campionato, Champions o Europa League? "Sono cresciuto nel tipo di squadra per cui è impossibile, per non dire inaccettabile, fare una scelta. In squadre come Inter, Real Madrid e Chelsea non puoi pensare che qualcosa sia più importante. Non sono stato educato così e non mi piace educare i miei club e i miei giocatori così. Se arriviamo alla parte finale della stagione e abbiamo la necessità assoluta di fare una scelta, la faremo. In questo momento non riesco a farla. Mancano ancora 8 partite alla fine dell'anno solare, questa è una partita dura e poi c'è il Sassuolo due giorni dopo. Non possiamo viaggiare domani e torniamo venerdì, poi partiamo sabato per affrontare il Sassuolo che si prepara da tutta la settimana. Poi entriamo in una dinamica di positività, una settimana dopo giochiamo con la Fiorentina, poi ci sono Sheriff e Bologna: non vedo un dramma. Ma in questi tre giorni è dura".

Possiamo vedere Dybala-Lukaku insieme dal 1' domani? "Sì, è possibile".

L'ultima volta l'ho vista 20 anni fa. Ma c'è uno stadio in Europa dove lei non è mai stato? "Non mi fate ricordare queste cose di 20 anni fa, a Montecarlo... (in riferimento a Costacurta e sorride, ndr). Non lo so, magari in 150 partite di Champions, magari 50-70 tra Europa e Conference League ci sono pochi stadi dove non ho mai giocato. Ci devo pensare, buona domanda"

 

https://soundcloud.com/forzaroma/live-la-conferenza-stampa-di-jose-mourinho-e-diego-llorente-alla-vigilia-di-servette-roma?si=bd15f51b82f94a8793258561329cc799&utm_source=clipboard&utm_medium=text&utm_campaign=social_sharing

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