(di Daniele Scasseddu) – Archiviata finalmente una delle stagioni più amare degli ultimi 15 anni, la Roma sta per assaporare le pietanze che la cordata americana servirà sulla tavola ( e c’è da scommettersi “imbandita”) giallorossa.
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Serve pazienza,ma già si inizia a respirare aria nuova
(di Daniele Scasseddu) – Archiviata finalmente una delle stagioni più amare degli ultimi 15 anni, la Roma sta per assaporare le pietanze che la cordata americana servirà sulla tavola ( e c’è da scommettersi “imbandita”) giallorossa.
L’antipasto si è già consumato negli ultimi giorni della scorsa settimana con l’arrivo, sul suo jet privato, di James Pallotta, membro di spicco della cordata statunitense. Negli ultimi anni, a causa di passivi di bilancio e debiti pregressi non indifferenti l’ AsRoma non era più in grado di investire sul mercato e questa situazione aveva portato la società in uno stato prefallimentare; con l’avvento della nuova proprietà, anche e, soprattutto da questo punto di vista si inizierà a respirare aria nuova: non si sanno precisamente le cifre, in quanto nessuno dello staff americano le ha mai apertamente dette, ma di sicuro si può dire che ci saranno importanti investimenti mirati a rendere la squadra squadra competitiva sui più importanti palcoscenici nazionali ed internazionali.
TOTO-ALLENATORE – La questione che in questi giorni sta tenendo in trepida attesa i tifosi giallorossi è quella che riguarda la scelta del prossimo allenatore. Ormai dei nomi fatti come papabili se ne è perso il conto. Mettiamo ordine in questa vicenda. In primis possiamo affermare, anche se ancora non vi è stato l’annuncio ufficiale, che il prossimo allenatore della Roma difficilmente sarà Vincenzo Montella. L’Aeroplanino continuerà a fare l’allenatore, probabilmente ancora in serie A. Le offerte non gli mancano. Lo hanno cercato Catania, Chievo, Siena e Samp. Ha dimostrato di poter essere pronto per allenare in serie A. Se lascerà la Roma, Montella prenderà i soldi per la prossima stagione. Si tratta di 1,1 milioni lordi, l’ultima tranche da calciatore che aveva spalmato in tre anni da allenatore. Doveva farli al settore giovanile, ma ha fatto solo un anno e mezzo. Entro il 31 maggio la società dovrà comunicargli la sua decisione. Venendo invece ai candidati "più caldi" a sedersi sulla panchina giallorossa, ogni giorno un nome diverso viene “lanciato” in pole position: Pioli, Bielsa, Garcià, Deschamps, Delio Rossi passando per Ventura finendo ai tre nomi che stuzzicano maggiormente la fantasia giallorossa,ossia, Ancelotti, Villas Boas e Guardiola.
Se le “piste” Garcià e Bielsa sembrano raffreddarsi, Pioli continua a parlare di Roma e del suo incontro con Sabatini. "Sapete tutti cosa è successo, mi sono incontrato con Sabatini, ci riaggiorneremo e se ci saranno sviluppi non esiterò a parlare. Ora, però, bisogna anche ricordare che sono sotto contratto con il Chievo e intendo portare rispetto alla mia società di appartenenza. Se mi sento pronto per una piazza come quella di Roma? Direi proprio di sì - continua Pioli - altrimenti non sarei andato a parlare con chi sta costruendo il futuro della squadra…. So benissimo di non essere l’unico allenatore contattato, è normale. So che c’è una lista di nomi prestigiosi, autorevoli e mi gratifica essere nella lista dei ‘papabili’. Poi vedremo come andrà a finire. Certo, è anche vero che se ad un allenatore non viene data la possibilità di esprimersi, è difficile valutarne la caratura”. Il nome dell’ormai ex tecnico clivense non farebbe però scatenare l’entusiasmo dei tifosi giallorossi. A dispetto delle tanti voci di giornata che avrebbero voluto il “si”di Deschamps ad accettare la panchina giallorossa,dalla Francia rimbalza una secca smentita al riguardo. Per Jean-Claude Dassier, presidente dell'Olympique Marsiglia, le notizie diffuse in Italia di un passaggio di Didier Deschamps sulla panchina della Roma sono «cavolate». "Ho pranzato con Didier a mezzogiorno - ha dichiarato Dassier al sito on line de L'Equipe - dopo l'allenamento di oggi della squadra - e, come vedete, lui ora è a 10 metri da me. Quando gliene ho parlato, mi ha risposto: 'ah sì?'. Non era nemmeno al corrente. Io non posso impedire a un giornalista italiano che vuole sparare dei titoli di raccontare stupidaggini".
Sfuma anche il nome del tecnico del Valencia, Unai Emery, che guiderà il Valencia anche nella prossima stagione. Era questo il nome "nascosto" dal nuovo DS giallorosso. Sabatini conosceva e seguiva Emery sin dai tempi dell'Almeria squadra con la quale è arrivato in Liga. Contattato circa venti giorni fa da Sabatini tramite un agente internazionale, Emery aveva dato la sua disponibilità, ma poi non ha resistito all'offerta di rinnovo da parte del suo club. Un’alternativa «credibile», almeno secondo persone vicine a Baldini e Sabatini, è Delio Rossi. Il rapporto con la società rosanero, nonostante una finale di Coppa Italia ancora da giocare, è agli sgoccioli e lui sa da tempo che non verrà confermato. Il feeling con Sabatini, dopo gli anni alla Lazio e in Sicilia, è ottimo e anche Baldini ha avuto modo di apprezzarne il lavoro sul campo e il modo di gestire le squadre.La piazza romanista - inutile nasconderlo - non lo vedrebbe, almeno inizialmente, di buon occhio e se davvero dovesse essere lui a spuntarla potrebbe convincere i tifosi solo con grandi risultati. Guardiola, Villas Boas e Ancelotti: nomi di grande fascino, nomi che farebbe sognare la piazza giallorossa, nomi “molto difficili” da raggiungere, ma non “impossibili”, soprattutto i primi due per i quali c’è un vero e proprio interessamento del team DiBenedetto. Le parole di Pallotta («dopo la finale di Champions saprete») hanno riacceso l’entusiasmo della piazza romanista che ora sogna Guardiola. Le riserve in ogni caso saranno sciolte ad inizio della prossima settimana. «Il mio desiderio è restare in Premier League». Questo il desiderio di Carlo Ancelotti.E rimarrebbe volentieri a Londra: al Tottenham o all’Arsenal mandasse via Wenger, un altro tecnico indicato da Baldini. Ma il francese non sembra vicino all’addio e per questo Carletto potrebbe ripensarci. Dovrebbe, però, sposare il nuovo progetto americano. Intanto aspetta novità. "Anche perché dalla Roma non sono mai stato contattato». Il candidato numero uno però è Andrè Villas Boas del Porto. Ad oggi non ha mai ha detto no. Si è limitato a prendere tempo: «Ci sto pensando». Ma la Roma non può aspettarlo all’infinito. Va precisato che la trattativa è complicata perché, oltre alla clausola da 15 milioni che bisogna pagare per permettere a Villas Boas di trasferirsi ad altro club, ci sarebbe da superare le remore del portoghese innamorato della sua attuale squadra. Proprio al riguardo sono di oggi le dichiarazioni del presidente del Porto, Pinto Da Costa:“Sono convinto che resterà, ha una clausola di 15 milioni di euro e sta bene con noi. Mi ha detto che se non cederò giocatori non mi farà richieste di mercato." Il countdown è ormai iniziato non resta che attendere l’evolversi delle vicende, anche se ad oggi non ci sentiamo di escludere “alcuna” di queste ipotesi
OK DELL’ANTITRUST – La nuova Roma comincia a prendere corpo: Walter Sabatini, Claudio Fenucci, Angelo Peruzzi, Franco Baldini. In fatto di dirgenti c’è il massimo delle competenze. A Trigoria si sono presentati due professionisti americani, sbarcati a Roma insieme a James Pallotta . Accompagnati dall’avvocato Mauro Baldissoni dello studio Tonucci, mister Mark Stephen Pannes (manager sportivo) e mister Alexander Anthony Zecca (esperto finanziario) sono stati accolti dalla dottoressa Cristina Mazzoleni. L’incontro è durato quattro ore, dalle nove alle tredici. Si è parlato di conti perché qualcosa agli americani non torna e anche della prossima campagna abbonamenti. Intanto, però, le operazioni sono già iniziate: appuntamento alla prossima settimana. Sabatini è segnalato di rientro dall'Argentina: una volta a Roma, è atteso a Trigoria per iniziare a stringere i primissimi contatti con la squadra, conoscere i giocatori, e, soprattutto, iniziare a sbrigliare le situazioni meno semplici. Inevitabile che, al primo punto dell'agenda, compaia il nome di Daniele De Rossi. Nei giorni scorsi Daniele, a qualche compagno preoccupato di non trovarlo ancora a Trigoria la prossima stagione, ha confidato che la sua intenzione è quella di restare dove è cresciuto, con l'unica maglia indossata. Volontà che corrisponde a quella dei futuri dirigenti della Roma.
Nel pomeriggio di oggi è uscito il comunicato stampa dell’antitrust che sancisce il via libera dell’Antitrust all’acquisto di A.S. Roma da parte della società veicolo Neep Roma Holding, partecipata da DiBenedetto As Roma e Unicredit(con percentuali di capitale rispettivamente pari al 60 e al 40%). L’operazione riguarda anche il passaggio alla nuova società di Brand Management (merchandising, attività di sponsorizzazione e pubblicità della squadra) e di Asr Real Estate (società che gestisce il complesso immobiliare di Trigoria). Secondo l’Autorità, che si è riunita oggi, l’operazione non comporta la costituzione o il rafforzamento di una posizione dominante tale da eliminare o ridurre in modo sostanziale e durevole la concorrenza. L’analisi dell’Antitrust ha interessato i mercati nei quali operano le società acquisite, vale a dire l’insieme delle attività connesse alla gestione di una squadra di calcio: dalla vendita di biglietti e abbonamenti, alle sponsorizzazioni, ai diritti tv, alla compravendita dei giocatori, al merchandising. Poiché né il gruppo Unicredit né DiBenedetto sono presenti negli stessi mercati, l’operazione non comporta effetti restrittivi della concorrenza. Le altre due condizioni sospensive sono la concessione del vendor loan, cioè del prestito del venditore (Roma 2000) di 10 milioni al club calcistico e il finanziamento di 30 milioni di Unicredit sempre alla società di calcio. L’ok dell’antitrust è in ogni caso il più concreto segnale, anche burocratico che l’ AsRoma è ormai una società di proprietà americana.
SVILUPPI DI MERCATO - Il nuovo direttore sportivo della Roma, Walter Sabatini è già da tempo al lavoro per la sua nuova società (anche se è legato contrattualmente al Palermo fino al 30 giugno) , per presentarsi a Roma con due-tre talenti sudamericani tra le mani. Il grande colpo resta Erik Lamela per il quale le possibilità di un prossimo approdo a Trigoria si fanno sempre più concrete. I colloqui tra Sabatini e Cysterszpiler sono praticamente quotidiani, il direttore sportivo della Roma sta trottando parecchio, per abbassare l’età media della rosa e costituire un’ossatura il più verde possibile alla squadra. Sul trequartista classe 1992, anche ieri si è espresso un collaboratore di Cysterszpiler, ovvero Bruno Satin:«Sul futuro di Erik ancora niente di nuovo queste sono contrattazioni che vanno portate avanti con calma, anche se ci dovessero volere due mesi. Poi dipende molto dagli impegni, ossia se andrà con Batista a fare la Copa America o se si aggregherà all’Under 20». Ancora più giovane, ma con il gol facile, è Diego Rubio, centravanti di 180 centimetri in forza al Colo Colo e bomber nel Torneo di Prima Divisione Apertura, dove ha segnato già 2 reti in 6 partite disputate. Rubio, infatti, ha appena compiuto 18 anni ma il suo nome è già in circolo. Domenica, Walter Sabatini ha rilasciato un’intervista esclusiva al quotidiano cileno “La Tercera” annunciando un imminente viaggio a Santiago per discutere del ragazzo con il padre – procuratore Hugo: «Bravissimo giocatore – ha spiegato il ds - , anche se è prematuro parlare di vera trattativa, prima vanno valutate tante cose» L’interesse della Roma per Lamela è oggetto anche di dichiarazioni di parte di Vincenzo D’Ippolito agente di Hernandez : “Un nome per il mercato giallorosso? Ce ne sono tanti, dipende dall'età. Uno su tutti è Lamela, che Sabatini sta seguendo." Siamo sicuri che la totalità dei tifosi giallorossi sarebbe contenta di veder approdare il giovane talento argentino, con passaporto comunitario, in maglia giallorossa.
Ricardo Alvarez, classe ‘88, passaporto comunitario, alto 189 centimetri per 83 chili, centrocampista di fascia sinistra che può giocare anche nella posizione di trequartista. L’altra sera, nella gara Velez-Gimnasia, gli occhi di Sabatini erano tutti per lui. E’ un calciatore che nonostante la mole fisica fa della velocità e della tecnica i suoi punti di forza. Milita nel Velez ma proviene dalle giovanili del Boca Juniors che lo ha scartato a 14 anni per problemi legati alla costituzione fisica. Un errore pagato caro e il Velez ne ha approfittato. L’inizio non è stato semplice: dopo nemmeno un mese dal debutto in prima squadra, Alvarez è vittima di una lesione al legamento crociato del ginocchio. Impiega diversi mesi per riprendersi ma quando si ristabilisce dimostra il suo valore, diventando titolare della squadra che è arrivata seconda nel torneo di Apertura e ora guida invece il Clausura. Cercato ad inizio anno anche dall’Arsenal, Sabatini vorrebbe sfruttare la corsia preferenziale con l’agente Simonian per portarlo a Roma.
La costruzione della nuova Roma ha tra i suoi punti cruciali quello della ricerca di un portiere. Torna in auge una possibile candidatura dell’estremo difensore dei rossoblu Federico Marchetti, tenuto ai margini della rosa nel corso della stagione appena conclusa, terminata tra i pali della formazione primavera. "Ho altri due anni di contratto, sono uno di quelli che ha giocato di più ma il mio futuro dipende dalla società. Staremo a vedere. Interessamenti di Roma e Juve? Credo che qualche colloquio ci sia stato, il mercato si inizia a giugno, vado avanti per la mia strada e mi sento un giocatore importante per il Palermo” . Queste le parole di Cesare Bovo, che potrebbe quindi candidarsi come sostituto di Mexes. La Roma avrebbe potuto rendere pan per focaccia al Milan, che le ha soffiato – a costo zero – Phillipe Mexès. La società giallorossa, secondo quanto risulta alla redazione di ForzaRoma.info da fonti interne a Trigoria , si era messa d’accordo con Clarence Seedorf offrendogli un biennale a due milioni a stagione. Il duo Baldini-Sabatini ancora deve sciogliere le riserve al riguardo di tale operazione, ma devono fare in fretta: l’ex centrocampista della nazionale olandese a giorni potrebbe rinnovare con il Milan.
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