Continua l’iniziativa “A scuola di tifo“, portata avanti dalla fondazione Roma Cares in collaborazione con il Comune di Roma. Oggi il protagonista della manifestazione che ha l'obiettivo di educare i bambini a valori come l'anti-razzismo e l'anti-bullismo è stato Kevin Strootman.
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‘A scuola di tifo’, Strootman: “Voglio tornare al più presto per aiutare la squadra” – FOTO
Kevin Strootman è stato il protagonista dell'iniziativa ' A scuola di tifo' organizzata da Roma Cares all'istituto Carducci a San Giovanni
Il centrocampista, ormai fuori dal campo da diverso tempo, è arrivato questa mattina intorno alle 10.30 alla scuola Giosuè Carducci in via La Spezia zona San Giovanni. Evidentemente emozionato di incontrare i ragazzi, si è sottoposto alle domande raccontando la sua esperienza dentro e fuori dal campo. A termine dell'incontro Strootman si è scattato un selfie insieme ai bambini che sarà pubblicato sulle pagine social di AS Roma. Nei prossimi giorni invece, sarà possibile vedere il "Draw my life" dell'olandese.
Per proseguire su questa strada di lotta al razzismo ed alla violenza, di ogni genere, in occasione di Roma-Genoa (in programma il prossimo 3 maggio alle 12.30) i bambini delle scuole che hanno partecipato all’iniziativa di Roma Cares saranno presenti allo stadio Olimpico esponendo uno striscione che celebri la voglia di un calcio senza odio.
"Infine, il centrocampista olandese ha anche rilasciato alcune dichiarazioni, riportate dal sito ufficiale della Roma. Ecco le parole di Kevin Strootman:
"Kevin, credi che voi come giocatori abbiate un ruolo sociale importante?
"Si, assolutamente: abbiamo delle responsabilità verso i bambini che ci vedono in campo e quindi dobbiamo essere degli esempi positivi per loro che ci prendono come riferimenti".
"Quale era il tuo sogno da bambino?
"Fare il calciatore: non ho mai smesso di sognarlo e ci sono riuscito".
"Cosa ti ha insegnato il calcio?
"Mi ha aiutato a socializzare con i miei compagni e a capire come comportarmi sia quando si vince sia quando si perde. La cosa più importante è infatti il rispetto per avversari, compagni e arbitro. E' importante imparare questi valori fin da piccoli!"
"Come stai ora fisicamente?
"Sto bene e sto migliorando molto. Sto lavorando ogni giorno al meglio per cercare di tornare al più presto: voglio aiutare la squadra".
"Quanto è difficile segnare su rigore?
"Con la Roma ho segnato due rigori, ma solo quando Totti non c'era, altrimenti li batte lui! È una lotta tra te e il portiere… e io ho vinto due volte!".
"Bevete davvero il thé caldo a fine primo tempo?
"In realtà no... o meglio, qualcuno si, altri bevono acqua o magari mangiano qualcosa. Ma l'intervallo è il momento in cui il mister prepara il secondo tempo, quindi stiamo a sentire lui".
"Ti piace il terzo tempo?
"Anche nel calcio è possibile farlo. Noi giocatori ci diamo la mano prima della gara ma sarebbe un buon esempio farlo anche dopo il rischio finale".
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