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Scontri Liverpool, Malagò: “Sdegno assoluto, tifosi provinciali. Si rischiano sanzioni pesanti”

Il presidente del CONI: "Se la Roma avesse pareggiato o vinto, sarebbe stato tutto infangato e inquinato da queste notizie. Questo non è più possibile"

Redazione

Nelle ultime ore non si parla d'altro che degli scontri avvenuti a due passi dallo stadio di Anfield, che hanno visto tristi protagonisti i tifosi di Roma e Liverpool poco prima del fischio d'inizio della semifinale di Champions. Ne ha parlato anche il presidente del CONI Malagò in una conferenza stampa convocata al Foro Italico. Queste le sue parole: "Questo episodio, anzi questa serie di episodi che hanno contraddistinto i momenti antecedenti alla partita tra Liverpool e Roma, sono inaccettabili. Il mio sdegno è assoluto. Preoccupato? No, sono molto arrabbiato. Se la Roma avesse pareggiato o vinto, tutto sarebbe stato fortemente infangato, inquinato da queste notizie. Questo non è più possibile".

Malagò continua: "Sanzioni? Non è il mio mestiere, deciderà la Uefa. Certo rischiano di essere molto pesanti. Tra l’altro è sbagliato e molto brutto, a prescindere dalla gravità del tifoso rimasto ferito, che si debba aspettare la partita di ritorno del 2 maggio per auspicare che vada tutto quanto bene. Ma deve andare per forza bene, non ci si rende conto di quali siano i rischi per la società. Se ci fosse qualche problema aggiuntivo per la sfida di ritorno, saremmo alla follia. Presumo che sotto l'aspetto della prevenzione sarà fatto il massimo. Le persone sono estremamente competenti e di esperienza. C'è chi mi dice che a Liverpool non è stato fatto ugualmente bene, ma questo non lo so e comunque non cambia niente".

Il numero uno dello sport italiano parla di mentalità: "Questa serie di episodi che hanno contraddistinto quei momenti prima della partita e forse anche all'interno dello stadio, sono inaccettabili. Si tratta di usare ogni mezzo contro quelle persone che discreditano un'intera tifoseria, una squadra e anche il calcio italiano in una semifinale di Champions. La mentalità da grande squadra deve essere per i dirigenti,per la squadra e il suo allenatore, ma anche per i suoi tifosi. E' un discorso ineludibile: puoi vincere tutte le partite che vuoi, ma poi resti una squadra di provincia".