Con la Roma ha segnato otto gol e regalato due assist in due anni. Tempo di volare in Germania e mettersi alle spalle un doppio problema alla caviglia e Patrik Schick è già arrivato a quattro reti in neanche sei mesi. Ma per capire che si stesse trovando bene al Lipsia bastava guardare le sue esultanze. Perché Schick festeggia come mai aveva fatto a Roma, dove non è mai riuscito a sopportare il peso dei 40 milioni che Monchi aveva deciso di investire su di lui. E dove anche i tifosi l'hanno messo in discussione. "Qui in Germania sono sempre di buon umore - ha raccontato al quotidiano ceco Deník -. Non succede mai che fischino la squadra, anche non giochiamo bene, e creano un'atmosfera fantastica alla Red Bull Arena. Ma è difficile fare un paragone con l'Italia: anche lì sostengono i propri beniamini, la differenza è che qui gli stadi sono sempre pieni... Naturalmente quando giochiamo fuori casa ci sono fischi e mormorii, ma questo succede a tutti".
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Schick: “Al Lipsia i tifosi non fischiano se giochi male. Qui posso pensare solo a giocare”
L'attaccante della Roma in prestito al Lipsia: "Qui sono sempre di buon umore, si crea un'atmosfera fantastica. Il calcio italiano e quello tedesco? Ciò che conta più di tutto in tutto il mondo è l'allenatore"
ADATTAMENTO - Alla Roma Di Francesco ha provato a farlo esplodere facendolo giocare spesso sulla fascia, Ranieri dopo il tentativo iniziale di una convivenza con Dzeko ha finito col metterlo in panchina. E anche con Fonseca il rapporto non è sbocciato, tanto da portare a una cessione in prestito con diritto di riscatto. Ma con Nagelsmann le cose sono cambiate: "Il calcio italiano e quello tedesco non sono diversi - continua Schick -. In tutto il mondo molto dipende dall'allenatore. In questo momento mi sento bene con il sistema che usiamo qui a Lipsia. Ma sono sicuro di poter giocare con altri moduli e altri stili di gioco. Nagelsmann ci dà molti consigli e informazioni, dobbiamo pensare e agire velocemente e questo mi aiuta a migliorare sempre. Soprattutto sulla posizione da avere in campo per segnare di più".
PASSATO E FUTURO - L'avventura in Germania è partita col piede giusto fin da subito: "Sono stato molto contento di come mi hanno accolto, mi hanno fatto sentire subito bene. La squadra è giovane e abbiamo tutti obiettivi simili. Qui posso concentrarmi completamente sul calcio e non devo preoccuparmi di altro. Mi aiutano con l'inglese, ma col tedesco combatto abbastanza bene e lo capisco sempre di più. Ma gli aspetti tattici me li comunicano in inglese". Se dovesse continuare così, il Lipsia potrebbe pensare davvero di riscattarlo per quasi trenta milioni. Il club tedesco è in testa alla classifica della Bundesliga e agli ottavi di finale di Champions, dove sfiderà il Tottenham. Schick in Champions non ha mai segnato, ma ha giocato una semifinale. E ora spera in una nuova impresa.
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