Uno scudetto con la Roma Primavera nel 1984, tante squadre girate in carriera, poi il ritorno in giallorosso nel 2014 come preparatore dei portieri: Marco Savorani ha salutato nuovamente i colori giallorossi lo scorso giugno dopo sette anni passati ad allenare gli estremi difensori che hanno difeso la porta della Roma. Da Alisson a Rui Patricio, Savorani è intervenuto a Teleradiostereo raccontando quelli che sono stati gli ultimi portieri giallorossi: “Alisson è arrivato a Roma all’età di 24 anni grazie ad una geniale intuizione del direttore Sabatini. Si notava da subito che aveva grandi potenzialità nonostante fino a quel momento non avesse giocato tanto. Mi ricordo che aveva fatto un grave errore con il Brasile in una partita a Pasadena e più di qualcuno aveva storto il naso per il suo arrivo. Il primo anno a Roma aveva disputato appena 10 partite anche perché davanti aveva un altro grande portiere come Szczesny. Ha comunque svolto un ottimo lavoro di base, lui ha una forza sulle gambe straordinaria e una personalità incredibile. È anche molto bravo nel far ripartire l’azione, ha un occhio molto attento. I momenti prima del riscaldamento li viveva con serenità, poi cambiava totalmente e diventava un animale, sintomo di chi ha le spalle larghe per reggere la pressione di una piazza importante come Roma. Olsen? È un ragazzo straordinario, un soldato che si è sempre messo a disposizione. Prima di Roma veniva da esperienze relativamente più semplice dal punto di vista dell’ambiente. Aveva fatto un buon girone d’andata, in quello di ritorno però ha perso delle certezze. Ranieri non lo aveva visto tranquillo e ha scelto Mirante al suo posto. Il portiere è un ruolo molto difficile, non hai sempre occasione per rifarti e spesso vengono dati giudizi affrettati. Rui Patricio? È stata una scelta d’esperienza, una buona presenza tra i pali. Ora però bisogna lasciarlo lavorare con serenità e soprattutto va sostenuto”.
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Savorani: “Rui Patricio è una scelta d’esperienza, lasciamolo lavorare”
"Alisson un campione, Rui Patricio può fare bene"
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