Forzaroma.info
I migliori video scelti dal nostro canale

news as roma

Saud si racconta: “Sembra di essere tornato a scuola. All’inizio è stato difficile”

Saud si racconta: “Sembra di essere tornato a scuola. All’inizio è stato difficile” - immagine 1
Le sue parole: "Ho un professore per imparare al più presto la lingua. Abbiamo un gruppo su Whatsapp dove si parla in italiano e non capisco nulla”
Redazione

Saud Abdulhamid ha rilasciato un'intervista a Koora Break. Il terzino arabo ha parlato della Roma e del suo ambientamento nella Capitale: "Dal primo giorno che sono arrivato ho fissato un obiettivo: il successo. Sapevo che avrei dovuto lavorare molto per giocare. Pensavo fosse impossibile giocare dal primo momento ma ho sempre pensato che la mia chance potesse arrivare con il tempo giocando 10-20 minuti e contribuendo ad aiutare la squadra. Questo è quello su cui mi sto concentrando ogni giorno, lavorando duramente durante gli allenamenti. Il terzino sta cercando di migliorare l'italiano: "Ho un professore per imparare al più presto la lingua. Abbiamo un gruppo su Whatsapp dove si parla in italiano e non capisco nulla. Ci sono 5/6 giocatori che parlano inglese e con loro la comunicazione è più facile. Ho un bel rapporto con Le Fée, Koné e Ndicka". Infine, ha parlato della sua giornata tipo: "Mi sveglio alle 5 di mattina per la preghiera, poi mi rimetto a dormire per un'ora prima di andare a Trigoria. Dopo la fine dell'allenamento resto per lavorare in palestra. Voglio migliorare la mia condizione fisica e migliorare tecnicamente. Poi torno a casa e dormo dalle 9 alle 10 ore. Non ero abituato ad allenarmi la mattina. Sembra di essere tornato a scuola". Questa l'intervista integrale:

Sei arrivato a Roma e sei diventato il primo arabo a giocare in Europa League e in Serie A, hai pensato fosse una sfida difficile giocare in Europa? "Prima di arrivare in Europa, ho sempre sognato di giocarci. La transizione dal campionato arabo alla Serie A è un grande step: un buon campionato, una nuova esperienza, nuovi tifosi. Sono differenti da noi. Sapevo che avrei dovuto lavorare molto per giocare".

Come hai iniziato a giocare a calcio? "Ho iniziato a scuola grazie a mio zio che mi ha spinto ad iscrivermi ad un accademia. Poi sono andato all'Al-Ittihad e ho iniziato a giocare lì, sebbene mio padre voleva che io mi concentrassi sui miei studi. Fortunatamente mi è andata bene".

Come ti sei sentito quando hai ricevuto tutto quel supporto quando hai deciso di andare a giocare per la Roma? "Non sono sorpreso, le persone arabe supportano alla grande questi grandi passi. Sinceramente ho sentito tanto supporto e di questo ne sono fiero. Anche se gioco solo 5 minuti vedo il grande supporto".

Hai visto le reazioni dei sauditi? "Si, vedendo quanto sono fieri mi fanno sentire importante e lo so dal momento prima che la partita inizi".

Come vanno le relazioni con i tuoi compagni? "All'inizio è stato difficile. Non puoi importi perché finiresti per non essere apprezzato. Ma ora tutti sono buoni e mi fanno sentire il benvenuto. Mi sono adattato in fretta con loro, mi sento parte di loro. I giocatori con cui passo più tempo sono Le Fée, Ndicka e Koné".