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Sarri: “Sono stato vicino alla Roma, ma io non ci ho mai parlato”. E su Mourinho…

Getty Images

Il nuovo allenatore della Lazio parla anche del duello con Mourinho: "Ma scenderanno in campo i giocatori, io non posso segnare e lui non può salvare un gol"

Redazione

Maurizio Sarri torna a parlare dopo quasi un anno. Il nuovo allenatore della Lazio, ospite a 'Sportitalia', ha toccato tantissimi argomenti, tra cui anche quello sulla trattativa con la Roma che aveva puntato su di lui prima dell'occasione Mourinho."Quanto sono stato vicino alla Roma? Non ci ho mai parlato direttamente. Secondo i miei agenti siamo stati abbastanza vicini, ma sinceramente non lo so", le parole dell'allenatore toscano.

Sarri non ha parlato direttamente della sua nuova avventura alla Lazio,"per risparmiare le sue prime parole biancocelesti in vista della presentazione ufficiale", ma impossibile non toccare il dualismo capitolino con Mourinho:"Però sarà Roma-Lazio, perché né io potrò segnare né lui salvare un gol. La squadra vince, non i giocatori. L'importante è che l'allenatore veda la squadra giocare bene, poi se io mi diverto la squadra lo avverte". Tanta Juventus, ma anche i retroscena sulla scelta di restare fermo un anno dopo lo scudetto: "Difficile trovare entusiasmo e voglia per rientrare, anche con gli stadi vuoti. Non mi ha pesato stare fuori. Il no a Napoli a gennaio? Non avevo la certezza di essere molto utile in corsa e non c'erano tanti presupposti. A tutte le società che mi hanno cercato durante la stagione ho detto la stessa cosa, che la mia disposizione era questa e se ne poteva riparlare a luglio. Con tutti".

Parole al miele Sarri le spende per Pedro, che lui ha allenato al Chelsea e su cui ha raccontato un aneddoto: "La sera prima della finale di Europa League ho sentito Zola al telefono e mi ha chiesto cosa avessi deciso sulla formazione. Io gli ho detto 'Di sicuro giocano Giroud e Pedro, gli altri nove sceglili tu'. Alla Romanon ha avuto la possibilità di giocare partite decisive, se non forse una di Europa League. Ha fatto un anno strano - dice Sarri di Pedro -. Di fronte alla partita importante non sbaglia mai, non ha mai fallito una finale. A me piaceva, è disponibile, tecnico e rapido, ho un debole per questi giocatori e non sono neanche imparziale. È un grande giocatore, per me è sottovalutato. Ha vinto tutto".