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Curve Roma e Inter aperte, sanzione sospesa. Baldissoni: “Puniti per episodi mai avvenuti, norma senza senso per le trasferte”

Riaperte le curve di Inter e Roma, con un’ordinanza interlocutoria che sospende la sanzione e dispone ulteriori approfondimenti da parte della Procura Federale.

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Riaperte le curve di Inter e Roma, con un’ordinanza interlocutoria che sospende la sanzione e dispone ulteriori approfondimenti da parte della Procura Federale. E’ quanto è stato deciso dalla Iª Sezione della Corte di Giustizia Federale in merito ai ricorsi presentati dalle due società avverso l’obbligo di disputare una gara con la ‘Curva Sud’ e il ‘Settore Nord Secondo Anello Verde' privi di spettatori, avverso l’ammenda di 50mila euro e la revoca della sospensione dell’esecuzione della sanzione deliberata in riferimento alle gare Roma-Napoli e Torino-Inter (per consultare il dispositivo con il testo dell’ordinanza interlocutoria della Corte Clicca qui).

Il giudice sportivo aveva sanzionato le due società rispettivamente per il “comportamento discriminatorio per origine territoriale" dei tifosi dell’Inter nel match di domenica con il Napoli e per il "comportamento discriminatorio per motivi di razza" dei tifosi giallorossi nell’ultimo turno di campionato contro il Milan.

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Il direttore generale della Roma, Mauro Baldissoni, ha così commentato ai microfoni di skysport la decisione di riaprire le curve: 

Come interpretare questo provvedimento di sospensione? Diventa una minaccia o serve per prendere tempo?

"Semplicemente la corte di giustizia federale ha disposto la sospensione per poter assumere ulteriori informazioni ed elementi sulla base degli elementi da noi presentati. La corte federale non può dare un giudizio su elementi portati dalle parti, dai ricorrenti. Deve fare le proprie indagini utilizzando probabilmente la procura federale, sulla base dei riscontri da noi prodotti"

La Roma che ne pensa di questa sanzione?

"Ci sono due discorsi separati: da un lato c'è un tema di merito, nel caso specifico: siamo stati puniti per degli  episodi che non riteniamo essere avvenuti. In passato noi siamo stati piùttosto duri nel condannare manifestazioni di razzismo di cui si erano resi protagonisti i nostri tifosi. In questo caso però siamo convinti che nulla di simile sia successo,ma che ci sia stato un grossolano equivoco, peraltro neanche chiaramente percepibile Qualsasi coro, equivocato o meno, sia stato cantato nel settore. E questo è un tema di merito, riguardo la norma generale,ovviamente dobbiamo rilevare una certa illogicità ed incongruenza nella sua appilcazione, perchè la chiusura di un settore Ha senso quando si vuole punire in via oggettiva un intero settore dove è avvenuto il fatto, quando non si può identificare chi evidentemente ha commesso quel fatto. Quando si tratta di partite in trasferta, ovviamente la stessa situazione non ha alcun senso, perchè punire come nel nostro caso la Curva Sud, per qualcosa avvenuto nel settore ospiti di San Siro, quando peraltro secondo i nostri dati forniti alla Corte Federale, c'erano 900 persone che non risultano abbonate in nessun settore dello stadio olimpico, su 1500, vi rendete conto di quanto la norma sia assolutamente illogica"