Roma è di nuovo giallorossa! Nel derby della Capitale la Lazio esce sconfitta dall'Olimpico per 3 a 1 grazie alle reti di Lorenzo Pellegrini, Kolarov e Fazio. Al termine del match, il terzino giallorosso Davide Santon ha rilasciato alcune dichiarazioni.
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Santon: “Può essere la gara della svolta, ma non abbiamo ancora raggiunto niente”
Le parole del terzino giallorosso al termine del match vinto contro la Lazio
SANTON A ROMA TV
Il tuo primo derby romano. E' stato un grande esordio, vittoria meritata.
Sì, meritatissima. Questo derby era un po' diverso da quello di Milano, semplicemente anche per il periodo che stavamo passando. Dopo il Frosinone il brutto periodo non era passato e oggi era fondamentale vincere ma non vuol dire che abbiamo raggiunto qualcosa. Martedì c'è un'altra partita e dobbiamo continuare a vincere.
Anche con i cambi avete mantenuto lo stesso equilibrio.
Abbiamo provato diversi moduli, sapevamo cosa fare in campo e cosa avrebbe fatto la Lazio. Abbiamo voluto limitarli per reagire. Oggi abbiamo fatto quello che dovevamo fare raggiungendo una vittoria che per la città, i tifosi e per noi ci dà un morale importante.
Te lo aspettavi di giocare? Il mister ti ha dato grande fiducia.
Avevamo già provato qualcosa ieri, me l'aspettavo anche se il mister la formazione la dice sempre la mattina. Ho sentito l'importanza di questa partita, non giocavo due partite in tre giorni da tantissimo tempo. E' stata dura, ero un po' affaticato ma ho stretto i denti perché volevamo questa vittoria e avevamo finito i cambi.
Basta complimenti però.
Non vanno bene, bisogna andare avanti. Piedi per terra e lavorare. Bella vittoria, ma non abbiamo fatto niente.
SANTON IN ZONA MISTA
“Non è solo un derby vinto, ma la città ha vinto. Non stavamo affrontando un periodo facile, la vittoria con il Frosinone non ci aveva levato dalla crisi del tutto e quindi sono contento della vittoria. Può essere la gara della svolta, ma ora dobbiamo giocare sempre così. Se lo abbiamo fatto oggi possiamo farlo anche in futuro. Primo derby? Un sogno giocarlo da titolare. Ero consapevole di arrivare dopo una brutta stagione. Sono venuto qua e tanta gente mi ha insultato. Non ho detto niente e ho lavorato duro. Sto dando il massimo per questa maglia. Poi penso che si possa sempre migliorare. Anche a 35 anni si può. Ora sto bene fisicamente e non ho ancora fatto nulla. Due partite giocate bene, ma manca molto. In futuro possono esserci altri periodi difficili, l’importante sarà saper reagire”.
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