news as roma

Santon: “Monchi mi ha fatto sentire importante. Ho ancora molto da dare”

LaPresse

Il terzino giallorosso aggiunge: "Il mio arrivo a Fiumicino è stato emozionante anche se in quel momento li non c'erano tifosi"

Redazione

Davide Santon, arrivato quest'estate dall'Inter, sta attraversando un buon momento di forma nato con il match vinto all'Olimpico contro il Frosinone e confermato negli impegni successivi. Questa un'anticipazione delle sue parole all'As Roma Match Program:

Torniamo al giorno del suo arrivo nella capitale, quando ha dichiarato che la Roma per lei avrebbe rappresentato un motivo di rinascita, di riscatto. Sembra stia andando proprio così.

Sì, la Roma per me è stata una nuova sfida e avevo bisogno di questa esperienza per puntare al riscatto che volevo. Ci sto riuscendo, ma ancora non ho fatto nulla, come la squadra. Ci siamo ripresi da un brutto periodo, ma c’è ancora molta strada da fare.

Ad accoglierla a Fiumicino c’era il DS Monchi.

Quel giorno è stato emozionante anche se in aeroporto non c’erano tifosi, ma me lo aspettavo. Ho capito il momento: loro perdevano un calciatore importante e io venivo da una stagione negativa, era comprensibile il loro atteggiamento. La presenza di Monchi è stata importante, ma ora sento di avere ancora molto da dare.

La Roma nelle ultime gare si è ben comportata, forse nessuno più di lei può spiegarci come ci si rialza da un momento di difficoltà.

È dura rialzarsi dopo un periodo complicato, non è semplice per nessuno. Io ho vissuto tanti momenti belli, ma anche alcuni brutti. L’unico modo per uscirne indenni è lavorare e non ascoltare l’ambiente esterno. È importante non farsi influenzare, andare avanti con la consapevolezza del proprio valore.

In totale ha collezionato quattro presenze, di cui tre vittorie. L’esordio in giallorosso a Milano, poi dal Frosinone in poi è sempre stato in campo 90 minuti. Sente la fiducia del tecnico?

Ho sentito e sento la fiducia del mister sin dal giorno del mio arrivo. È importantissimo sentirsi ben voluti e far parte del gruppo. Già dal mio arrivo Di Francesco è stato contento che fossi qui e mi ha detto si sarebbe aspettato sempre tanto da me. Io dal primo giorno di ritiro ho sempre dato il massimo.

L’allenatore infatti l’ha portata ad esempio per la dedizione in allenamento. Probabilmente ha sentito anche la fiducia dei compagni. Crede che l’unione di intenti possa essere il punto di forza di questo gruppo?

Il gruppo è fondamentale per raggiungere traguardi importanti. Qui a Roma ho trovato un gruppo unito, bello, sincero. Ognuno prova ad aiutare il compagno, questa è una cosa importantissima.

In una recente conferenza stampa, Florenzi ha raccontato che vi conoscete da tanto. Che rapporto avete?

Flore ed io ci conosciamo dai tempi dell’Under 21, avevamo 19 anni. È una persona fantastica, mi sono trovato sempre bene con lui, le nostre famiglie vanno d’accordo e quando sono arrivato qui a Roma mi ha aiutato molto. È un simbolo e per noi è importante.

A proposito di romani e romanisti, ha ragione De Rossi a dire che ha ritoccato la foto degli addominali su Instagram?

Anche con Daniele ci conosciamo da tanto, la prima volta in Confederations Cup nel 2009, siamo amici da tempo. Daniele ha fatto quel commento alla mia foto a torso nudo, ma è tutto come vedete, non ho modificato nulla!

Tornando alle presenze con la maglia giallorossa, una è stata sicuramente diversa dalle altre: il derby.

La sera prima di un derby non si dorme molto. Sapevo l’importanza della partita, quello che contava per tutta la città e i tifosi. Sono contento di averla giocata e vinta, è stata un’emozione bellissima. Vedere tutto lo stadio cantare alla fine mi ha emozionato e non lo dimenticherò.

Dopo un periodo complicato la Roma ha ritrovato se stessa. È scattato qualche cosa nella vostra testa?

Ci siamo ritrovati, è servito parlare tra di noi e adesso ci stiamo conoscendo meglio. Sono arrivati tanti giocatori nuovi e ci vuole un po’ di tempo. Ovviamente si punta a fare sempre meglio, a trovare il bel gioco. Soprattutto conta portare a casa i tre punti, anche soffrendo come abbiamo fatto a Empoli. Stiamo lavorando alla grande e dobbiamo continuare così.

Si parte dopo la sosta con la Spal in casa: una squadra che ha sorpreso per qualità e intensità di gioco.

La Spal è la squadra della mia città, sarà bello giocare contro di loro. Hanno perso immeritatamente alcune partite, come contro l’Inter, con cui hanno sofferto fino all’ultimo. Potranno fare grandi cose, ovviamente dopo sabato perché dobbiamo vincere noi.

In questo ciclo di partite ravvicinate torna anche la Champions League.

Quest’anno per me è diverso, vengo da tre anni all’Inter senza coppe europee, almeno quelle che contano. Bisogna affrontarle nel modo giusto, stare bene e fare una vita regolare. Ci sarà bisogno di tutti con così tante partite da giocare.

Da cosa bisogna ripartire dopo la sosta, cosa non deve mancare alla Roma nelle prossime settimane?

La voglia di vincere non deve mai mancare e nelle ultime gare l’abbiamo dimostrata. Volevamo far ricredere tanta gente, dobbiamo continuare così. Come ho detto prima contano i tre punti e noi dobbiamo avere sempre quella voglia di portarli a casa.