Claudio Ranieri tornerà per la terza volta, nella sua carriera di allenatore, sulla panchina della Roma. Guiderà ancora una volta la sua squadra del cuore, dopo il percorso del 2009 e la breve avventura del 2019. Spesso viene definito "testaccino" ma non è proprio così: Claudio "er Fettina" - come lo chiamavano nel suo quartiere - in realtà è nato nel rione di San Saba, un altro insediamento popolare voluto e costruito negli anni '20 del Novecento.
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San Saba, Testaccio e la macelleria del padre: alle origini di Claudio Ranieri
Testaccio e la macelleria
—Tutti a Testaccio lo chiamavano col suo soprannome perché il 'sor Mario', papà di Claudio, aveva una macelleria nel cuore del quartiere in via Luca della Robbia 41, proprio all'angolo con la piazza, dove oggi sorge in realtà una pescheria. Anche se - come ha spiegato qualche anno fa Sergio Rosi (presidente del Roma Club Testaccio) - veniva chiamato più spesso "er Pecione" dato che agli inizi come giocatore non era proprio un fenomeno. In famiglia era un po' il cocco visto che giocava a calcio e in realtà, in macelleria, ci passava molto meno tempo rispetto al fratello Carlo. A piedi, tutti i giorni, si faceva da casa in Viale Giotto all'oratorio, della chiesa in Piazza Gian Lorenzo Bernini, per giocare a pallone con i suoi amici. E in chiesa bisognava andarci perché altrimenti non ti facevano giocare.
Dagli inizi e i Parioli
—Tra una partita e l'altra, Ranieri continuava e seguire il suo sogno, che è quello di fare il calciatore, e la sua prima squadra che è la "Dodicesimo Giallorosso", formazione del club più longevo ufficialmente riconosciuto dalla Roma, fondato a Casal Bertone nel 1963. In quegli anni era considerata come una zona di periferia e lui veniva da San Saba, per questo aveva una moto Gilera ed era l'unico dei ragazzi che poteva permettersela sta l'occupazione del padre. Ed è proprio giocando lì che si fa notare dalla Roma: Herrera, allenatore dei giallorossi dal 1968 al 1973, si accorge del giovane Claudio al Tre Fontane e spinge molto per tesserarlo. Al Roma club vengono offerte 500 mila lire, ma alla fine il passaggio si conclude per 20 completi da calcio e una sacca di palloni di cuoio. Ranieri si sposta quindi vicino al Tre Fontane e alla Cecchignola porta a termine il servizio militare una volta diventato maggiorenne. Oggi, nonostante le avventure sulle panchine di Leicester e Cagliari, ha una casa ai Parioli, a viale Bruno Buozzi. Ed è proprio lì che stanotte dormirà pensando all'allenamento di domani mattina, con la missione - non facile - di risollevare una stagione iniziata nel peggiore dei modi.
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