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Getty Images
Intervenuto ai microfoni di Tele Radio Stereo, Jorge Sampaoli, che nella sua breve esperienza al Flamengo ha avuto modo di allenare Wesley , ha rilasciato delle dichiarazioni in merito all'operazione che ha permesso il trasferimento del terzino brasiliano alla Roma. Poi, un passaggio anche su Massara. Ecco le sue parole:
Mister, la Roma ha acquistato Wesley un ragazzo che lei allenò al Flamengo: di che giocatore stiamo parlando ed è pronto per il calcio europeo?
“E’ un giocatore di personalità. Io l’ho conosciuto un pochino più giovane, ma mi aveva subito impressionato. Attacca tantissimo, ha una grande velocità, ha delle capacità fisiche incredibili e ha delle buone caratteristiche difensive. Alla Roma si confronterà con una cultura diversa, ma può crescere ulteriormente”.
Wesley, peraltro, le riconobbe grandi meriti e la definì molto importante per la sua evoluzione: su quali aspetti, su quali punti deboli deve migliorare il nuovo terzino giallorosso?
“Certe volte non sa aspettare l’avversario, non lo attende, prova l’anticipo. Allo stesso tempo, Wesley è un giocatore che sa apprendere subito, ma soprattutto è un calciatore che ha una grande tecnica con tanti gol e assist nei piedi”.
Gasperini è un allenatore molto offensivo: è il tecnico giusto per Wesley?
“E’ stata una richiesta di Gasperini, lui è un mister esigente e Wesley dovrà mettersi a disposizione per imparare velocemente. In Brasile aveva più libertà, in Italia invece ci saranno più compiti tattici. Il brasiliano ha delle eccellenti capacità di apprendimento, credo che possa crescere ulteriormente con l’allenatore della Roma”. [...]
Parliamo di Massara, che Lei ha conosciuto ai tempi del Rennes. Come giudica il suo lavoro da dirigente?
“Ci siamo incontrati in un periodo di grave crisi per il Rennes. Nonostante il momento difficile, ho potuto apprezzare una brava persona, diretta, schietta. Ricky, se può lavorare dal primo minuto, ha la capacità di far crescere la rosa a disposizione del club. Nel calcio di oggi la sua figura ha le stesse o più responsabilità dell’allenatore nel risultato finale di una squadra”.
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