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Samp-Roma, il web blucerchiato: “Maicon contro Regini, un incubo. Pareggio? Firmiamo con il sangue…”

(di Mirko Porcari) – Derby alle spalle e destini incrociati in un mercoledì di campionato dalle sensazioni contrastanti: domani sarà Sampdoria contro Roma, due squadre che si confrontano basando le proprie forze mentali e fisiche su stati...

Redazione

(di Mirko Porcari) -Derby alle spalle e destini incrociati in un mercoledì di campionato dalle sensazioni contrastanti: domani sarà Sampdoria contro Roma, due squadre che si confrontano basando le proprie forze mentali e fisiche su stati d'animo diametralmente opposti.

I giallorossi arrivano carichi dopo la vittoria di domenica contro la Lazio ed un primo posto agguantato grazie ad un avvio di campionato strabiliante; i liguri devono fare i conti con le incognite di una squadra alla costante ricerca di un'identità ed un ambiente velato di pessimismo nonostante la stagione sia appena cominciata.

Il consueto viaggio tra i pensieri dei tifosi avversari a poche ore dal match contro la Roma ci ha fatto scoprire una Genova blucerchiata che abbraccia la negatività, strascico inevitabile della debacle nel derby di due settimane fa: “Alla luce delle nostre recenti prestazioni e vedendo come la Roma arriva qui, temo davvero l'inforcata...”

Così sia, verrebbe da pensare, ma il fatalismo che si respira è quasi contagioso: “Se penso a Maicon...Regini verrà asfaltato, non c'è dubbio...” peso specifico diverso tra il campione brasiliano ed il giovane terzino, un duello che a molti rovina le nottate - “non ci dormo, mi fa venire gli incubi” - e che porterà Delio Rossi ad una revisione nelle marcature.

Nonostante il giorno in più di riposo, non sembra esserci molta voglia di confrontarsi con il team di Rudi Garcia, la Sampdoria ha perso l' animus pugnandi, vero collante della gestione di Rossi, ed il mercato estivo non ha portato elementi che possano garantire un salto di qualità: “Questa è la Samp più povera degli ultimi 30 anni, per questo domani dobbiamo limitare i danni.”

La Roma fa paura e sono in pochi a volersela giocare a viso aperto: “Sarebbe l'errore più grande da fare perché è una delle poche squadre in Italia che gioca davvero a calcio: meglio puntare sul buon vecchio 3-5-2 e su un occhio di riguardo di qualche divinità pallonara...” dove non arrivano i calciatori, dunque, meglio fare affidamento sulla buona sorte e sugli accorgimenti tattici del tecnico, visto come unico elemento in grado di far quadrare il cerchio.

“Dobbiamo chiuderci o la Roma ci farà malissimo”il sunto di analisi più o meno approfondite, figlie di una disparità evidente che, in caso di sconfitta, rischia di aprire uno squarcio preoccupante nella stagione blucerchiata: “Pareggio? Ditemi dove e firmo con il sangue...” c'è chi pare disposto a compromessi estremi e chi, con un pizzico di scaramanzia, regala una similitudine che racconta perfettamente la nuova dimensione rappresentata dalla Roma: “l'unica possibilità per noi sarà quella di sfruttare la fortuna che ci ha accompagnato nella gara contro il Cagliari. Per il resto contro di loro sarà come attraversare il deserto del Sahara a piedi con un quartino d'acqua.”

Fondamentale in casa giallorossa sarà l'atteggiamento, è noto che una vittoria nel derby può portare ad un entusiasmo esagerato, arma a doppio taglio se si considerano gli incontri ravvicinati e la necessità di tenere alta la tensione; i più “navigati” tra i supporters doriani vedono uno spiraglio in un muro sulla carta invalicabile: “A Roma si vive di estremi e potrebbe darsi che i calciatori, dopo la sbornia del derby, arrivino qui tronfi ed esaltati: se ci snobberanno gli dobbiamo far male!”

Ancora poche ore e vedremo chi avrà ragione.