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Salernitana, Castori: “Con Mourinho è una tesi di laurea. Simy va gestito”

Getty Images

Il tecnico dei campani: "Domani è Davide contro Golia, dovremo togliergli profondità e alzare l'attenzione. Mi rispecchio molto del gioco di Mou"

Redazione

La Salernitana di Fabrizio Castori si prepara al debutto casalingo contro la Roma in questa Serie A. I campani arrivano dal match perso in casa del Bologna per 3-2, in maniera decisamente rocambolesca visto l'andamento della partita. Ora davanti ci sarà la squadra di José Mourinho, ma il tecnico ex Carpi non ha paura, pur conoscendo le difficoltà. Castori è intervenuto in conferenza stampa:

Gli assenti

Non piango per chi non c’è, non è nel mio stile. Se si comincia a lamentarsi delle assenze si manca di rispetto a chi andrà in campo, che darà tutto per ottenere un risultato positivo. In relazione ai disponibili ci può anche stare che io possa modificare qualcosa per sfruttare al meglio le caratteristiche dei ragazzi che giocheranno.

Sulle condizioni di Simy

Sta meglio, ha una settimana in più di lavoro. Ma ci vuole un po’ di pazienza, ha cominciato a metà settimana scorsa e non ha avuto molti giorni a disposizione. Dobbiamo essere bravi a gestirlo per quel poco che può dare, nella sosta poi lo rimetteremo in linea con gli altri.

Domani Davide contro Golia

Paragone realistico, sarà una giornata calda come poche, il pubblico di Salerno deve godersela. Noi giocheremo con lo spirito che ci contraddistingue, sperando che l’apporto del pubblico possa colmare un gap tecnico che oggettivamente c’è tra noi e loro. La formazione la darò domani. Bisogna vedere la condizione generale di tutti, perché bisognerà correre molto.

Su Abraham e gli inserimenti dei centrocampisti della Roma

In questo torneo ci sono giocatori di grande qualità da sorvegliare con attenzione. Bisogna togliergli profondità: sappiamo che Mourinho ha questo tipo di gioco, che tra l’altro amo tantissimo e in cui mi rispecchio. Dobbiamo alzare la guardia anche con il giusto spirito, senza subire psicologicamente l’avversario. Dovremo fare la nostra partita: bisognerà dare anche il triplo per fare risultato contro le grandi squadre. Massima umiltà e obbligo di reclutare ogni risorsa tecnica, tattica e morale per poter esprimerci al massimo. Dobbiamo tenere corte le distanze, quando riusciamo a farlo siamo sufficientemente coperti e aggressivi.

La stima per Mourinho

Io mi sento solo uno che ha grande ammirazione nei suoi confronti. Non giudico il personaggio, ma l’allenatore che ama il calcio verticale come piace a me; è molto pragmatico e non per niente ha vinto tanto. Per me affrontarlo sarà come sostenere una tesi di laurea. Anche lui è uno che verticalizza subito quando prende palla, non va di gioco orizzontale. Chiaramente ha giocatori di qualità diversa, ma le idee sono quelle. Sappiamo come fronteggiare questa corazzata. Ho avuto persone che hanno lavorato con me e con lui e mi parlano di una persona fantastica, è un tecnico di livello mondiale.

Gli errori visti a Bologna da non rifare

I gol su palla inattiva possono capitare. Domenica su 5 gol totali, tre sono arrivati così. La palla inattiva è l’unica situazione di gioco che ti permette di stare con 6 giocatori di fronte alla porta avversaria, dunque il coefficiente di rischio è alto. E poi chi calcia lo fa bene, le palle lì in mezzo arrivano forti e precise, ma questo non giustifica gli errori: al Dall’Ara avevamo giocato una gran partita, meglio non potevamo fare e la concentrazione andava tenuta sempre. In settimana ci abbiamo lavorato, ma la concentrazione si deve migliorare con le partite. Alla prima giornata non c’è ancora l’abitudine mentale del calciatore, ha bisogno di rodaggio anche questo aspetto. Dobbiamo ripartire dalle convinzioni di Bologna e non depauperare tutto con momenti di rilassamento.

Sui giocatori da mandare in nazionale

Se la Lega stabilisce che se uno non vuol mandarli non succede niente, egoisticamente io sono il più contento di tutti. Per i ragazzi io capisco che si tratti di una soddisfazione e di un’ambizione, ma da allenatore so che vanno via, fanno tre partite e ritornano il giovedì prima di Torino: non una cosa che si accetta gradevolmente.

Il mercato

C’è necessità di rinfoltire l’organico con 3-4 elementi, ma ora è inutile ripetere le stesse cose. Gagliolo o chi per lui, i giocatori che arriveranno dovranno avere i requisiti per applicare il mio calcio, che non è niente di speciale, però se i giocatori si adeguano prima acceleriamo il processo di inserimento.