Contro il Tottenham è arrivata finalmente una prestazione che i tifosi giallorossi aspettavano da mesi: una Roma che lotta e non molla mai, neanche in svantaggio contro un avversario di quel calibro. Ranieri è arrivato affermando che avrebbe voluto vedere un gruppo "che sputi sangue sul campo, che non molli di un centimetro anche se le cose vanno male", e ieri, oltre all'atteggiamento, si è vista anche tanta qualità. "Qualità" che sul dizionario è sinonimo di "Alexis Saelemaekers": ieri è tornato finalmente in campo dopo più di due mesi e ha mostrato fin da subito le caratteristiche che avevano incantato De Rossi a settembre. Ora può essere lui uno degli uomini fondamentali per invertire la rotta e ribaltare una stagione iniziata nel peggiore dei modi.
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Saelemaekers, a Londra torna la luce: la caviglia è ok e ora può essere l’uomo in più
Che rientro!
—Ci si aspettava, e ci si augurava di vedere una squadra di guerrieri, convinta e con la stessa voglia di vincere di quei 3000 che ieri, nonostante il periodo buio (anzi, forse proprio per quello), hanno riempito il settore ospiti dello stadio del Tottenham. Al 90esimo si è sentito solo il loro boato; una vera e propria boccata d'aria dopo mesi di scelte dirigenziali controverse e prestazioni in campo deludenti. La partita di ieri può essere davvero lo spartiacque della stagione e Claudio Ranieri d'ora in poi potrà contare anche su Alexis Saelemaekers. Personalità, intensità, corsa e tecnica: per il belga si trattava dei primi 20 minuti al rientro dall'infortunio al malleolo, ma già dopo pochi istanti i suoi lampi hanno elettrizzato la Roma e tutto il settore ospiti. Il cioccolatino per Angeliño (dopo aver messo a sedere Bergwall con una finta) in occasione del gol del pareggio di Hummels è la ciliegina sulla torta di un rientro in campo davvero impeccabile. Un pallone col contagiri che vale 1 punto in casa di una delle squadre più in forma d'Europa.
Il tuttofare
—Appellativo che di solito viene affibbiato a chi sa fare un po' tutto, ma non benissimo. Alexis, invece, può essere posizionato un po' ovunque sullo scacchiere di Sir Claudio e dare un enorme contributo in ogni zona del campo: anche ieri è stato fondamentale in entrambe le fasi con 2 recuperi, 1 intercetto, 3 duelli vinti su 4, 2 dribbling riusciti su 2, 2 corner guadagnati e soprattutto 0 palle perse. De Rossi, come si è visto nella partita di Genova, lo preferiva sull'out di sinistra (dove anche lo scorso anno con Thiago Motta ha giocato un'ottima stagione), ma con Ranieri il belga può giocare anche sull'out di destra per arrivare sul fondo e crossare (componente importante del gioco di Claudio, ieri ne sono arrivati 34!) o dare una mano in copertura a Mancini - su una fascia che ieri Son e Kulusevski hanno conquistato senza grosse difficoltà.
Federico Liuti
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