Prima alcuni meeting di lavoro all'estero, quasi sicuramente in Inghilterra, quindi destinazione Milano, dove restera' per mettere a punto gli ultimi dettagli legati alle trattative per arrivare a Benatia e Nainggolan. Walter Sabatini vive giornate di intenso lavoro sul fronte del mercato: il ds della Roma e' infatti partito per assestare i primi colpi e far trovare all'allenatore Garcia, che tornera' nella Capitale lunedi', 24 ore prima del raduno nel centro sportivo giallorosso, qualche volto nuovo a disposizione.
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Sabatini sta per chiudere le trattative: Nainggolan, Benatia e Gilardino i primi acquisti
Prima alcuni meeting di lavoro all’estero, quasi sicuramente in Inghilterra, quindi destinazione Milano, dove restera’ per mettere a punto gli ultimi dettagli legati alle trattative per arrivare a Benatia e Nainggolan.
Oltremanica la Roma ha piu' di un tavolo sul quale sedersi, anche se le citta' in cui sono localizzati restano soprattutto due: Londra e Manchester. Nella prima ci sono infatti Chelsea (Wallace e' un pallino di Sabatini, mentre a Mourinho piace da sempre De Rossi che, proprio ieri, ha incontrato per pochi minuti il ds a Trigoria) e Queen's Park Rangers (proprietario del cartellino del portiere brasiliano Julio Cesar), mentre piu' a nord piacciono Nani del Manchester United e Maicon del City. E, sempre in Inghilterra, si era fatto sotto il Southampton per acquistare Osvaldo, uno dei giocatori che il ds vorrebbe cedere, per poter alimentare il mercato in entrata. In Italia tutto ruota attorno ai nomi di Benatia, Nainggolan e Gilardino. I tre potrebbero presto sbarcare a Trigoria: per il centrocampista del Cagliari dovra' arrivare il via libera di Cellino (8 milioni per la meta' del cartellino, l'offerta romanista; le alternative sono Capoue del Tolosa o Kucka del Genoa).
Non di solo mercato, pero', si discute sulla sponda giallorossa del Tevere. Ancora d'attualita' e' lo sfogo di Antonello Venditti sull'utilizzo dell'inno 'Roma, Roma' da parte della proprieta' Made in Usa. ''Sinceramente mi piacerebbe se lo togliessero, perche' non lo trovo piu' identificativo della Roma che conoscevo io'', le parole del cantore giallorosso, che hanno infiammato radio e social network. E, proprio attraverso Facebook, Venditti ha voluto precisare il senso delle proprie dichiarazioni, sottolineando come la sua fosse solo ''una forte provocazione per spronare presidente e dirigenti a riportare la Roma alla nostra cultura''. Meno conciliante nei toni, invece, il secondo post, scritto dopo 24 ore di polemiche. ''Vedo purtroppo che e' impossibile parlare della Roma in maniera pura e sincera; molti di voi pensano chissa' a quale affare e malaffare ci sia sotto, vi comunico che vi lascio alle vostre dietrologie e alle vostre guerre personali - l'amara considerazione di Venditti -. Chi vuole capire, capisca. Io sono Antonello, non ho nessun padrone e soprattutto nessuna paura di esprimere le mie idee''.
Proprio all'indomani dello sfogo del cantautore, la Roma ha annunciato il rinnovo sino al 30 giugno 2016 del contratto a Bruno Conti, responsabile del settore giovanile. ''Il legame che mi unisce a questo club e' unico e prolungare il rapporto per me rappresenta un motivo di grande orgoglio - ha spiegato l'ex fantasista, simbolo di quella romanita' ormai ''sbiadita'', secondo Venditti con l'avvento della proprieta' statunitense -. La scelta di rinnovare l'accordo per altri tre anni e' sinonimo di totale sintonia e un segnale di continuita' ai programmi che ci auguriamo possano portare la Roma e i suoi giovani alla conquista di grandi risultati''.
(ansa)
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