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Sabatini: “Garcia resta a Roma finchè non vince lo scudetto” – VIDEO. Ibarbo si presenta, ma infortunato salterà il Cagliari

Sabatini a tutto tondo su mercato, stagione e tecnico: "Garcia? E’ lui il mister giusto per la Roma, per il suo modo di fare, di rapportarsi coi giocatori. Garcia non se ne andrà da Roma fino a quando non vincerà lo scudetto"

Guendalina Galdi

"La Roma è il mio tumulto giornaliero, il mio motivo di vita fenomenale. Voglio arrivare in fondo e voglio far qualcosa di importante. Vado via se mi crollano i polmoni, se non avrò più la forza di parlare di urlare e di incazzarmi con la gente". Walter Sabatiniè tornato in sala stampa, in occasione della fine della finestra invernale di calciomercato. Lo si era visto l'ultima volta dopo l'addio di Benatia, oggi ha parlato, tra i tanti argomenti, del passaggio (sottolineando che si tratta di un distacco momentaneo) di Mattia Destro al Milan: "L'abbiamo sacrificato perché vi erano una serie di motivi che lo mettevano a disagio, come l’alternanza nell’impiego domenicale e una insoddisfazione generale. Destro è un giocatore forte, che quando io l’ho preso, e quando la Roma ha preso lo abbiamo fatto con fede incrollabile. Crediamo possa essere il futuro centravanti della Roma, ne ha tutti i requisiti. Adesso è in prestito al Milan. Si vedrà, è una situazione in divenire, perciò può tornare così come non tornare. Se tornerà saremo orgogliosi, se non lo farà avremo fondi da investire". Poi ha speso altre parole su Seydou Doumbia, il centravanti ivoriano che sostituirà Destro al centro dell'attacco giallorosso: "Un giocatore talmente prolifico che i numeri sono imbarazzanti, quasi impossibili da concretizzare. Ha una media realizzativa di 0.90 gol a partita. Solleverete voi il dubbio per aver giocato in un campionato considerato depresso, ma tutti i campionati propongono difficili da affrontare per ogni calciatore. Si è anche espresso a livello europeo, in Champions League e in Europa League. Io ho avuto la sfortuna di incontrarlo quando ero al Palermo, 4 o 5 anni fa, e in quella circostanza mi aveva abbagliato. Gioca con una velocità, una destrezza, una fame di gol, una voglia di gol, che si manifesta in tutti i suoi movimenti dentro l’area di rigore, quindi siamo contenti di averlo preso".

Mercato a parte ha tenuto banco anche la situazione che sta vivendo la Roma; un momento nero culminato ieri con l'eliminazione dalla Coppa Italia. Ma il direttore sportivo giallorosso non si abbatte e pensa a quanto c'è ancora da conquistare: "Siamo usciti disgraziatamente ieri dalla Coppa Italia ma ci tuffiamo subito e immediatamente sull’idea di poter concorrere e vincere, o provare a vincere l’Europa League. E’ un torneo di grande importanza e può essere propedeutico per la futura Champions League che considero un obiettivo minimo da non perdere, anche se dobbiamo stare attenti alle squadre che stanno crescendo. Ritengo che difendere il nostro secondo posto, in maniera estremamente determinata, può essere un buon presupposto per attaccare il primo posto, nel quale crediamo ancora". Punta allo scudetto Sabatini ed è convinto che a portare il quarto titolo a Roma sarà l'attuale tecnico, Rudi Garcia: "E’ lui il mister giusto per la Roma - ha assicurato il ds - per il suo modo di fare, di rapportarsi coi giocatori: resterà qui, qualunque cosa succederà nei prossimi giorni o nei prossimi mesi. Garcia non se ne andrà da Roma fino a quando non vincerà lo scudetto. Vi dico anche che coraggiosamente lo ha detto di fronte ad offerte che nessun altro, mi potete credere, avrebbe rifiutato". I corteggiamenti di top club europei, si parla di PSG e Barcellona, non sono mancati come evidentemente non si è fatto attendere un 'no' del francese anche di fronte ad offerte faraoniche. Sarà l'amore per Roma, per la Roma, o sarà l'amore e basta che ha trovato nella città eterna, fatto sta che finchè l'obiettivo non sarà centrato Garcia resterà il tecnico giallorosso. Ma, non se ne voglia, i tifosi sperano che lo scudetto arrivi il più presto possibile; se non sarà quest'anno (causa i sette punti di distacco dalla Juventus e la pressione di difendere coi denti il secondo posto da un Napoli che non tarda ad avvicinarsi appena ne ha l'occasione) "sarà il prossimo", ha affermato con sicurezza Sabatini, anche perchè "Jim Pallotta crede di portare questa squadra ai massimi livelli e ci riuscirà".

IBARBO: ESORDIO, PRESENTAZIONE E STOP -Victor Ibarbo ieri ha esordito con la maglia della Roma, oggi si è presentato alla stampa, domenica non ci sarà in campo contro il Cagliari. Tanto e tutto insieme per il colombiano (il primo a vestire la maglia giallorossa), ma anche e soprattutto è un'altra tegola che si abbatte sull'attacco della Roma. Gervinho è sempre in Coppa d'Africa, come Doumbia, Iturbe è infortunato ed anche Ibarbo è ai box per un problema al polpaccio. L'esterno ex Cagliari l'ha definita: "Solo una piccola contrattura. Devo aspettare fino a domani per sapere che cosa diranno i medici ma penso che non sia niente di grave visto che riesco a camminare". Infortunio a parte, Ibarbo ha dimostrato di avere le idee chiare su quanto vuole dimostrare durante questa sua parentesi in giallorosso (è il prestito con diritto di riscatto da esercitare a giugno): "Ho sempre avuto grandi ambizioni. Voglio avere tutto ed ora che sono in una grande squadra, di livello internazionale, voglio vincere tutto il possibile. Se voglio vincere devo lavorare e devo dare tutto ora che sono alla Roma".