Walter Sabatini è l'ospite odierno di SlideShow, programma in onda su Roma Tv. Ecco le sue parole:
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Sabatini: “Se Baldini fosse rimasto sarei andato via io, c’era bisogno di una vittima da offrire. Valore alla vita grazie a mio figlio” – AUDIO
"Ero inadeguato come calciatore, Liedholm aveva grande fascino. Pallotta è una persona affettuosissima dall'intelligenza rapida e guizzante. Farà tutto quello che si è messo un testa di fare"
Francesco Rocca
Il più grande calciatore con cui ho giocato anche se ho giocato anche con Bruno ed Agostino. Lui è il più grande con cui ho giocato, giocava con una generosità, una forza, una voglia, anche una buonissima capacità tecnica. Quando lui si è fatto male ho pensato ad una ingiustizia sovrannaturale, perchè avrebbe meritato di giocare al calcio ai massimi livelli, era così forte... E' stata una perdita per il calcio italiano. Poi l'ho rivisto giocare ed aveva perso la tonicità e la forza. Ricordo una cosa angosciante, che nell'anno in cui si fece male la Roma ha fatto una tounrèe in America e lui era presente e zoppicava. Il contratto obbligava la Roma ad andare in campo con Rocca e zoppicava e poi usciva. Una cosa inquietante. Quando giocava non c'era la marcatura a zona e si creavano voragini in campo, io ero in panchina e quando lui si lanciava si creava un boato allo stadio. Gli volevo molto bene.
La Roma di Sabatini calciatore
Grande squadra e qui c'erano elementi, tolto me, che l'hanno resa grande. Agostino, Bruno, il grande Picchio De Sisti. Non ho mai visto mai un uomo intelligente che interpretava il calcio degli avversari come Picchio De Sisti. Certe volte quando guardo i centrocampisti cerco di cogliere nel loro comportamento in campo certe sue attitudini. Lui non andava mai in contrasto diretto cercava tutte le traiettorie possibili immaginabili. Ho un pensiero per tutti i calciatori, ma lo evito. Il grande Liedholm era un afabulatore di un fascino incredibile.
Conti, Di Bartolomei, Domenico Maggiore
Maggio ha fatto una buona attività in serie A. Ero poco incline a questo sport, loro sembrano calciatori io sembro un vacanziere reduce da Ibiza. Ero inadeguato.
Gabriel García Márquez
Mi ha tenuto compagnia per tutta la vita a partire dalla prima volta che ho sfogliato '100 anni di solitudine'. Scrive in maniera magica e scrive anche di magia. E' l'unica persona che avrei voluto incontrare. Gli devo molto e gli dovrò per i prossimi anni della sua vita. Quando lo leggo mi sento in armonia con l'universo.
Il padre e la mamma
E' stata una mamma incredibile, erano mamme vere che accompagnavano i propri figli. Lei combatteva davvero, aveva una grande dignità. Si lamentava di quanti giorni aveva un mese e lo stipendio negli ultimi giorni era risicato. Ha pianto abbastanza per me, era un pianto quotidiano, ero turbolento. Due/tre volte a settimana tornavo o con la testa rotta o con ricoveri all'ospedale. Una volta mi disse: “Te ne vuoi andare per sempre? Voglio piangere una volta sola per te”. Si chiamava Carola, ma tutti la chiamavano Lina e non si è mai capito perchè.
La famiglia
Fabiola ha sempre creduto che potessi uscire da un tunnel in cui mi ero ficcato. Ho subito una squalifica lunghissima e lei il giorno in cui arrivo mi disse. “Be, penso a questo punto Quinzi Gabrielli” era un ristorante buono al centro di Roma, reagiva così alle sventure. Il bimbo aveva 7 mesi, è Santiago ed è la legittimazione di tutta la mia vita. La mia vita avrà un valore perchè ho avuto questo figlio, Santiago che adesso ha 10 anni.
Santiago
Io gli dico sempre che è il mio respiro e gli costringevo a respirarmi in bocca. E' la mia luce.
Palermo
E' stata una sfida personale. Ho fatto tante cose con l'aiuto di Zamparini, un grandissimo presidente che mi ha consentito di fare tante cose. Al Palermo sembrava ai più una diminuzio rispetto alla Lazio, ci sono andato con l'idea di andare in Champions, impresa quasi riuscita e non ci siamo andati per colpa anche della Roma. La Roma non vinse con la Samp, non vinse lo scudetto e noi no andammo in Champions. Li ho sofferto molto perchè portare la Champions in Sicilia sarebbe stata una cosa di grande prestigio. Io ho sempre amato le sfide. Pastore è un talento incommensurabile, è venuto a Palermo a 21 anni. Ho fatto una battaglia grandissima per prenderlo. Ho convinto la madre che solo nel Palermo avrebbe potuto mettere in mostra il suo talento. E' un giocatore che illumina una partita, ha delle giocate difficilmente replicabili. Adesso sta facendo di meno, ma farà ancora in tempo spero per lui e per me, perchè mi piace quando i miei calciatori si impongono ed hanno successo.
Baldini
Lo ringrazio perchè mi ha portato a Roma. Due volte mi ha portato a Roma, la prima è stato facile convincermi, la seconda è intervenuto un fattore nuove ossia che non si concretizzava in fretta l'acquisizione del gruppo americano. Io mi ero infatuato della Samp, mi ero incontrato ed infatuato con Garrone che fumava il sigaro e pensavo di retrocedere all'impegno. Poi però avevo preso la parola e la mantengo sempre. Poi sono state dette cose non vere che disprezzo. Ognuno ha il suo carattere, ha fatto sacrifici perchè io avessi la mia autonomia. Ho un brutto carattere, sono un uomo che sborda, lavoro di gomito, voglio il mio spazio e me lo prendo tutto. Poi è stato detto che sono diventato bravo senza di lui, ma non è così, ha fatto anche lui il suo lavoro. Poi lui si è dimesso e l'ho pensato anche io in un momento storico della Roma non eccezionale, poi fra l'orgoglio e il sentimento di quel momento ha prevalso un senso di responsabilità. Se Franco fosse rimasto sarei andato via io. In quel momento c'era bisogno di qualcosa di dirompente ed una vittima da offrire poi il caso mi ha fatto restare. Pallotta è una persona affettuosissima dall'intelligenza rapida e guizzante. Farà tutto quello che si è messo un testa di fare, è tenace nelle cose che si impone. Baldissoni è un uomo che sta sacrificando la sua vita per la Roma, è un romanista antico di generazioni. Quando mi devo ricordare una cosa di 15/20 anni fa attingo a lui. E' un uomo di grande intelligenza analitica potente, sta facendo per la Roma qualcosa di importante. Fenucci è un amico, sta facendo una scelta diversa perchè sente la necessità di una autonomia diversa. Ricordo che c'era un ultimo giorno di mercato in cui ha dovuto aggiustare tutti i miei guai e riuscimmo a prendere Pjanic e anche Gago, li anche Tempestilli fu titanico e anche perchè dovevano assistere a tutti i miei litigi. Quall'anno fu grande merito di Fenucci.
Lamela
Una delle mie scommesse più grandi, una sfida con la piazza di Roma. Dissi a quell'epoca in cui c'era Unicredit che era un'operazione complessa nei costi e molto polverizzata, un'operazione che si prestava a tante interpretazioni. Lo volevo portare a Roma e mi hanno assecondato, volevo che la società si presentasse con un talento puro, un ragazzo giovane con 20/30 partite nel River Plate. Ero convinto che la Roma dovesse fare questa scelta per imporre una linea di pensiero, venne timido il primo anno è esploso nel secondo. Lui è un bambino ancora e farà in tempo a centrare qualsiasi obiettivo.
Luis Enrique
Di quella Roma ricordo Kjaer , uno dei giocatori più contestati della Roma, che è stato recentemente premiato come miglio calciatore di Francia del campionato scorso. Non gli è stato perdonato un rigore contro la Lazio. Le quadre di Luis Enrique giocavano a calcio e quell'episodio lo condannò a un futuro incerto e poi l'ho lasciato andare perchè non avrebbe superato le difficoltà. Luis Enrique non ha bisogno che lo dipinga come ottimo allenatore, è al Barcellona. E' di una onestà e rettitudine non replicabile. In virtù dei suoi principi a volte è andato a cozzare contro una realtà calcistica che impone altre scelte. Non è vero che è stato una scelta di Baldini, almeno non è stata una scelta esclusiva di Baldini. E' venuto a Roma su segnalazione dell'agente, perchè ho letto una sua intervista e perchè ha fatto riferimento al cammino di Santiago e faceva riferimento a quanto bisogna camminare per raggiungere un obiettivo.
Ufficio
Ci sono tappi di Berlucchi che ho stappato con collaboratori e tecnici. Poi c'è una foto molto cara, quando è stata riportata la chiesa al centro del villaggio. Frase storica che rende bene come noi pensiamo alla Roma. Io solo in mezzo al disordine riesco a fissare un pensiero reale sia sulla vita che sulla professione. Le ragazze che lavorano vicino al mio ufficio si attivano per mettere ordine, ma io lavoro così.
Massara-Beccaccioli
Massara è l'uomo perfetto. Lavora tanto e con qualità, un livello culturale ampio. Ha avuto una madre di alto livello del Louvre e lo ha costretto a una vita a volte disagevole per un ragazzo e ha formato un carattere rigido. Beccacioli quando sono arrivato se ne stava andando. Tempistilli me lo segnalò e ci parlai, dopo un minuto ho capito che sarebbe stato una grande risorsa per me e per la Roma. Lui fa riferimento a Garcia per l'analisi delle partite e fa anche il talent scout e mi porta a volte qualche calciatore da vedere, difficilmente sbaglia. Non posso accontentarlo sempre ma è un ottimo collaboratore per una società come la nostra.
Zeman
E' un mio grande rammarico perchè quando è venuto qui ho pensato che insieme avremmo potuto fare grandi cose poi non è successo e mi è dispiaciuto moltissimo l'esonero. Ha dato anche in un'annata non felice un grande contributo. Ha fatto crescere grandi calciatori, pensavo che introdotti al terza età avremmo potuto costruire un grande binomio. Non siamo stati fortunati, un vero peccato.
Discorso alla squadra
Non sopporto il ridire dopo le sconfitte.
Allenamenti sul tetto
Molti hanno paura che possa cadere, mi ci affaccio spesso per vedere le cose della squadra. Mi piace molto e domino tutto quello c'è da controllare, poi quando rientro penso di aver visto tutto. Lo faccio spesso, prima di più, ora di meno. Lo considero il mio tetto.
Pallotta
Ha una grande facilità di rapporti, è giocoso, si fida molto di me e mi fido delle sue idee di ottenere un grande risultato di alto respiro.
Il messaggio della Sud
Abbiamo combattuto parecchio per rimediare a quella giornata. E' stata tristissima per i tifosi della Roma e quel giorno per me la Roma è diventata un impegno superiore e definitivo. E' stato qualcosa di brutto. Ho ricostruito e cambiato alcuni miei pensieri circa il modo di costruire una squadra. Qui siamo ripartiti con Rudi Garcia e calciatori straordinari, nello spogliatoio e nella vita. Porteranno a casa qualcosa per la Roma e per i tifosi romanisti.
Garcia
Mi compiaccio di questa intuizione che ho avuto. E' stato scelto in un momento difficile, in cui c'era una campagna acquisti da fare e rifondare. Io mi sono confrontato con molti in quel mese di giugno e di Rudi mi sono ricordato perchè lo seguivo da sempre. Seguivo il suo calcio, ho fatto un tentativo e mi ha molto colpito. Era in vacanza e la mattina dopo era nell'albergo di Milano dove vivo quando faccio il mercato della Roma. Fece un'analisi serena e combattiva perchè c'era bisogno di andare in trincea con tranquillità, una capacità di analisi che ci avrebbe portato fuori da quella dimensioni. Lui ha dato risposte enormi e continua a dare un lavoro eccezionale. Quando è uscito dalla stanza feci una domanda supplementare che fu: “Che rapporto pensi di costruire con la squadra?” lui tornò sui suoi passi e sgranando gli occhi mi disse. “La mia squadra la amo”.
Juventus-Roma
La partita ha raccontato che Juventus e Roma se la giocano alla pari. Poi sono successe cose che mi fanno ridere, io sono ds della squadra e ho detto che i gol della Juventus non erano validi. Poi ho anche aggiunto che ho accettato il risultato e che la Juventus è una squadra forte. Noi dobbiamo accettare tutti i risultati sul campo, anche quelli dolorosi. Quel giorno abbiamo perso, il risultato sarebbe stato diverso con un arbitraggio diverso però stimo moltissimo Rocchi e se domani dovessero assegnarci Rocchi per una partita importante non avrei nessun problema, anzi sarei tranquillo perchè è un grande arbitro, però ha sbagliato la partita, ma c'è da dire che è anche passata quella partita. Ne giocheremo altre e li dovremo dimostrare che non c'è l'arbitro e non c'entrano le condizioni ambientali, dobbiamo dimostrare in campo di essere più forte della Juventus.
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