Trascinatore in campo e mentore nello spogliatoio, uomo-assit ma all'occorrenza anche finalizzatore, un prodigio di longevità capace di allungare la carriera a colpi di classe.
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Ryan Highlander Giggs, 37 anni e fa ancora la differernza
Trascinatore in campo e mentore nello spogliatoio, uomo-assit ma all’occorrenza anche finalizzatore, un prodigio di longevità capace di allungare la carriera a colpi di classe.
Un'altra vittoria del Mancheser United, un'altra notte nel nome di Ryan Giggs: il suo gol non solo ha spezzato l'equilibrio di Gelsenkirchen, ma soprattutto ha prenotato un posto nella finale di Wembley. Dopo i tre assist-gol che hanno affondato il Chelsea nei quarti, il gallese si è ripetuto contro lo Schalke. E ancora una volta a fine partita i complimenti di Sir Alex Ferguson, il suo padrino sportivo, sono stati tutti per lui: «È veramente strano, i migliori anni della carriera di Ryan sembrano non finire mai. A 37 anni uno si aspetterebbe un calo, ma io proprio non lo vedo. Lo gestiamo con attenzione ma quando è riposato sa ancora fare la differenza». Dovunque giochi, sulla fascia come a centrocampo, dietro le punte. L'uomo in più di questo finale di stagione dei Red Devils che - guarda caso - hanno perso contro il Manchester City (semifinale di Fa Cup) quando il gallese non era in campo. Indispensabile, unico, «non vero», per citare il twitt che dalla Germania Wayne Rooney ha inviato ai suoi tifosi. Inavvicinabile anche nei numeri della sua ventennale carriera all'Old Trafford, costellata di record: 23 trofei vinti, 11 Premier League, due Champions League (1999, 2008). Contro il Liverpool lo scorso marzo ha sorpassato il primato di presenze in campionato con la maglia del Manchester United di una leggenda come Sir Bobby Charlton (606), e ora è arrivato a quota 838 partite in tutte le competizioni. Grazie alla rete allo Schalke, segnata a 37 anni e 128 giorni, è diventato il marcatore più anziano della Champions League, sorpassando Laurent Blanc. Un record dietro l'altro per l'intramontabile icona di quella nidiata di campioni che ha riscritto la storia recente dello United, da David Beckham ai fratelli Neville, da Paul Schols a Nicky Butt. La quarta finale Champions è dietro l'angolo, ma la voglia di calcio resta immutata. Quando non si allena a Carrington, il centro sportivo dei Red Devils, si dedica a lunghe sessioni di yoga. Il suo passatempo preferito, il suo segreto per fermare il tempo ogni volta che scende in campo.
(ANSA).
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