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Rui Patricio, dai miracoli di Tirana a Budapest: vuole mettere le mani sulla coppa

Rui Patricio, dai miracoli di Tirana a Budapest: vuole mettere le mani sulla coppa - immagine 1
A Leverkusen è stato tra i migliori e vuole essere protagonista come col Feyenoord un anno fa. Punta al suo quarto titolo internazionale tra nazionale e club
Daniele Aloisi
Daniele Aloisi Collaboratore 

La mente dei romanisti è a Budapest, ma i ricordi vanno anche ad un anno fa quando la Roma tornò da Tirana con la coppa. Oltre 100.000 persone andarono a Circo Massimo per omaggiare gli uomini di Mourinho. Due i protagonisti di quella sfida col Feyenoord: uno ha abbandonato la nave, mentre l’altro è ancora sul ponte di comando. Il secondo è Rui Patricio che fu decisivo con due autentici miracoli nel giro di pochi minuti. Il portoghese vuole mettere le mani sulla coppa anche quest’anno e portare a casa quello che sarebbe il suo quarto trofeo europeo tra nazionale e club. In questa stagione è diventato il recordman di presenze in Europa League staccando Aleksander Dragovic, che si è fermato a 66 apparizioni. L’ex Sporting Lisbona è arrivato a 68 a Leverkusen, e taglierà il traguardo delle 69 gare disputate a Budapest.

Rui Patricio, dai miracoli di Tirana a Budapest: vuole mettere le mani sulla coppa- immagine 2

In Germania è stato tra i migliori in campo e ha tenuto a galla i giallorossi con degli ottimi interventi. Adesso si troverà di fronte il Siviglia come nel 2020 e vuole la rivincita. Gli andalusi dopo aver eliminato la Roma nell'edizione post lockdown, mandarono a casa anche il Wolverhampton di Rui con un secco 1-0. Arrivarono fino in finale e vinsero 3-2 contro l'Inter allenata da Antonio Conte. Mourinho si affiderà a lui, come ha fatto per tutto l’anno nonostante qualche errore di troppo. Svilar ha giocato solamente due partite e probabilmente domani a Firenze collezionerà il suo terzo gettone. A Bologna ha disputato una buona prova, ma in finale serve l’esperienza e il carisma di uno dei fedelissimi dello Special One. Nel mercato estivo verranno fatte delle valutazioni, lui ha ancora un contratto di un anno e potrebbe restare a fare da chioccia ad un estremo difensore più giovane. Ma al momento è concentrato solo sulla finale di Budapest e vuole essere decisivo come a Tirana.