news as roma

Rüdiger: “Non sono ancora al 100% ma sto crescendo. Qui c’è pressione ma vogliamo lo scudetto”

"Totti? Prima lo usavo alla Playstation, ora invece sto seduto accanto a lui nello spogliatoio. Ha un fascino speciale, dentro e fuori dal campo"

Redazione

Il difensore centrale della Roma, Antonio Rüdiger, ha rilasciato un'intervista al quotidiano tedesco 'Bild'.

I tifosi sono molto appassionati. Già al tuo arrivo ad agosto ti hanno accolto in tanti all’aeroporto

Non volevano questo. Ma qui la gente è completamente pazza per il calcio, è incredibile. Dovete immaginare: Stavo andando a fare un controllo medico e improvvisamente una signora anziana mi disse: "'Ehi, giallorosso, forza Roma!' Sono sicuro che nessuno signora anziana mi riconoscerebbe in Germania. 

C’è più pressione a Roma?

“Se si perde o pareggia, si nota come tutti sono delusi. I tifosi si aspettano di vincere il campionato. Si può sentire un po’ di pressione”. 

Come valuta le possibilità per il titolo?

“Questo deve essere il nostro obiettivo con la qualità che ha questa squadra. Le possibilità sono buone, ma è un campionato intenso. Noi, la Fiorentina, l’Inter, il Napoli e la Juventus lotteremo per il titolo. Tutti possono battere tutti in Italia, questo rende la Serie A eccitante”.

Le cose stanno andando bene per voi dopo il tuo infortunio. Stai giocando quasi ogni partita, anche se sei stato operato a dicembre.

Si, ma non sono ancora al 100% ... Sto lavorando duramente per avere la possibilità di giocare, l’allenatore mi sta dando fiducia. Mi sto avvicinando alla forma che avevo prima dell’infortunio. Giocare mi sta aiutando a migliorare.

La Champions per te è una nuova sfida…

“Due anni fa ho giocato in Europa League con lo Stoccarda. Questo però è qualcosa di nuovo. Dopo la partita torni a casa esausto, ma il due giorni dopo devi giocare di nuovo…”

Era quello che volevi, giusto?

“Al 100%! Sono stato benissimo allo Stoccarda, ma giocare in Champions League era proprio quello che volevo!”

Il trasferimento ha richiesto diversi mesi. Ti sei infastidito per questo?

“Mi ero irritato per le storie che io stavo facendo ‘giochetti’ per andarmene. Mesi fa era stato deciso che lo Stoccarda mi avrebbe venduto se fosse arrivata l’offerta giusta. Ci è voluto molto tempo per mettersi d’accordo economicamente, ma non perché io e mio fratello stavamo ‘giocando a poker’. Alla fine si è tutto risolto: ora gioco in un grande club con Totti, De Rossi e Dzeko. Qui ogni giorno imparo qualcosa in più”.

Come è Totti fuori dal campo?

“Il capitano è stato il primo ad accogliermi. Prima lo usavo alla Playstation, ora invece sto seduto accanto a lui nello spogliatoio. Ha un fascino speciale, dentro e fuori dal campo. Come De Rossi, è un vero leader. Daniele dà tutto per la squadra, parla molto con i giocatori nuovi. Mi trovo bene anche con Dzeko”.