Rosso per doppia ammonizione, una rarità in casa Juve: appena due volte negli ultimi due anni

(di Luca Parmigiani) La vittoria della Juventus nel derby è stata condizionata dall’operato arbitrale di Rizzoli, vero protagonista del match. Il fischietto della sezione di Bologna infatti non ha espulso Vidal per due interventi irregolari dopo essere stato già ammonito nel primo tempo e soprattutto non ha decretato il calcio di rigore per la formazione di Ventura per il fallo di Pirlo su El Kaddouri.

Sui social network e nelle radio si sono levate le proteste dei tifosi giallorossi, che ancora una volta si sentono truffati per un campionato falsato dai (troppi) episodi a favore della Vecchia Signora.

Dal gol annullato a Paloschi fino al rigore non fischiato a El Kaddouri ci sono tutti i punti di distacco tra la squadra di Conte e quella di Garcia.

Il mancato rosso a Vidal chiama però in causa un altro aspetto sul quale hanno ragionato tifosi e addetti ai lavori: perché un giocatore della Juventus difficilmente viene espulso per doppio giallo? In effetti, andando a leggere i numeri relativi a questa statistica, emerge un dato abbastanza sconcertante: negli ultimi due anni, appena in due occasioni in campionato un calciatore bianconero è stato espulso dal direttore di gara per doppia ammonizione. Ciò è successo nell’ultimo Juventus-Napoli 3-0 con il rosso ad Ogbonna mentre per andare a trovare il penultimo precedente bisogna addirittura arrivare al 7 marzo 2012, con il doppio giallo a Bonucci in Bologna-Juventus 1-1.

Facendo un semplice paragone con la Roma, i giallorossi solamente nell’attuale campionato hanno collezionato tre espulsioni a seguito di una doppia ammonizione: Balzaretti in Inter-Roma 0-3, Maicon in Udinese-Roma 0-1 e Pjanic in Roma-Fiorentina 2-1.

Domanda provocatoria: sono troppo cattivi i giocatori della Roma o troppo clementi gli arbitri con la Juventus?