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Rosi e la teoria del suffisso latino

(di Andrea Corradetti) Oggi voglio esporre una mia teoria: quella del suffisso latino.

Redazione

(di Andrea Corradetti)Oggi voglioesporre una mia teoria: quella del suffisso latino.

Di cosa stiamo parlando? Di quella celebre sindrome calcistica che fa di un qualsiasi brocco proveniente dalla sfera latina un giocatore più coccolato del nostrano di turno. Qualcuno pensa che io l'abbia con Jose Angel e voglia sponsorizzare Rosi. Errore! Lo spagnolo è sicuramente un buon giocatore e il nostro numero 87 non sarà mai il nuovo Maldini. Fatemi però fare una considerazione: perché tutto questo trattamento diverso? Se è vero che Jose Angel ha incantato sia con lo Slovan che contro il Cagliari, è altrettanto vero infatti come il giovane Aleandro contro Parma e Atalanta non abbia certo demeritato.

Certo, voi direte, lo spagnolo è qui solamente da pochi mesi, mentre il romano è a Trigoria da quando è pupo. Ma siete sicuri che i valori dei due terzini siano poi così tanto diversi? Ricordando che l’uno ha ventidue anni mentre l’altro solamente due in più, a mio parere i due giocatori infatti presentano ancora gli stessi identici limiti. Grande spinta offensiva, tecnica abbastanza buona, poca attenzione difensiva, ma soprattutto ancora poca ludicità, poca continuità e poca concretezza.

E allora perché tutta questa disparità di trattamento? L’uno è considerato un punto fermo, mentre l’altro il primo da dover fischiare. Provate a chiamarlo Rosi Angel… arriveranno meno brusii.