Dura risposta di Rosella Sensi alle parole di Pallotta. L'ex presidente americano in una intervista a una radio statunitense aveva di nuovo incolpato i precedenti gestori del club per aver ereditato una situazione da bancarotta: "Non mi interessa cosa dicano i precedenti proprietari o altri, abbiamo ereditato una società che aveva debiti enormi, ricavi bassi ed era in bancarotta". Ecco la risposta della Sensi sul profilo Instagram: "È proprio vero che la vergogna non conosce fondo. Ho letto l’inutile e ripetitiva intervista a Pallotta apparsa questa mattina su un quotidiano. Ho letto le solite chiacchiere, le solite giustificazioni ma la storia si narra coi fatti, coi numeri e coi trofei. Oggi l’eredità debitoria della Roma è enorme e non permette a un club che era costantemente tra le big di competere per gli obiettivi che la nuova proprietà vorrebbe. Ancora fatti: Pallotta è stato il presidente meno vincente della storia romanista, il più assente, lontano da una realtà che avrebbe meritato ben altri risultati e ben altro affetto. Parla di bancarotta ma probabilmente non conosce nemmeno il significato della parola. Basta bugie!"
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Rosella Sensi risponde a Pallotta: “Basta bugie, la vergogna non conosce fondo”
L'ex numero della Roma: "È stato il peggior presidente della storia, il più assente, lontano da una realtà che avrebbe meritato ben altri risultati e ben altro affetto"
Successivamente in un'intervista alla trasmissione Te la do io Tokyo su Centro Suono Sport ha precisato: "Pallotta ha lasciato dei debiti più grandi di quelli che aveva la Roma quando l'ha presa. Si è letto il bilancio o non sa cosa vuol dire bancarotta? Perché è offensivo quello dice, secondo me non sa il significato. Non fa il broker di mestiere, lui? Ho dei dubbi perché se lui legge dei bilanci non può parlare di bancarotta". Rosella Sensi ha poi analizzato l'attuale situazione dei giallorossi: "La famiglia Sensi ed io soprattutto stiamo aspettando di veder vincere la Roma, la situazione che ha lasciato il signor Pallotta non ha creato i presupposti per poterlo fare. Io non voglio fare i conti in tasca ai Friedkin, ma ci vuole del tempo prima che si possa vincere, lavoro. Poi, chiaro, io da tifosa voglio vincere sempre, ma so che non è possibile. Quando papà prese la Roma, c’è voluto tempo perché si arrivasse a vincere. Lui non lo fa mai il mea culpa? Poi se la prende con Rosellina, eh. Perché rispondere a una persona che cerca solo questo? Cerca solo questo. Ma cercasse altre tematiche perché è diventato noioso". Sulle possibilità di un ritorno di Pallotta in Italia, la Sensi ironizza: "Non torna in Italia perché non c’è mai stato. In dieci anni è venuto tre volte". In chiusura la riflessione: "Parlare oggi, dopo quello che è successo in Ucraina, mi sembra quasi inopportuno: chiedo scusa anche di questo. Il diritto di critica ci sta, ma non si devono dare informazioni sbagliate: perseverare, poi, diventa un problema".
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