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Rosella Sensi: “Ronaldo? Conta il gruppo. Zaniolo capisca che gioca nella Roma”

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L'ex presidente giallorosso a tutto tondo: "Alla società non do consigli su Zaniolo, faranno la scelta giusta. Ma lui deve capire che non gioca in una squadra qualsiasi. Dybala? Dipende da cosa si aspetta"

Redazione

C'è anche Rosella Sensi tra gli ospiti del Grand Hotel di Rimini, dove questa sera si inaugura l'apertura ufficiale del calciomercato estivo. L'ex presidente della Roma è salita sul palco e ha parlato della vittoria della Conference, ma non solo: “Ero a Tirana e ho provato tanta emozione, già dalla notte prima non ho dormito. Erano 11 anni che non vedevo la Roma dallo stadio. Ringrazio il presidente Friedkin che mi ha dato questa opportunità. Abbiamo festeggiato con entusiasmo e in mezzo alle persone, condividere certe emozioni coi tifosi è stata una cosa bellissima”. Rosella Sensi ha parlato anche di Totti e dell'ormai storica offerta del Real Madrid: “Ogni tanto sento ancora Florentino Perez… Chiese Francesco a mio padre, era l’11 settembre. Mio padre gli disse: ‘È una barzelletta?’ Poi l’ha richiesto tante altre volte, ma noi abbiamo sempre risposto che con la famiglia Sensi Totti non avrebbe mai lasciato la Roma”.

L'ex presidente - riporta 'tuttomercatoweb.com' - ha poi aggiunto ai cronisti: "Dybala alla Roma? Io seguo il calciomercato, non lo so, bisogna vedere cosa si aspetta il giocatore per venire a giocare alla Roma. Il mio punto di vista è sempre dalla parte della proprietà, da presidente, cerco sempre da quella parte della trattativa. C'è comunque una proprietà e un ds che sono perfettamente in grado di deciderlo. Zaniolo? Sono molto vicino alla società ma mi permetto di non dare consigli. Ai miei tempi ne ho ricevuti tanti, troppi, alcuni anche sbagliati e credo che per prendere decisioni bisogna essere presidente a 360°. Zaniolo è un ottimo giocatore, credo che il presidente prenderà la scelta migliore per la Roma.Un consiglio a Zaniolo? Capire che non sta giocando in una squadra qualsiasi ma nella Roma".

Totti in dirigenza lo immagina ancora? "Sono scelte del presidente e di Francesco. Le rispetto. Io all'epoca decisi di far proseguire Francesco e la sua carriera da dirigente, ma sono scelte che spettano a chi c'è ora".

Mourinho ha riportato un trofeo. Ora cosa gli si chiede? "Nulla, va lasciato lavorare. Quando si creano troppe aspettative non si raggiungono gli obiettivi, serve tranquillità e con un buon lavoro si possono raggiungere gli obiettivi".

Cristiano Ronaldo può andare alla Roma? "Ieri erano tutti certi che ci fosse la sua presentazione, ma non c'è stata. La proprietà ci ha sorpreso con Mourinho, che venga o meno ci aspettiamo che si costruisca una buona squadra per fare un buon campionato. Più che il singolo è il gruppo che fa la differenza, anche se Ronaldo... chapeau".

Che idea si è fatta di Pellegrini? "Vederlo alzare il trofeo della Conference è stata una bellissima emozione. È un romano che alza la coppa, è una doppia gioia. I giovani possono crescere, vestire la maglia della Roma e diventare capitano. È un buon biglietto da visita per i nostri giovani".