Convincersi che il Paradiso può scendere in terra. E’ questo il primo passo che Zaniolo ha fatto verso la Roma e che la Roma ha fatto verso di lui. Non serve la Juventus a Nicolò per vincere, e non servono i milioni (peraltro solo paventati) dei bianconeri alla Roma per fare mercato. Ora Zaniolo e la Roma sono di nuovo vicini dopo un’estate passata a guardarsi sospettosi, ad ascoltare tentazioni e voci. Alcune fondate, altre sospinte dal vento che voleva l’azzurro a Torino. Contro il Tottenham il numero 22 è stato tra i migliori in campo e in allenamento si è spesso dimostrato uno dei più volenterosi. Non ha segnato e non ha fatto segnare ma ha contribuito tantissimo da un punto di vista tattico agli equilibri di una squadra offensiva. Ha parlato spesso con Mourinho durante la partita, ha sudato e concesso quegli strappi che hanno permesso alla Roma di non schiacciarsi troppo. “Così ti voglio”, avrà pensato Mou. Così lo vogliamo tutti. Così lo vogliono i compagni con i quali Nicolò sta provando a ricostruire l’intesa, anche fuori. Lo dimostra il colloquio con Pellegrini andato in scena in Portogallo. Nella vita, soprattutto a quell’età, può capitare di sbagliarsi e ricominciare. E ricominciare al fianco di gente come Abraham, Dybala, Pellegrini e (forse) Wijnaldum non è poi così male.
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Roma-Zaniolo, amore che torni. Ora Nicolò ha voglia di vincere in giallorosso
Zaniolo e il mercato: non ci sono pericoli all'orizzonte
Ma siamo sicuri che Zaniolo resterà anche dopo il 31 agosto? E’ questa la domanda che molti tifosi si pongono. La Roma non si è mai mossa dalla valutazione di 60 milioni. E nessuno si è mai nemmeno avvicinato concretamente a quella cifra. Ci ha pensato la Juve che poi ha preferito dirottare quei soldi su Bremer. Ora le forze economiche non sembrano esserci più. E’ stato frenato il Tottenham visto che Zaniolo vuole restare in Italia. E il Milan ha speso tutto per De Ketalaere. Pericoli all’orizzonte non si vedono, ma manca un mese esatto alla fine del mercato e può ancora succedere di tutto. Certo sarebbe un gran peccato. E forse questo ora lo sa anche Zaniolo. Che in questa Roma può giocare ovunque. Come visto l'altra sera insieme a Dybala e Abraham nel reparto offensivo, oppure come mezz'ala in un eventuale cambio modulo. Titolari non ce ne sono più. C'è solo la voglia di urlare ancora. Come quel giorno a Tirana.
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