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Roma, voglia di Champions: rischi e speranze a tre mesi dal sorteggio

(di Alessio Nardo) La gioia e la disperazione. Le due facce del calcio. Lo sport più bello e crudele del mondo. L’Atletico ad un passo dal trionfo, Real a pochi secondi dal tracollo storico. Poi, Sergio Ramos. L’1-1 al 93′ ed il...

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(di Alessio Nardo) La gioia e la disperazione. Le due facce del calcio. Lo sport più bello e crudele del mondo. L'Atletico ad un passo dal trionfo, Real a pochi secondi dal tracollo storico. Poi, Sergio Ramos. L'1-1 al 93' ed il libro della finale di Champions League 2013-2014 che svela ai supplementari un epilogo a sorpresa. Emozioni. Vere, profonde. Sia per chi vince, sia per chi perde. Il prossimo anno toccherà anche a noi. Non parliamo di finale, ovvio, non ci spingiamo così in là. Ma la musichetta e l'atmosfera magica del massimo torneo continentale torneranno ad accompagnare le nostre serate. Quantomeno in autunno, poi si vedrà.

La Roma si rifa viva in Europa dopo tre anni. Se escludiamo la malinconica parentesi con lo Slovan Bratislava nell'agosto 2011 (preliminare di Europa League perso dai giallorossi guidati da Luis Enrique), l'ultimo appuntamento ufficiale oltre i confini nazionali risale all'8 marzo 2011: trasferta alla Donbass Arena di Donetsk contro lo Shakthar e sconfitta per 3-0 con conseguente eliminazione (all'andata, all'Olimpico, gli ucraini si erano imposti per 3-2). Sembra una vita fa. Altra proprietà, altri giocatori ed un Vincenzo Montella poco più che debuttante in panchina. La Roma che torna ad assaporare certi palcoscenici è una Roma nuova. Famelica, vogliosa, ambiziosa. Rudi Garcia l'ha detto: non si va in Europa per delle semplici scampagnate. L'obiettivo, in primis, è passare il girone per poi vedere cosa succede. Il girone, già. Il primo ostacolo, la cui reale entità verrà svelata soltanto dal sorteggio di fine agosto. Un sorteggio che, inutile negarlo, affascina ma fa anche un po' paura.

Sino al 2011, la Roma era riuscita a costruirsi una reputazione europea di tutto rispetto. Presenza costante in Champions ed ottimi risultati (tra cui due piazzamenti consecutivi ai quarti di finale, nel 2007 e nel 2008). Numeri che consentirono ai giallorossi di innalzare significativamente il valore del proprio coefficiente Uefa. Gli ultimi tre anni senza Europa hanno pesato come un macigno. Le quotazioni romaniste, a livello internazionale, sono letteralmente crollate. Ciò significa al 90% partire in quarta fascia e rischiare il girone di ferro. Il sorteggio proibitivo. Ci siamo divertiti a fare un gioco, immaginando la possibile disposizione delle fasce iniziali. Ventidue le squadre già sicure di presenziare: le restanti dieci verranno fuori dai preliminari estivi. Per qualità e valore oggettivo, le favorite (a meno di sfide incrociate) sono più o meno individuabili.

La Roma, nell'urna 4, potrebbe ritrovarsi in compagnia di Athletic Bilbao, Anderlecht, Lille, Celtic, Dnipro, Monaco e Feyenoord. Squadre che ovviamente non sarebbero potenziali avversarie dei giallorossi. Partiamo dall'urna 1, la più temuta, che proporrà la crema della crema del calcio mondiale. Assolutamente da evitare i colossi Real Madrid, Barcellona, Bayern Monaco e Chelsea. Occhio anche all'Arsenal (soprattutto per la disastrosa tradizione romanista con le inglesi). Più abbordabili le due portoghesi, Benfica e Porto. Con l'enorme punto interrogativo legato all'Atletico Madrid: sarà in grado di ripetere le grandi imprese di quest'anno? Chissà. Gli accoppiamenti relativi alle squadre dell'urna 2 e 3 saranno decisivi per capire l'effettivo livello di difficoltà del girone della Roma.

Gli spauracchi della seconda fascia sono tre e si chiamano Paris Saint Germain, Manchester City e Borussia Dortmund. Tre scogli sui quali sarebbe meglio non sbattere. Meno insidiose (sempre sulla carta) Schalke 04, Shakhtar Donetsk, Basilea e Zenit. L'ottava è la Juventus, che ovviamente non potrà vedersela con la Roma nella prima fase. Stesso discorso per il Napoli che, in caso di passaggio del turno ai preliminari, dovrebbe essere inserito in terza fascia. Qui elmetto in testa ed occhio al super pericolo rappresentato dal Liverpool di Brendan Rodgers. Le altre (Bayer Leverkusen, Olympiakos, CSKA Mosca, Ajax, Sporting Lisbona e Galatasaray) possono essere ritenute più o meno sullo stesso livello. Dunque, può venir fuori di tutto: dal girone improbo a quello, in teoria, persino da poter vincere. Semplici giochini e suggestioni di fine maggio. Al giorno del sorteggio mancano tre mesi. Ma in casa Roma già si sente profumo d'Europa.

IL GIRONE PIU' DURO

Real Madrid, Paris Saint Germain, Liverpool, ROMA.

IL GIRONE PIU' MORBIDO

Porto, Basilea, CSKA Mosca, ROMA.

IL GIRONE INTERMEDIO

Arsenal, Schalke 04, Galatasaray, ROMA.